2-L'Incontro

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Tutto iniziò dopo una settimana dagli attacchi. Anderson si recò all'aeroporto di Heathrow, dove lo aspettava un volo diretto a Mosca. Era seduto nella fila N posto 3, di fianco a lui sedeva W. W era sempre un agente dell'MI6, era un hacker informatico, e aveva creato il sistema più sicuro della Gran Bretagna. Era molto giovane, per Anderson fin troppo, infatti aveva ancora i brufoli sulla faccia. Arrivarono a Mosca dove salirono su un taxi. Anche a Mosca ci fu un attacco, una bomba era esplosa in una stazione, erano morte più di cinquecento persone. La loro missione era quella di raccogliere dati a una serata di gala, tenuta al teatro Bol'šoj. Lì era presente un informatore, Vladimir Zawowski. Era un ex agente del KGB, successivamente si era infiltrato nei più grandi gruppi criminali del mondo. Trasmetteva informazioni di alto livello a chiunque lo pagasse. Anderson e W, si incontrarono con Zawowski, si sedettero e bevvero un drink. Finito di bere, Zawowski prese il suo computer, e fece ascoltare a Anderson e W una registrazione. Nella registrazione erano presenti delle voci dei pezzi grossi dell'organizzazione. W cercò tramite un programma, da lui stesso creato, di decriptare le voci, ma erano troppo artefatte. Zawowski concluse dicendo che ci sarebbe stato un incontro a Tokyo tra Eric Smithers e Cheng Liang, che erano due sicari affiliati all'organizzazione. Anderson ringraziò e si avviò all'uscita, mentre W comunicava il verdetto all'MI6. Subito dopo Anderson parlò con W e gli disse che conosceva Eric Smithers, era un suo caro amico. Lo conosca perché avevano vissuto l'infanzia insieme, vivevano nello stesso palazzo, e avevano lavorato nell'MI6 insieme. Poi Smithers aveva cominciato a drogarsi e a bere, e a non rispettare i protocolli, quindi fu dimesso, e da quel giorno non se ne seppe più nulla. Anderson e W tornarono all'aeroporto dove ricevettero un pacco. Al suo interno c'erano due biglietti di un aereo per Tokio, un computer è una lettera. La lettera era stata scritta da Adrian Evans, dove spiegava che l'agente G, che era sempre un agente dell'MI6, era stato ucciso mentre stava compiendo un blitz a Città del Messico. Finì la sua lettera dicendo di riguardarsi. W cominciava a preoccuparsi, e si mise a sgranocchiare una merendina ai cerali, lui diceva che era anti stress. Anderson invece era sereno, e mentre si stava godendo la sua vodka al bar dell'aeroporto, W gli disse che doveva tenere la pistola ben armata, perché a casa aveva due gatti da sfamare. Allora lui gli disse di stare molto attento, per il bene dei gatti. A mezzanotte partirono, incoscienti di quale sarebbe stato il loro destino.

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