Capitolo 8

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Scusate l'immenso ritardo nella pubblicazione ma tra mancanza di tempo e creatività, insicurezze varie sul pubblicare o meno il capitolo, ho preso in mano la situazione e sono quì a proporvelo. Spero che vi piaccia, vi invito a votare e, se volete, a commentare. Grazie in anticipo <3

Questa casa è enorme! Potrebbe viverci una famiglia allargata e per allargata intendo mamma, papà, figli, nonni, zii, cugini, la famiglia dei cugini e via dicendo. Per arrivare in bagno ho dovuto attraversare la bellezza di quattro porte e ora temo di essermi persa, non mi ricordo più come tornare indietro! Provo una porta ma è chiusa a chiave, ne provo un'altra ed è sotto chiave anche questa, muovo la maniglia e grazie al cielo si è aperta! Lascio chiudere la porta dietro le spalle ma non ho pensato di cercare l'interruttore della luce e mi ritrovo a giocare a mosca cieca con le porte del corridoio. Vorrei accendere la torcia del telefono ma l'ultimo sms che ho inviato a Jane ha esaurito l'ultimo frammento di batteria rimasto. L'ansia mi assale, non mi piace affatto il buio, cerco di aprire una ad una le porte del corridoio ma niente da fare, forse ho sbagliato sin dall'inizio. A detta della mia memoria visiva, provo l'ultima porta del corridoio e sorpresa delle sorprese, si è aperta: la spingo velocemente verso l'esterno ed esco con molta fretta, forse troppa fretta e mi scontro con il petto di Steve. Mi ritrovo vicinissima a lui, così vicina da permettere alle punte dei nostri nasi di schiacciarsi e ad obbligare i nostri occhi a guardarsi.

<< Scusa >> gli dico io

A causa della botta o per lo scatto fuori dalla porta l'asciugamano mi scivola di dosso finendo a terra: sono senza veli, in cucina, di fronte ad un perfetto sconosciuto!

<< Wow >> Si limita a dire Steve, puntando gli occhi e le mani al cielo, vorrei sparire.

<< Non ho visto nulla.. credo >> borbotta Steve ancora incredulo mentre raccolgo in fretta l'asciugamano e scappo in camera riannodandomelo: avevo ragione, ero arrivata a destinazione. Sospetto che rimarrò qui a lungo e che non me ne andrò fino a quando non troverò il coraggio, nemmeno una bomba o un terremoto mi schioderanno da qui! Come diamine è potuto accadere? Ero sicura che l'asciugamano fosse annodato alla perfezione, come ho potuto sbagliare? E' così semplice annodare uno stupido asciugamano e invece no, dopo tutto il tragitto percorso, ha deciso di cadermi proprio di fronte all'ambiguo Steve! Quante cose sbagliate tra ieri e oggi, sono un disastro. Ho la soluzione: Jane! Lei sa come tirarmi fuori dai guai, mi aiuterà di certo. Carico il mio smartphone con il mio caricabatterie e la chiamo, ma non mi risponde, perché non mi risponde? Che cosa dovrebbe mai fare alle 12 del mattino?! Dopo una decina di squilli arriva quell'odioso suono e scatta la segreteria: è terribile, dovrò cavarmela da sola!


Ho scelto di andare avantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora