Problemi su problemi

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Il poliziotto più anziano si volta e noi con lui.
Illuminato dal sole delle sette di mattina c'è un tipo. Un bel tipo per intenderci,alto,capelli biondi da surfista australiano,due occhi grandi e verdi come i prati che puoi trovare solo in Irlanda. Mentre lo fissavo,perché ho questa terribile abitudine, cercavo di capire il suo colore. Tutti hanno un colore, e di solito lo riesco a capire alla prima occhiata. Charlie è l'azzurro,calmo ed esuberante,ma fragile,fragilissimo. Mentre Oliver è il giallo,gioioso,pratico e premuroso. Io non sono ancora riuscita a darmi un colore,questo perché non so affatto chi sono,so solo il mio nome e per adesso mi basta.
Invece quel ragazzo è un'incognita,non riesco a collocarlo ne' tra i colori caldi e ne' tra quelli freddi.
"Vi è andata bene per oggi..portali via prima che ci ripensi!" Dice il poliziotto rivolto al ragazzo.
"Ok,non li rivedrai mai più,promesso. Venite?" Dice di rimando allo zio,e noi senza fiatare,con il cuore ancora in gola, lo seguiamo.
Ha una bella camminata,non è spavalda,ne' è troppo timida,è rilassata e probabilmente appagata.
Nessuno osa fiatare ed io e Charlie e Oliver continuiamo a scambiarci occhiate interrogative.
La situazione è veramente ridicola,stiamo seguendo uno sconosciuto che ci ha appena salvato da morte certa,e il silenzio che avvolge i nostri passi è quantomeno imbarazzante,così decido di romperlo.
"Grazie" butto lì e lui si volta come se mi avesse visto solo ora.
"Ah non è stato niente,mio zio è un po'..troppo poliziotto forse..cioè non sembrate i tipi da girare senza patente." Dice l'ultima frase con una nota di sospetto e noi avvampiamo.
"Ehm veramente.." Cerco di dire,perché odio le bugie e mi sembra la cosa più giusta da fare.
"Voi non avete la patente dietro?! Adesso le cose cambiano,sarà meglio che vi riporti da mio zio..." Risponde agitato e io subito cerco di fermarlo "no dai,per favore! Noi siamo in viaggio e non possiamo più tornare a casa,dobbiamo proseguire e se tu ci fermi sarà un enorme casino!" Gli dico con tono supplichevole.
"Ah siete in viaggio? Bene allora vengo anch'io,ed in cambio non vi consegnerò a mio zio!"dice entusiasta e poi continua "è un patto equo mi pare.."
"È un ricatto" sbotto e lui mi guarda storta,come se di nuovo mi avesse vista solo ora.
"Ricatto,patto..chiamalo come vuoi ma questa è la mia offerta! Prendere o lasciare.." Mi risponde con tono divertito e un po' troppo sbruffone.
"Ci dobbiamo confrontare,puoi lasciarci un attimo da soli?" Gli chiedo arrabbiata nera e lui allarga le braccia e fa dietro front,incamminandosi verso una grande casa di campagna.
"Allora,cosa facciamo?" Mi chiede Oliver con la faccia tra le mani.
" Beh ovviamente ci tocca farlo venire con noi" risponde Charlie ma io fermo entrambi.
"Ho un piano." Dico perentoria e poi continuo "Gli diciamo che abbiamo scelto di consegnarci a quei poliziotti ma poi quando saremo li,diremo che abbiamo bisogno di prendere il portafogli e quindi entreremo nel camper,beh a quel punto tu Oliver devi dare un sacco di gas ed io e Charlie chiuderemo tutte le serrature e i finestrini. E poi si riparte."
Entrambi mi fissano con gli occhi strabuzzati.
"È un suicidio,non funzionerà mai." Dice Oliver ed io cerco il sostegno di Charlie ma lei mi guarda come Oliver,come si guarda una pazza fuorilegge.
"Nonostante questo ci sto, il viaggio deve continuare." Continua Oliver con un gran sorriso e Charlie lo accompagna.
Non me lo aspettavo,così gli getto le braccia al collo e decidiamo di andare a chiamare quel pallone gonfiato con il ciuffo biondo.
"Abbiamo deciso di consegnarci,il viaggio finisce qui." Dico decisa e lui mi guarda sorpreso con le braccia conserte. Per un attimo mi fermo ad osservarle,sono molto muscolose e il fatto che sono incrociate al petto le rende ancora più massicce,in più affiorano dai polsi agli avambracci moltissime vene,sembrano due alberi.
"Bene,allora andiamo." Dice infine.
Quando arriviamo vicino al nostro camper ci sono ancora i due poliziotti e sono piuttosto sorpresi di vederci.
"Zio,stavo mentendo,questi non ce l'hanno la patente." Gli dice il biondino con tono soddisfatto.
"Ah bravi,grazie per avermeli riportati Sean,adesso ci penso io,voi verrete con me." Disse rivolgendosi a noi.
"Si,ci lasci solo prendere il portafogli e le chiavi..." Dice Charlotte ed io non pensavo di sentirglielo dire,lei è un po' timorosa quando si parla di dire balle,ma ora ne ha detta un con tono sicuro e convincente.
Il poliziotto fa un cenno d'assenso con la testa e noi tranquillamente andiamo dentro il camper.
"Ora" urlo a Oliver e lui si mette sul sedile davanti al volante ed ingrana la marcia,intanto io e Charlie abbiamo chiuso tutti i finestrini,meno la portiera posteriore che chiude il camper,quella non ci pensa proprio a volersi chiudere.
Quando partiamo sentiamo le urla dei poliziotti,con vari insulti annessi,insieme ridiamo come dei matti.
"Ce l'abbiamo fatta!" Urla Oliver.
Non l'avesse mai detto,sentiamo qualcosa che si aggrappa alla portiera posteriore e la apre del tutto.
Tutti e tre ci voltiamo di scatto,con il terrore negli occhi.
"Bene,dove andiamo?" Dice Sean con il fiatone.

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Bene ragazzi anche questo capitolo è stato pubblicato! Spero davvero vi sia piaciuto,anche se forse era un po' noioso..non so (scrivetemelo nei commenti👇🏻👇🏻) se invece vi è piaciuto,che ne dite di regalarmi un stellina? 🌟
Vi mando un grande bacio💋,grazie mille per la lettura e ci vediamo al prossimo capitolo!💓

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