15. Di me io?

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Louis sentì tutte le parole dette dai figli e da Harry, dato che, già da un po' di tempo, si era nascosto dietro la porta della camera da letto.

Prese un respiro profondo e si allontanò, dirigendosi nella stanza di Cupido.

Si sedette sul letto e, delicatamente, cominciò a grattare l'attaccatura delle sue ali.

Il bambino iniziò a scuoterle, poi aprì gli occhi e, quando vide chi c'era accanto a lui, fece un meraviglioso sorriso.

" Ciao Louis " cinguettò.

" Ciao piccolo...devo farti un discorso da grandi, mi ascolterai?"

Il bimbo spalancò gli occhioni e annuì serio.

" Io...sai che non sono il tuo papà..."

" E mio dove è?" chiese il bimbo.

"'Lui è...è lontano...non vive qui..."

" E non vuole me io?"

" No....lui ti vorrebbe...ma non può stare qui, sull'Olimpo..."

" Ma...perché tu no papà di me io come miei fratelli?" chiese Cupido con gli occhi lucidi.

" Vedi...io mi sono comportato male e ho fatto soffrire il tuo papà e...abbiamo litigato e... lui è stato con un altro uomo e sei nato tu..."

" Ma...io voglio te come papà....tu buono e fai ridere me...io..."

" Senti, Cupido...se tu vuoi...io posso essere il tuo papà..."

Il bambino spalancò ancora di più gli occhi e le ali cominciarono a sbattere in modo frenetico.

" Davvero?.....di me..io?"

" Sì, se me lo permetti...sarei orgoglioso di essere il tuo papà "

" Anche se io mostro e brutte ali?"

" No....tu non sei un mostro...sei il bambino più bello del mondo e le tue ali sono morbide e soffici..."

" Tu allora sei papà di me io?" chiese il bimbo ancora una volta.

Louis non rispose, lo prese in braccio e lo strinse a sè cullandolo.

" Andiamo dire a papà che tu papà di me io?"

" Aspetta un attimo....ho un regalo per te...".

Cupido cominciò a tremare per l'emozione e chiese:

" Per me io?"

Louis annuì e gli tese un piccolo pacchetto avvolto in una stoffa rossa.

Il bambino lo aprì in fretta e, quando vide ciò che era contenuto nel pacchetto, le sue ali iniziarono a muoversi in modo frenetico.

Era un piccolo cavallo di stoffa bianca con due ali morbide sul dorso.

" Come Pegaso....bello...molto...grazie Louis..."sussurrò il bimbo, baciandogli una guancia.

" Papà....non Louis...."

Il bimbo lo guardò con gli occhioni colmi di gioia e chiese:

" Papà...davvero?"

" Sì...papà...il tuo vero papà..."

Cupido lo abbracciò e gli riempì il viso di baci.

" Adesso possiamo dire a altro papà che tu sei papà di me io?

" Sì, però...vai tu, piccolo, io...non so se...loro vogliono vedermi..."

Il bambino, allora, svolazzò giù dal letto e si precipitò nella stanza del padre.

" Lui detto che è papà di me io!!" urlò entrando.

Harry e i suoi figli fissarono il bambino con gli occhi sbarrati.

" Cosa stai dicendo, scricciolo?" chiese Fobos.

Cupido sbuffò e uscì dalla camera, tornando poco dopo, trascinando per la mano Louis.

" Lui...lui è papà di me io anche se no papà di me io, ma vuole essere e...io no mostro e brutte ali e lui vuole bene a me io...e dato regalo... e io felice e lui papà anche di me io e...e...vero?" chiese guardando il dio della guerra con occhi adoranti.

" Vero....io papà di te!" disse Louis imitando il modo di parlare sconclusionato del bambino.

Cupido sbattè le ali per la felicità e gli volò letteralmente in braccio stringendogli il collo con le piccole braccia.

Le guance di Harry si rigarono di lacrime e disse:

" Sì...Louis...la mia risposta è sì..."

Cupido ( Saga di Cupido libro 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora