one

188 11 0
                                    

Sento le soffici labbra sorridenti della mia mora posarsi sul mio collo, rabbrividí e mi girai subito "Camila, smettila" sussurrai. Stavo lavorando ad un tatuaggio ormai da due settimane, la ritenevo letteralmente un'opera d'arte.
"Lauren, è da giorni che sei appiccicata a questo maledettissimo foglio" prende una sedia e si mette davanti a me, dal lato opposto del tavolo "Camila, è il mio lavoro, ti prego" alzai gli occhi dal foglio, feci il giro del tavolo e abbassandomi posai le mie mani sulle sue gambe esili, sorridendole "Ti prometto che quando ho finito ci andiamo a fare una vacanza, lontano da tutti e tutto" esclamo con tono entusiasta "Me lo prometti?" fece la sua solita faccia da bimba innocente, la quale mi faceva letteralmente impazzire "Te lo prometto, amore mio" risposi sicura, facendo sfiorare le nostre labbra, unendole in un dolce bacio, per poi continuare il mio sacrosanto lavoro.
Erano ormai passati quattro anni da quando vidi Camila per la prima volta, godeva di una bellezza pregiata, quasi inestimabile: amavo come i suoi lunghi capelli mori scendessero sulle sue spalle, fino ad arrivare sotto il suo seno. Amavo i suoi occhi: grandi, scuri e rotondi, nei quali mi ci perdevo. Pura arte. "Lauren!" sentí Camila urlare dal bagno, raggiungendola la vidi avvinghiata alla tenda della doccia "Camz, cosa succede?" mi indicó con il dito il lavabo, dentro il quale si celava un tenerissimo ragnetto, non esageratamente grande: Camila ha sempre avuto il terrore dei ragni "Toglilo subito, devo lavarmi i denti!" sorridendo, lo presi con un fazzoletto e lo buttai nel cestino, per poi andare da lei e, prendendola delicatamente per il braccio, la tirai a me sussurrandole un "Come faremo ad andare alle Hawaii, se hai paura di insetti innocenti?" non fece in tempo a contraddirmi che tirai fuori dalla mia tasca una busta, con all'interno due biglietti aerei per i Caraibi "Jauregui, stai scherzando?" i suoi grandi occhi marroni si fecero lucidi in un attimo, amavo vederla felice "No, signorina Cabello! Partiamo tra due settimane" le sorrisi, dandole in mano la busta con i biglietti.

You are my person. (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora