Capitolo 1.

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Suona la sveglia ,guardo l'orario e sono le 6:30. Sono sdraiata sul letto con lo sguardo perso nel vuoto , questa notte non ho dormito molto , sono agitatissima , ho l'esame di cardiologia stamattina , e il professore è uno tosto , vuole tutto alla perfezione e questo mette ancora più ansia .
Sono le 6:40 e decido di alzarmi , se non voglio perdere il treno per Roma  delle 7:40 , voglio essere puntuale all'università oggi .
Arrivata alla stazione mi metto a correre come una pazza perchè il treno è appena arrivato , voglio trovare almeno dei posti a sedere , sennó mi tocca stare in piedi per tutto il tragitto fino a Roma .
Mi siedo a fianco ad un ragazzo , devo ammettere che non è poi cosí male , ciuffo perfetto, RayBan da sole , aria da ragazzo misterioso , propio il tipo che piace a me , ma... dal suo volto scorgo una lacrima che gli riga il viso , non gli chiedo il perchè stesse piangendo anche se sto morendo dalla curiosità , ho paura che possa rispondermi male , quindi mi limito ad osservare con la coda dell'occhio e con aria compiaciuta . A mia sorpresa il ragazzo distoglie lo sguardo da fuori il finestrino del treno e di scatto si gira , si è accorto che io lo stavo fissando , lui non parla ma io si "scusa se ti guardavo , ho notato che stavi piangendo ..."  Lui mi blocca , si toglie gli occhiali ed io rimango incantata dai suoi occhi marroni sul verde , lucidi dalle lacrime ,"No .Tranquilla è solo una giornata di quelle che vorrei dimenticare "dice .Vorrei chiedere il perchè delle sue lacrime ,ma non sa nemmeno il mio nome e non credo che voglia rivelare cose sue private ad una sconosciuta .

Il treno si ferma , prendo lo zaino e scendo sono le 8:30 , mi devo sbrigare a prendere l'autobus , ho l'esame alle 9:00 , nel tragitto tra la stazione  e l'università ripenso a quel ragazzo , di cui non so nemmeno il nome e che pure mi ha colpito , tanto da essere il centro dei miei pensieri .

Penso e ripenso a lui anche quando sto aspettando che annuncino il mio nome per l'esame .
"Aurora Conti  ", il professor Corsetti annuncia il mio nome, distraendomi dal ragazzo del treno , ormai cosí lo chiamo .
Mi siedo di fronte al professore che ha l'aria abbastanza scocciata di chi vorrebbe stare altrove anzichè interrogare giovani in un'aula dove rimbomba tutto , gli porgo il mio libretto e dice ," Cominci pure e non sia un fiasco come il precedente , la avverto se non sa nulla si alza e se ne vada ". Cominciamo bene .

Finito il discorso sul cuore , malattie e esami strumentali che si possono fare , il professor Corsetti scrive il voto sul libretto mette la sua firma e dice "Prego complimenti vada pure " .
Raccolgo le mie cose e mi dirigo verso l'uscita con il libretto ancora in mano , lo apro e vedo 29 , sto saltando dalla gioia . Mando un messaggio veloce a mamma e papà per dirgli del voto , esco fuori dall'università , prendo l'autobus , il treno ed eccomi di nuovo a casa .

Corro in camera poso le mie cose e mi distendo sul letto , ripensando  di nuovo al ragazzo del treno , domani non devo andare all'università , ma magari posso tornare alla stazione per vedere se c'è di nuovo lui , intando scendo le scale per andare a mangiare .

L'indomani mi alzo alla solita ora , esco e raggiungo la stazione , alzo gli occhi in cielo quando vedo lui seduto su una panchina con il telefono tra le mani , mentre sta mandando dei messaggi .Mi siedo affianco a lui , non si accorge di me ma io voglio presentarmi e parlare con lui quindi prendo l'iniziativa "Ciao " lui si gira , fa un mezzo sorriso e dice "Hey" , conversazione molto intressante proprio , ma insisto "Ci siamo visti sul treno ieri , stavi piangendo , io sono Aurora piacere ", oddio non posso crederci , io che mi presento ad un ragazzo senza balbettare , lui mi guarda e dice "Si lo so , piacere mio , io sono Gianluca "bene , ora che dico ? "Prendi spesso questo treno ?Non ti ho mai visto fino a ieri " dico . "No, non mi hai mai visto perchè non sono di qui , sono dell'Abruzzo , vengo solo per studiare " mi informa ."Ah , si studi ? Che cosa ? " chiedo "Giurisprudenza e tu ? " Risponde " infermieristica , sono al secondo anno " rispondo con una risatina finale , lui accenna un sorriso e una voce tramite l'interfono avverte che il treno per Roma è appena arrivato .Lui si alza "Mi ha fatto piacere parlare con te , ci rivediamo " dice mentre se ne va .

In macchina , non faccio altro che pensare al suo sorriso e a quel "ci rivediamo" .
Ma cosa mi sta succedendo ?

sorridimi ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora