when we collide | hemmings [ita]

Chapter 6

Venni svegliata dall'ingente quantità di luce proveniente dalla finestra. Mi coprii immediatamente gli occhi con le mani, non appena li aprii. Dopo essermi abituata alla luce, mi accorsi che ci fosse un ampio spazio vuoto nel mio letto, come se qualcuno oltre a me avesse dormito lì. Dopo una serie di minuti, iniziai a a ricordare cosa fosse successo la notte precedente.

La prima cosa che mi ricordai fu la festa a casa di Cianna, ovviamente. In seguito pensai a come fosse possibile che non avessi neanche un po' di mal di testa e perché stessi indossando solamente una maglietta, una di Ellis per la precisione. Così pensai che anche Ellis si fosse presentato alla festa di Cianna, dal momento che si conoscevano, e che fosse tornato a casa con me. Era l'unica spiegazione plausibile. I ricordi di ciò che era successo dopo essere stata chiusa nello stanzino con Luke, erano molto vaghi e confusi. Mi ricordavo di aver parlato con uno sconosciuto, ma non di essere ritornata a casa.

Mi sedetti e mi guardai intorno, stropicciandomi gli occhi a causa della troppa luce. Sistemai la mia frangia disordinata con una mano, per poi alzarmi dal letto ed andare sistemarmi un po'. Sentivo le gambe estremamente pesanti, mentre percorrevo il corridoio verso il bagno. Sussultai non appena vidi il mio riflesso allo specchio, decisi perciò di farmi una doccia rinfrescante.

Indossai l'accappatoio e mi asciugai il viso con un asciugamano, sentendomi decisamente meglio. Indossai un paio di pantaloni e una maglietta, per poi avviarmi in camera di Luke per salutarlo.

Quando arrivai, non lo trovai da nessuna parte, probabilmente era uscito presto. Scrollai le spalle, ripensando al fatto che fosse stato anche lui alla festa il giorno precedente. Mi diressi perciò in salone, pensando di trovare almeno Ellis, ma non trovai nemmeno lui. Entrai in cucina, non scovandolo neanche lì. Pochi istanti dopo udii la porta di casa sbattere, seguita da una serie di imprecazioni.

Sporsi la testa fuori dalla cucina, pensando di trovare il mio ragazzo. Mi accorsi di essermi sbagliata quando notai solamente la figura di Luke con lo sguardo puntato sul suo telefono. Indossava una semplice maglietta a maniche corte e dei jeans, come se fuori la temperatura fosse stata di 40 gradi.

"Hai caldo per caso?" chiesi, facendolo sobbalzare dallo spavento. Probabilmente non pensava che fossi sveglia. Posò lo sguardo su di me, aveva un'espressione arrabbiata in volto, anche se spesso quella era la sua normale espressione. Notai le sue guance e la punta del naso essere di un colorito rosso, a causa del freddo.

Borbottò qualcosa che non riuscii a comprendere, lanciò il suo telefono sul divano, per poi raggiungermi in cucina, sfregandosi le mani sulle braccia infreddolite.

Mi diressi verso lo stendi panni per prendere alcuni asciugamani puliti e piegarli, per poi riporli nel cassetto del bagno, sentivo le continue imprecazioni di Luke dalla cucina.

"Hey Luke?" lo chiamai. Non ricevetti alcuna risposta, ma sapevo che si trovasse qualche metro dietro di me e che quindi mi stesse ignorando.
Mi avvicinai alla cucina, trovandolo con i gomiti sul tavolo e la testa fra le mani. "Luke" dissi più chiaramente questa volta, per ottenere la sua attenzione.

"Che vuoi?" chiese lui con un tono aggressivo, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. Ero alquanto sconvolta dalla sua risposta, dal momento che io e lui non avevamo mai discusso, non per cose serie almeno. Perciò questo suo comportamento insolito, mi aveva in qualche modo spaventato.

"Stai bene?" chiesi tranquillamente, non volendolo far arrabbiare più di quanto non lo fosse già. Si massaggiò le tempie, ancora non posando lo sguardo su di me. Iniziai a mangiarmi le unghie per il nervosismo, non sapendo come sarebbe andata a finire questa conversazione.

"Sì" disse lui senza mezzi termini, guardandomi finalmente negli occhi. Sospirai in sollievo e cambiai argomento, dal momento che quello lo stava parecchio irritando.