two

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Camila's point of view
Era bella, cazzo se era bella: sorrideva e il mio cuore si fermava per un paio di secondi, poi riprendeva a pulsare sangue. Sarei potuta restare a guardare i suoi occhi color smeraldo per minuti, ore intere. Incredula presi quei biglietti tra le mani, guardando Lauren con gli occhi lucidi, le saltai in braccio "Non so piú come ringraziarti" le sussurrai all'orecchio "Un bacio non mi fa mica male" sorridendo allacciai le mie braccia attorno al suo collo e feci scontrare le mie labbra con le sue, sentendola ricambiare il bacio accarezzai delicatamente la sua schiena, sapevo fosse il suo punto debole.
Suonó il campanello, svogliatamente mi staccai dal bacio e andai ad aprire: era mia madre. "Camila, tesoro!" esclamó felice "Cosa stavate facendo di bello? Dov'è Lauren?" vidi la mia ragazza sbucare dalla porta del bagno, sorridendomi e dandomi un bacio sulla fronte salutó cordialmente mia madre, come suo solito. "Salve signora Cabello, come va?" "Oh, cara, potrebbe andare meglio!". I miei genitori -come quelli di Lauren, ovviamente- approvarono pienamente la nostra relazione e ormai ci hanno fatto l'abitudine. Lauren era la mia persona, la mia famiglia. Era tutto ció di cui ho sempre avuto bisogno.
La sera ci mettemmo subito al lavoro con le nostre valigie, anche se mancava piú di una settimana al viaggio "Dobbiamo proprio?" vedendo la faccia di Lauren imbronciata e svogliata, mi misi a ridere sonoramente "Sí, amore, dobbiamo, dai!" la incitai prendendo dei vestiti dalla sua parte di armadio, piegandoli e mettendoglieli in mano "Camila, ma ora ho fame" "È possibile che tu pur di non fare le valigie ti inventi di tut.." non terminai la frase che fui interrotta dal respiro di Lauren sulle mie spalle, seguito da dolci e umidi baci "L-Lauren, non ora" balbettai: amo i baci dal collo in giù "Sh" mi ammutolí accarezzandomi i fianchi e la schiena con le sue mani fredde che nel frattempo stavano alzando la mia cannottiera nera, togliendola successivamente; chiusi gli occhi e mi mise sul letto, buttando giú le valigie e accarezzando l'elastico dei miei jeans, togliendo anche quelli velocemente, facendomi rabbrividire: non so cosa mi prese, so solo che la desideravo quanto nessuno possa mai immaginare.

You are my person. (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora