La sveglia suonò alle 07:00 precise, costringendo il giovane astrale a svegliarsi per far finire il fastidioso suono. Si stiracchiò e si diresse verso il bagno dove cambiò la sua forma da astrale a umano. Sono passati quasi 2 mesi dal suo ritorno sulla Terra e gli veniva ancora da sorridere quando ripensava a come Yuma l'aveva accolto, saltandogli addosso e piangendo per quasi 30 minuti dicendogli quanto gli fosse mancato, per non parlare della faccia che fece quando vide che il suo amico poteva cambiare la sua forma.
'Il mio piccolo non cambierà mai' pensò, mentre sulle sue labbra si formò un piccolo sorriso. Finì di preparasi e raggiunse Kari e Haru in cucina, ovviamente erano le 07:30 e Yuma stava ancora dormendo "Vado a chiamarlo" annunciò Kari prima di avviarsi verso la stanza del fratello, mentre Astral fece colazione tenendo sempre sotto controllo l'orologio assicurandosi che Yuma non facesse troppo tardi.
Quando Yuma scese il suo partner notò subito che qualcosa non andava, i suoi occhi, quegli occhi che normalmente sprizzavano energia ed entusiasmo, quegli occhi così trasparenti da rendere l'anima del duellante un libro aperto per chiunque li guardasse, quegli occhi a cui all'ex-spirito piaceva perdersi, erano spenti, rossi e lucidi come se avessero appena pianto "Yuma tutto bene?" il ragazzo annuì e fecero insieme una colazione veloce per poi partire e andare velocemente a scuola. Arrivati a quel luogo di tortura infernale senza via d'uscita che è la scuola si divisero dirigendosi ognuno verso la propria classe.
Giunto tra le quattro mura che circondavano la cella della prigione... ehm scusate, la classe, Yuma si buttò come un corpo morto sulla sua sedia e appoggiò la testa sul banco cercando di non piangere "Yuma hai una faccia orribile che ti è successo?" gli chiese Tori preoccupata. Il ragazzo non rispose, si limitò a cercare di ignorare gli sguardi preoccupati di tutti i suoi amici. La mattina passò lentamente per il ragazzo e dopo tre ore (che a lui sembrarono più tre anni) raggiunse tutti gli altri sul tetto, ma la prima cosa che notò fu l'assenza di Astral 'Dove sarà?' si chiese mentre si sedette vicino a Bronk.
Astral, nel frattempo, era seduto sul suo banco con lo sguardo perso fuori dalla finestra. Una sola cosa occupava la sua mente: Yuma. Quegli occhi così tristi e spenti non si decidevano ad uscire dalla sua testa, per tutta la mattina non aveva fatto altro che pensare a quegli occhi cupi. 'Yuma, piccolo mio, che cos'hai? Perché i tuoi occhi non sono accesi e pieni di speranza come sempre? Perché la tua anima non è gioiosa? Perché sei così triste mio piccolo fiore di loto?' "Astral!" fu quell'urlo proveniente dalla bocca di Kite, che era lì come assistente del professore di scienze, e destinato alle sue orecchie che lo svegliò dai suoi pensieri "Non c'è bisogno di urlare ci sento benissimo" "È la quinta volta che ti chiamo" "Oh... cosa c'è?" "Vieni con gli altri?" "Arrivo" detto ciò tornò a contemplare il vuoto fuori dalla finestra, il diciottenne capì che qualcosa non andava così si mise davanti all'amico "Allora, cos'hai?" "Yuma è strano, stamattina non sembrava lui quand'è sceso era palese che avesse pianto a dirotto, ma non capisco perché" "Si vede che ci tieni a lui" Astral fece un piccolo sorriso "Anzi, si vede che lo ami più di ogni altra cosa al mondo" il sorriso di Astral si fece improvvisamente più triste "Non ricambierà mai" sentendo questa frase Kite mise una mano sulla spalla dell'ex-spirito in segno di consolazione "Andrà tutto bene, io sono ottimista secondo me ricambierà i tuoi sentimenti, ma devi dirgli quello che provi, non puoi tenerti tutto dentro per sempre" Astral annuì e la campanella suonò pochi secondi dopo, costringendo Kite a prendere posto vicino alla cattedra mentre tutti gli altri studenti entravano.
Nel frattempo che Kite e Astral avevano questa conversazione Yuma aveva raccontato a Shark del suo sogno ricorrente mentre quest'ultimo annuiva comprensivo. Finito il racconto suonò la campana ed entrambi ritornarono nelle rispettive classi, Yuma cercò di non prestare attenzione alle occhiate preoccupate che gli venivano lanciate dal messaggero astrale mentre si allontanava dalla classe di Shark, ma quegli occhi così freddi e fulminei e allo stesso tempo così attraenti e, a parer suo, troppo sexy gli colpivano con insistenza la schiena come se fossero dei coltelli. Odiava mentire ad Astral e farlo preoccupare, ma se gli avesse raccontato tutto sapeva che egli avrebbe riso di lui, poiché il piccolo duellante era certo che Astral non avrebbe mai ricambiato il suo amore.
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Dream of Love |Keyshipping Fanfiction|
FanfictionAstral ritorna sulla Terra per restare al fianco di Yuma. Con sua grande sorpresa Yuma scopre che Astral è in grado di assumere una forma umana o astrale a suo piacimento il che non potrebbe renderlo più felice. Ma ben presto entrambi si accorgono c...