Capitolo 2

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Canterlot

Twilight aveva trotterellato in cerchio attorno al cubo di ghiaccio per ore e ore, prima che si sciogliesse, per esaminare meglio la puledra all'interno. Nel frattempo, princess Luna si era messa a indagare nei sogni della pony-ghiaccio, riuscendo solo però a vedere la metà dei suoi sogni, e non riusciva a capirne il motivo. Ogni volta che tentava di entrare nella sua mente incosciente, scorgeva brevi sogni di lei in volo e un pony dalla criniera scura, poi tutto spariva.
«Scoperto nulla, princess Luna?» chiese Twilight ansiosa.
Luna riprese fiato e interruppe l'incantesimo. «No. La sua mente è come... bloccata. Da qualcosa di più potente dei sogni; gli incubi.»
«Ma voi dovreste sapere come catturarli e fermarli.» ribatté Twilight.
«Sì, Twilight, ma se la magia oscura è troppo potente, neanche io posso accedere alla mente del pony vittima dell'incubo.» la voce di Luna sembrò irritata.
Twilight deglutì. «E allora fate qualcosa. Dobbiamo capire di più di questa pony!»
«Pensi che non ci abbia provato?!» esclamò Luna, tanto da far trasalire Twilight. «Appena ho avvertito magia oscura nel Castello, ho avuto una tale angoscia che... pensavo di rivedere il mostro che è in me!»
"Nightmare Moon." pensò Twilight.
«Sei tu, o sbaglio, la principessina della magia!» continuò princess Luna furente. «Risolvilo tu il problema; se mi succede qualcosa e faccio del male a qualcuno...» a queste parole, Luna si voltò e corse via.
Una piccola luce si accese all'interno del cubo di ghiaccio. Era il Cutie Mark della puledra alicorno ghiacciata. Twilight non poté pensare all'accaduto, così si fermò ad esaminare il simbolo di bellezza. Smise di brilluccicare dopo pochi secondi. Cosa poteva averlo attirato?
L'alicorno viola alzò la testa e sospirò. La stanza per lo scongelamento le sembrò crollarle addosso. Aveva appena fatto innervosire princess Luna, e per cosa?
Aprì un libro che aveva preso dalla sua libreria e lo sfogliò per un po'. Di colpo, dal libro uscì una foto di lei e le sue amiche, nella piazza di Ponyville. La guardò e sospirò.
«Appena tutto sarà finito, tornerò da voi e passeremo splendide giornate insieme.» sussurrò malinconica.
Un verso soffocato fece saltare Twilight, che si voltò di scatto e gridò. Il ghiaccio si era quasi del tutto sciolto, e la puledra all'interno stava boccheggiando. Le guardie si posizionarono in cerchio, per fermarla in asso di intenzioni ostili. Uno di loro sguainò una lancia.
«No, la prego!» lo bloccò Twilight. «La lasci stare. Sarà già scioccata e agitata di suo.»
La guardia rispose la lancia riluttante. La puledra bionda tossì un paio di volte e ansimò, neanche avesse corso per ore. Twilight si avvicinò con cautela. «Ehi...»
L'alicorno fucsia sgranò gli occhi. Fece per parlare, ma le parole gli morirono in gola.
«Tranquilla. Sei al sicuro.» disse la puledra viola.
L'alicorno fucsia scosse il capo. «N-no...» guardò le guardie, che ricambiarono lo sguardo, fissandola con attenzione e serietà.
Twilight sospirò. «Capisco che ti senti un po' strana e... Perduta. Ma ti assicuro che siamo tuoi amici.»
La puledra nel ghiaccio continuò a scuotere il capo e, con una mossa agile, spezzò il poco ghiaccio rimanente, che la teneva prigioniera, e volò via nell'altra stanza.
Twilight imprecò. «Guardie, prendetela!»
Loro ubbidirono e le andarono dietro.
«Cavoli.» bisbigliò Twilight. «Nei manuali dello scongelamento non era prevista "pazzia improvvisa".»

Daughter of King SombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora