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Era una giornata tranquilla ad Heartland City, il sole stava tramontando e le foglie degli alberi iniziavano ad ingiallirsi segno che l'autunno non era distante.
Un gruppo di ragazzi si stava dirigendo verso casa ridendo e scherzando. Yuma Tsukumo era tra questi. Ad un certo punto lui si allontanò dagli altri dicendo che doveva tornare di corsa a casa, ma non appena fu lontano quel tanto che basta per non essere più visibile dagli altri, egli prese un'altra strada e si diresse verso il parco, lì si godeva di una magnifica vista del tramonto e lui non voleva assolutamente perdersela.
Giunto sul luogo si guardò intorno per vedere se c'era qualcuno, ma non vide nessuno così si sedette sull'erba e si godette quella magnifica vista che avrebbe tolto fiato a chiunque. Non c'erano molti alberi nel parco e poco distante da Yuma c'era un laghetto che rifletteva la luce solare e il cielo prendendo un dolcissimo colorito rosato, le ombre di quei pochi alberi si erano espanse fino a diventare più alte di almeno il doppio e gli alberi a cui appartenevano avevano assunto un colorito giallo dovuto al sole che gli batteva contro. Tutto intorno al ragazzo taceva mentre egli veniva cullato dal vento leggero che soffiava lasciandosi andare in un dolce stato di calma e rilassamento totali, incantandosi davanti a quello spettacolo naturale così meraviglioso.
A svegliarlo da quello stato di trance furono un paio di forti e candide braccia che gli avvolsero da dietro la vita e delle labbra sottili e morbide che gli baciarono con cura e precisione il collo nei suoi punti più sensibili. Il giovane conosceva molto bene quelle braccia e quelle labbra e lasciò che quei baci così delicati e precisi lo svuotassero da ogni pensiero e preoccupazione, come solo loro sapevano fare.
"Ti sono mancato?" gli chiese una voce che alle orecchie del duellante parve quella di un angelo caduto sulla Terra, il suo angelo "Non sai quanto" gli rispose quasi ipnotizzato dalle attenzioni che stava ricevendo in quel momento "Bene... anche tu" gli sussurrò l'altro nell'orecchio, quasi facendo entrare il più piccolo dei due in una sorta di trance.
Rimasero così per qualche secondo, poi Yuma si riprese e si voltò perdendosi ad ammirare due occhi gialli che risplendevano come le stelle "Astral" sussurrò sorridendo al suo compagno che ricambiò il sorriso stringendolo ancora di più a sé.
Yuma amava quella sensazione, restare tra le braccia del suo amato gli dava un senso di sicurezza che solo lui sapeva dargli, per lui nulla era meglio di un momento passato tra quelle magre, forti e delicate braccia. Ad un certo punto Astral sciolse l'abbraccio per prendere tra le mani il viso di Yuma, mentre quest'ultimo poggiò le proprie sulle spalle di Astral, sapeva cosa stava per succedere e in cuor suo, non aspettava altro.
"Yuma"
"Astral"
Si guardarono dolcemente per qualche secondo e dopo Astral posò le proprie labbra su quelle di Yuma in un bacio innocente.
Ma ben presto l'innocenza si trasformò in passione e i due si ritrovarono distesi a terra, Astral sopra Yuma, con le bocche ancora attaccate e le lingue che danzavano in perfetta sincronia fino all'ultima goccia d'ossigeno che gli rimaneva in corpo. Continuarono ad assaporarsi a vicenda, senza averne mai abbastanza, per il giovane Tsukumo tutto ciò era pura poesia e sentire le mani di Astral che cercavano, anzi, bramavano ogni millimetro del suo corpo, toccandone i punti più delicati e sensibili, lo mandava in estasi. Yuma ora voleva di più, voleva avere la certezza che Astral appartenesse solo a lui e si sentiva il dovere di far capire ad Astral che la propria anima, il proprio corpo e il proprio cuore non appartenevano a nessun altro se non a lui, non voleva più aspettare, quindi iniziò a sfilare la cravatta ad Astral per poi procedere a sbottonargli la camicia senza mai staccarsi dalla sua bocca. Astral sembrava aver capito dove volesse arrivare il ragazzo, così gli prese il polso e mise la mano di Yuma sul suo petto facendola poi scorrere lungo tutti i suoi addominali fino ad arrivare fino ai pantaloni. Nel frattempo sembrava che il cuore di Yuma stesse per esplodere, toccare quella pelle così candida e delicata per lui era la soddisfazione al cubo, aveva quasi paura di romperla toccandola talmente gli appariva fragile.
Giunto ai pantaloni iniziò, lentamente a sbottonarli. Stava per succedere ciò che lui aveva sempre desiderato e nulla li avrebbe interrotti.
"Yuma!"
Sentì una voce femminile che lo chiamava con insistenza "Yuma!" continuò la voce 'no... ti prego... non adesso... Astral!'

Aprì gli occhi e guardandosi intorno si trovò nella sua stanza seduto sulla sua amaca e sua sorella che continuava a chiamarlo, tutto era svanito. Tutto. "Astral..." sussurrò tra le lacrime. Il sogno era finito, per lui era ora di tornare alla realtà.

Dream of Love |Keyshipping Fanfiction|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora