-capitolo 3-

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"Dove stiamo andando? É da tre ore che siamo in viaggio, sono stancaaa" chiedo io a Alyson.
"Non te lo dico, tra poco arriviamo. A proposito per il ritorno ci mettiamo sempre tre ore, di a tua mamma che dormi fuori." dice Alyson con un sorriso.
"Va bene, ma voglio tornare sana a casa." dico io facendomi scappare un piccolo sorriso.
Passano ancora venti minuti circa e Alyson urla:"arrivateee" scendo dalla macchina e mi guardo attorno, é stupendo.
C'è una casa enorme ma credo che sia l'aggettivo sbagliato rispetto a quel che voglio intendere in genere di grandezza.
Poi davanti si vede un lago é davvero stupendo, rimango a fissare tutto per circa dieci minuti sono stupita.
"Allora, vuoi stare a guardare per tanto?" mi dice Alyson urlando visto che é già davanti alla porta di casa.
É enorme, un po all'antica in legno marrone, le maniglie sono oro e i muri sono totalmente banchi come se fossero appena stati verniciati.
"Scusami, adesso arrivo." dico io un pò imbarazzata, prendo la borsa e la raggiungo di corsa.
Suona in campanello e viene ad aprire un uomo alto, moro con gli occhi verde cristallo, vestito molto elegante e ordinato.
"Amore, sei arrivata finalmente.
lei deve essere christall giusto?" dice il signore rivolgendosi a me.
"Oh si scusi, sono christall piacere"rispondo io rossa come un peperone.
Alyson si mette a ridere vedendo la mia faccia.
"Piacere, sono David il padre di Alyson, dovresti parlare di me più spesso." fa una risatina che contagia un po anche me.
"Papi non posso parlare sempre di te a tutti ahahah, scherzo." si affretta a dire alyson ridacchiando.
"Dai, entrate, non state sulla porta." dice in fine il padre.
Entriamo e si nota subito un gigantesco lampadario piedi di diamanti che immagino siano veri a questo punto.
C'é un ascensore tutto in oro e hai lati le scale fatte in marmo bianco, é davvero stupendo. Questa casa é tutta oro, marmo bianco e legno marroncino chiaro. Continuo ad ammirare questa casa con gli occhi innamorati. Era davvero stupenda questa casa.
"L'ho disegnata io."dice un voce maschile, ma non era la stessa del padre, era una voce giovanile, mi giro cercando quella voce e dopo vedo un ragazzo moro con occhi verde cristallo,lui non é vestito elegante rispetto il padre, ha dei jeans strappati color nero, una maglietta bianca con un disegno di due guantoni e marcato boxing che lasciavano intravedere i muscoli, le scarpe della nike bianche basse.
Li sorrisi e poi li dissi: "é stato lei?"
"O per favore, mi dia del tu. Non mi piace esser dato del lei, mi sento vecchio." disse ridendo il ragazzo, ma contagiò un po tutti con la sua risata.
"O scusi, allora le darò del tu anche se mi sarà un po difficile ahaha" dissi io felice. Già, ero felice per la prima volta. Alyson mi stava facendo passare una bella giornata.
"Oh che sbadato, non le ho risposto alla sua domanda, e non mi sono neanche presentato, io sono il fratello di Alyson piacere, mi chiamo Lucas e si, sono un architetto disegno da quando avevo 13 anni, ora ne ho 25 sono fidanzato da 6 anni e tra 2 mesi mi sposo, verrai al matrimonio vero?"
Dice Lucas molto tranquillo, senza problemi.
"Oh.. Ma non la conosco.. E poi la sua futura sposa non ne sarà d'accordo.. Meglio di no.
E comunque sono christall piacere." risposi.
"Oh.. Nono non le darebbe fastidio e poi le ragazze di mia sorella possono venire dove e quando vogliono." disse lui sorridendo.
"Io non sono la ragazza di Alyson, l'ho Conosciuta oggi." dissi io arrossendo.
"Ah, va beh fa niente, anche le amiche possono venire."disse lui sempre contento.
"Oh, non saprei che mettere, mi piacerebbe venire ma sarei a disagio."
Dissi io un po triste per lui.
"Ci pensiamo noi a questo." disse lui senza problemi.
"Ma no ahahah non spendete soldi per me, ti ringrazio comunque." dico io timida.
"Vieni su con me. Muoviti." mi dice Alyson con un sorriso stampato in faccia, mi tira per il braccio prendiamo l'ascensore e saliamo all'ultimo piano del palazzo, il 7°.
"Quanti piani. Me ne immaginavo di meno." dico senza volere ad alta voce.
"Ahahaha si l'ultimo piano é tutto mio, é la mia vecchia stanza, o meglio, il mio vecchio piano." dice lei ridacchiando.
Arrivate si aprono le porte dell'ascensore usciamo e vedo un lungo corridoio.
mi giro verso Alyson e le dissi:"mi chiedo come tu abbia fatto le prime volte a non perderti."
Alyson si mise a ridere e poi mi rispose:"oh si, non sai quante volte sono entrata in altre stanze."
Iniziai a ridere e poi le dissi:"se dovevi correre in bagno e non ti rocordavi la porta te la potevi fare sotto."
"Mi stava per succedere, meno male che ho 2 bagni. Se no ero messa male."disse aly quasi in lacrime da quanto rideva.
Ci avviamo verso camera sua che era la penultima porta a destra e era ENORME se é a dir poco. Aveva un letto a 3 piazze invece che due, un armadio a 8 ante e una lunga scrivania stracolma di fogli, la maggior parte disegnati.
Alyson non faceva altro che guardami mentre mi guardavo attorno, i suoi occhi si muovevano insieme a me, era seduta sul lato destro del letto a fissarmi, mentre io con la coda dell'occhio la guardavo, aveva la camicia azzurra, una collana con le perle, dei jeans strappati e i calzini neri.
Aveva tolto le scarpe per stare comoda a quanto pare, aveva la gamba sinistra distesa sul letto e quella destra a penzoloni che faceva avanti e indietro.
Continuava a mordersi il labbro e con la mano sinistra si torcigliava una ciocca di capelli.
Mi sono girata per guardarla e lei non fece una piega, rimase nella stessa posizione.
Mi misi nel letto affianco a lei, sdraiata con le gambe a penzoloni. Lei si avvicinò a me io feci lo stesso, con la mano destra li spostai la ciocca di capelli mi avvicinai sempre di più al suo viso ma nel silenzio più totale il mio stomaco lo interruppe.
"Hai fame, andiamo a mangiare"mi disse Alyson ridacchiando.
"Si, il mio stomaco lo ha fatto capire" dico io seguendo la risata di Alyson.
Prendiamo l'ascensore per andare al pian terreno che c'è la cucina...
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Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se é si lasciate una stellinaaaa😘😘

Sono Lesbica E Non Me Ne Vergogno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora