14. Non posso....

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Giunone si avvicinò a Louis e lo abbracciò.

" È la seconda volta che ti vedo piangere così e stai piangendo ancora per Harry.
Perché non vai semplicemente a casa tua e chiedi scusa ai tuoi figli e, soprattutto, al tuo compagno?"

" No...io non riesco a farlo...non sono capace..." scosse la testa il dio.

" Certo che ne sei capace...dimostra a tutta la tua famiglia e a tutto l'Olimpo che non sei il dio superbo e arrogante che tutti credono che tu sia..."

" Mi aiuterai?"

" Certo, tesoro, ma per cosa?"

" Ho in mente un progetto...ma ho bisogno del tuo aiuto, madre..."

" Va bene...questa volta, però, cerca di non fare stupidaggini!"

Louis si congedò dalla dea dopo alcune ore e tornò a casa sua, muovendosi leggero come un'ombra per non farsi vedere.

Dormivano tutti e il dio entrò nella stanza di ciascuno dei componenti della propria famiglia, lasciando qualcosa su ogni letto.

Dopo aver fatto ciò, uscì dalla casa e scomparve silenziosamente.

Il mattino dopo, i gemelli ed Armonia si svegliarono prestissimo e, non appena si accorsero degli strani pacchetti che erano stati loro lasciati, corsero in camera del padre.

" Papà!" urlarono in coro i tre, entrando come fulmini.

Harry si svegliò di colpo e fu subito messo al corrente dai figli di ciò che era accaduto.

Dopo aver notato che anche sul suo letto c'era un pacchetto, disse alla figlia:

" Tesoro, vai per favore a prendere Cupido e portalo qui..."

La ragazza tornò dopo qualche minuto con un sorriso triste sul volto.

" Papà, ho lasciato dormire Cupido...lui non aveva nessun pacchetto vicino..."

Harry sospirò e disse rivolto ai gemelli:

" Coraggio, aprite..."

I due schiusero i piccoli pacchetti di stoffa colorata e subito, come per magia, comparvero da essi due meravigliose armature lucenti.

" Per tutti i fulmini di Giove...che meraviglia!" esclamò Deimos.

" È da parte di papà..." disse Fobos, dopo aver srotolato la pergamena che accompagnava il dono.

" Che cosa c'è scritto?" chiese Harry.

" C'è scritto..... Mi dispiace. Spero che possiate perdonarmi. Vi voglio bene " rispose Fobos.

Nel frattempo Armonia aveva aperto il suo pacchetto, da cui era emerso un abito stupendo, verde come i suoi occhi.

" Anche a me ha scritto lo stesso, papà!"

Harry, allora, con il cuore in subbuglio, aprì il regalo che gli era stato lasciato sul letto e, non appena vide il contenuto, rimase senza fiato.

Subito srotolò la pergamena che accompagnava il dono  e grossi lacrimoni cominciarono a scendergli dalle guance.

" Papà ...dicci cosa c'è scritto..." chiese curioso Fobos.

Harry, allora, lesse con voce rotta dal pianto:

" Non ho mai smesso di amarti e mai lo farò. Mi dispiace...mi dispiace per le parole che ti ho detto e per quelle che non ti ho detto e per non averti fatto mai sentire abbastanza importante ed amato...spero che tu possa perdonarmi...e che tu mi risponda di sì..."

Dopo aver finito di leggere, Harry mostrò ai figli il contenuto del suo pacchetto....un piccolo scrigno d'oro e, al suo interno, un bellissimo anello di pietre lucenti.

" Oh, papà, ti ha chiesto di sposarlo!" esclamò Armonia con sguardo sognante.

" Già.." sospirò Harry richiudendo il cofanetto.

Fobos chiese:

" Non accetterai?"

" Non posso...io vorrei...ma ho un altro figlio e...cosa ne sarebbe di lui povero piccolo?
Louis non ha lasciato nulla per Cupido....quindi vuol dire che...che non lo vuole come figlio..."

Fobos, Deimos ed Armonia chinarono la testa e annuirono con fare sconfitto.

Cupido ( Saga di Cupido libro 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora