Capitolo 6

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Forza e coraggio ,forza e coraggio , mi ripeto .

Apro la porta ed entro, non sono mai stata qui è tutto perfettamente in ordine nulla è fuori posto, arredato nei minimi dettagli e per non parlare del profumo di lavanda che ha invaso le mie narici giá da quando ho messo piede in questo ufficio.
"Prego si accomodi " la sua voce mi distrae dai miei pensieri critici " Salve" continua poi, in questo momento sto sudando freddo " Buongiorno Signor Barti " mi siedo difronte a lui ha indosso un completo elegante con tanto di cravatta rossa abbinata con il fazzoletto che ha nel taschino della giacca , i suoi capelli bianchi sono pettinati alla perfezione quindi da quanto ho capito è un tipo 'precisino' , e questo non fa altro che mettermi ancora più ansia .
"Allora mi mostri il suo curriculum " apro la borsa e ne estraggo il foglio, glielo porgo, comincia a leggere a voce alta, ma ad un tratto si interrompe, " Come mai cerca un lavoro Signorina..." lancia uno sguardo veloce sul foglio "Conti?" e con l'ansia che mi sta divorando la mia risposta è la seguente "Con i tempi di oggi oramai tutto ha assunto un valore più elevato, anche i costi universitari non scherzano, vorrei essere più autonoma non voglio dipendere costantemente dai miei genitori, insomma ho venti anni e vorrei contribuire anche io alle spese in casa " lui  si alza, fa un mezzo giro della scrivania per poi posizionarsi davanti ad essa con lo sguardo puntato su di me e le braccia conserte, "Ma lei non ha nessuna esperienza lavorativa, qui nel mio ristorante cerco gente almeno con un minimo di esperienza ", " Lo so Signor . Barti" rispondo di tutta fretta " Ma ecco vede da qualcosa dovrei pur sempre cominciare, potrei imparare il mestiere..." mi interrompe "Ma lei dovrà lavorare part-time con il fatto dell'università, sinceramente parlando non so se lei è adatta a questo tipo di lavoro, ma comunque appena avrò preso una decisione le farò sapere ", annuisco . Si avvicina alla porta e mi fa uscire in modo elegante da gentiluomo "Bene la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato, a presto" dico mentre mi avvio verso l'uscita "A presto Signorina Conti" .
Ho bisogno di quel lavoro, ma da come mi ha fatto capire ho ben poco a cui sperare .

Poco più distante  dal ristorante c'è la biblioteca e difronte la palazzina dove presumibilmente abita Gianluca, e se lo andassi a trovare ? Meglio di no l'ultima volta ci stavamo per baciare e io invece di dare retta al mio cuore ho seguito la testa e sono scappata via . Quindi lascio fare la prossima  mossa a lui.

La sera...

dopo che sono stata un po' in giro per la cittá decido di rientrare in casa anche se non ho voglia per niente, forse per la tensione che si è creata tra me e miei genitori ma d'altronde cosa si aspettavano che io reagissi in maniera tranquilla? .
Infilo la chiave nella serratura della porta, "Maledetta chiave girati" comincio ad impregare poi finalmente riesco ad entrare.
"Sono a casa" esclamo, ma non ricevo risposta " C'è nessuno?" ancora niente, a quest'ora mia madre dovrebbe essere rientrata da lavoro, decido allora di cercare in cucina, e nella varie stanze della casa, poi entro in bagno e vedo mia madre a terra priva di sensi, "Mamma!" il mio sembra quasi un urlo, comincio a scuoterla per le spalle facendo pressione con le dita in modo da  capire se risponde agli stimoli dall'esterno niente , poi gli apro la bocca per vedere se ha ingerito qualcosa, nulla. Il polso é debole, e allora decido di fare tutte le manovre di primo soccorso che io conosca per fino la respirazione bocca a bocca , poi finalmente riprende conoscenza.
Tiro un sospiro di sollievo poi chiamo l'auto ambulanza per fortuna niente di grave, mancanza di zuccheri che le ha portato un notevole abbassamento di pressione e quindi lo svenimento.
"Aurora " mia madre mi richiama "Grazie " accenno un debole sorriso " Ho fatto il mio dovere" l'aiuto a salire le scale e la metto a letto , meglio se riposa almeno riacquista energia, "Mamma , oggi mi sono spaventata quanto ti ho visto in quello stato, avevo così talmente paura che ho fatto tutte le manovre di primo soccorso" dico " Figlia mia, ti ringrazio se non c'eri tu non immagino nemmeno..." si interrompe " Tranquilla mamma, non è successo nulla , ora riposati ti voglio bene" e me ne vado in camera mia.

Apro whatsapp e trovo almeno una decina di messaggi tra cui uno da parte di Gianluca, immediatamente apro la chat il messaggio è di oggi:

WHATSAPP Gian: Hey:) che ne dici se domani invece di prendere il solito treno puzzolente, ti passo a prendere io con la macchina verso le 7:30?

Caro Gianluca non me lo faccio ripetere due volte !

WHATSAPP Aury : Ciaoo Gian :/ scusa se non ti ho risposto oggi comunque ci sto !

la sua risposta è immediata

WHATSAPP Gian: Perfetto , allora a domani piccola ;)

leggo il messaggio e mi ha scritto PICCOLA?

WHATSAPP Aury: Buonanotte *_* Gianluca ...

forse nel messaggio si capisce la mia perplessità ma nessuno mi ha mai chiamato  'piccola' .

Sento la porta sbattere, mi affaccio dalle scale e vedo mio padre "Ciao papà" dico fredda. "Buonasera tesoro" risponde, si avvicina e mi da due baci ed io per quanto possa essere arrabbiata con lui, in verità mi sciolgo sempre nelle sue braccia, ma alla fine sono davvero arrabbiata con loro? No, io sono arrabbiata con i fatti che accadono.

La mattina seguente...

Diamine sono già le sette, e sono ancora qui davanti a fissare l'armadio cosa mi metto? Bella domanda. Alla fine scelgo un paio di jeans e una felpa dei Nirvana di mio fratello che mi regalò quando partì per Firenze, infatti mi sta un po' grande ma è bello indossare il suo profumo.
Infilo le scarpe, un'ultima sistematina ai capelli, prendo la borsa ed esco ad aspettare Gianluca.

7:30, Eccolo che arriva puntuale come un'orologio svizzero, mamma mia che agitazione .
Scende dall'auto, insieme a tutto il suo fascino che si ritrova, viene verso di me dandomi due baci e abbracciandomi " Oggi non mi va' di guidare" dice tutto d'un tratto "Cosa?, E  perchè?" dico ridendo " Perchè oggi se vuoi andare a Roma  deve guidare tu" rimango perplessa " Che c'è non te lo aspettavi? Io ti avevo avvertita che non te la scampavi" non so quello che sto provando in questo preciso momento " Sono le 7:35 adesso, non ce la farai nemmeno a raggiungere la stazione  " e adesso che faccio? Non posso   saltare  un giorno così, perché ho la fobia di prendere l'autostrada " Ho paura, i-io.." , " Devi abbandonare questa paura, in macchina ci sarò io, fidati di te e di me" a quelle parole cedo "Va bene, affronterò questa paura" fa un mezzo sorriso e poi mi cede le chiavi.

*******

"Okay sono pronta, ce la posso fare" dico mentre raggiungo il primo tratto di autostrada " Aumenta la velocità 90 è poco " dice, sembra di tornare a qualche anno fa quando affianco a me c'era l'istruttore di guida.
Raggiungo i 100 Km/h  "Sorpassa queste  due macchine" e lo faccio, adesso sono molto più tranquilla.
"Ti sta per passare un tir enorme affianco, vuole sorpassarti, scala  la velocitá ora sei sui 120 scendi almeno a 100 " caspita è attraente anche quando da' indicazioni.

Forse anche presa nei miei pensieri perversi su  Gianluca il tir mi passa affianco e io aumento la velocità tornando ai 120km/h.
Mi scappa da ridere quanto parcheggio davanti l'università tanti problemi per questo, guardo in faccia a Gianluca che tira un sospiro di sollievo " Grazie, Grazie mille senza di te non ce l'avrei mai fatta" dico abbraciandolo e dandogli un bacio sonoro sulla guancia "Sono fiero di te".
Quando sciogliamo l'abbraccio scendiamo dall'auto e gli restituisco le chiavi che non le prende " Tienile , oggi guidi ancora tu , e non mi fare quella faccia, ti avevo detto che non mi andava di guidare oggi" dalla faccia scocciata che avevo fatto, mi mordo il labbro inferiore e alzo gli occhi al cielo "Ma ti fidi così tanto di me?, Non ci conosciamo nemmeno "dico seria " Io mi fido di te, perchè non sei una squilibrata te lo leggo negli occhi" , " Gli occhi?" chiedo "Si i tuoi occhi e non sai quanto stanno parlando  ora " dice mentre si avvicina pericolosamente a me "E cosa dicono?" istigo la situazione " Tante cose " e si allontana " A dopo" dice quanto ormai è a parecchi passi da me lasciandomi lì imbambolata e con una confusione di emozioni dentro di me. "A dopo amore mio"  rispondo, ma il mio è un sussurro .

Cari Lettori e Lettrici mi scuso per il mio vergognoso ritardo nel pubblicare questo capitolo, ma in questi mesi la scuola mi ha tenuto molto impegnata con lo studio e l'alternanza scuola - lavoro, cercherò di dedicarmi maggiormente al continuo di questa storia.
Ne approfitto di questo piccolo spazio che ho dedicato per me, nel ringraziare tutti coloro che leggono, commentano e votano la mia storia, grazie mille di cuore a tutti voi.

💕All the love💕

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