Preparazione

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Siamo stati molto fortunati, forse se non fosse stato per me anche i miei amici sarebbero diventati come loro. Lo scoprii solo la mattina dopo, quasi tutte le persone della discoteca erano state contagiate dal virus che avevo sentito parlare ieri sera alla radio della macchina, il virus xtz, era molto probabile che l'uomo della sera prima che mi aveva assalito era infetto da questo virus e successivamente aveva contagiato tutte le altre persone. Per fortuna tutti l'infetti della discoteca furono portati via dai militari, però non so cosa sia successo dopo, forse li avranno messi in quarantena o nelle peggior delle ipotesi li avranno uccisi tutti. Stamattina, dopo aver scoperto della strage alla discoteca, cercai su internet qualche informazione in più su questa malattia che da quanto dicevano era tremenda. Mi informai riguardo i sintomi che provocava, roba dell'altro mondo. In pratica il soggetto infetto, dopo qualche ora dal contagio, gli cominciava a salire una febbre altissima fino a ucciderlo, tutto qui è normale, una semplice febbre si può curare, ora arriva la parte peggiore, dopo qualche ora o avvolte dopo solo pochi minuti dal decesso del soggetto, il cervello del cadavere ormai ucciso dalla forte pressione causata dalla febbre, ricominciava ad riavere qualche attività celebrale, in poche parole il soggetto ritornava in vita. Essendo danneggiato il cervello, gli unici pensieri che poteva produrre era quello di nutrirsi senza essere cosciente di ciò che mangiava, cioè tutto quello che vedeva mangiava, dai gatti ai cani, dall'uccelli alle lucertole e perfino gli esseri umani, questo era vero è proprio cannibalismo. Non trovai nient'altro su internet purtroppo, ma capii una cosa, ben presto questa malattia si sarebbe diffusa, e non solo a quei poveretti della discoteca ma in tutto il mondo, partendo dalle baraccopoli più insignificanti fino alla metropoli più popolate. Dovevo fare qualcosa, dovevo cercare di prepararmi a qualsiasi evenienza. Corsi subito dai miei genitori che, dopo averli raccontato tutto, mia madre pensò che fossi matto però riuscii a convincere mio padre, uscimmo di casa per andare a fare scorte alimentare e altro. Dopo essere passati dal supermercato a prendere prodotti tipo cibo in scatola, medicine, casse d'acqua e altro: ci dirigemmo verso un negozio di caccia dove si poteva trovare tutto ciò che sarebbe servito per una imminente apocalisse "zombie", se proprio vogliamo darle il termine giusto. Dopo aver preso 3 kit medici, zaini da montagna, borracce, scarpe e vestiti impermeabili, mio padre decise che era il momento che anch'io avessi una pistola (infatti mio padre essendo un Prepper, cioè colui che si prepara al peggio, aveva comprato diverse armi da fuoco tra cui una balestra da caccia) per l'autodifesa. Visto che non avevo mai sparato con un arma da fuoco, non potevo mica prendere un revolver, infatti mio padre mi consigliò un m1911, una pistola un po'datata ma ancora efficiente. Dopo averla scelta, andai a girovagare un po'nel negozio alla ricerca di qualcosa di interessante ma soprattutto utile, arrivai nel reparto "arrow" dove si poteva trovare (come intuiva il nome) tutti i tipi d'armi che usano le frecce apposto dei proiettili. Mentre stavo guardando i vari tipi di frecce. Tentai di prenderne una per ammirarla ma qualcuno me la sfilò dalle mani, alzai lo sguardo per vedere chi fosse. Era Manni, un ragazzo della mia stessa età, alle medie veniva in classe con me ma dopo le superiori lo persi di vista. Lui non era mai stato un tipo molto socievole e aperto agli altri, la sua passione erano gli archi da caccia, ecco il motivo perché si trovava nel reparto arrow. Lui mi chiese subito scusa per avermela presa di mano ma mi spiegò che quella freccia la stava cercando da un sacco di tempo, era un tipo di freccia molto speciale, aveva incorporato nella punta, un sensore che s'avviava appena finiva a contatto con una superficie lasciando partire dei mini petardi, potrebbe essere utile durante la caccia per fare spaventare gli animali e portarli nella trappola. Appena arrivai a casa mi accorsi che avevamo speso un po'troppo per i miei gusti, mia madre ancora non credeva a questa storia della imminente apocalisse, ben presto dovrà ricredersi, meglio goderci l'elettricità e tutti i confort che ci offre la comodità, sperò che mi potrò ancora godere il nuovo videogioco ancora per un po'.

FEAR POST:THE BEGINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora