Di Nuovo

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"Taiana? Sei davvero tu?"
La sua voce la riconoscerei tra milioni.
Sono fuggita dal disastro che ho combinato, per poi ritrovarmelo davanti un anno dopo.

"Ciao, Dimitri" lo saluto glaciale.
Non gli do il tempo di rispondere:
"Scusa, ho molto da fare, arrivederci".
Scappo in cucina come inseguita da un demone.
Sono affannata, col respiro corto e il cuore che galoppa.
"Ehi Ana, tutto bene?" Mi domanda Sherry, il mio braccio destro.

"Certo, certo... mi sono solo emozionata", rispondo sbrigativa.
Mi metto a controllare che i piatti siano perfetti e tutto il resto.
Devo calmarmi e tenermi occupata.
Peccato che le mani tremino, e senta le ginocchia cedere.
Non mi posso lasciare andare, la mia credibilità professionale dipende da questo matrimonio.
Il primo che gestisco da sola.
Sto attenta a tutto, le portate, il dolce e che tutti si divertano, soprattutto gli sposi.
Sono così concentrata che mi scordo il motivo per cui sono fuggita in cucina.
A festa finita, gli sposi e le loro famiglie mi ringraziano e assicurano dell'ottimo lavoro svolto. Rassetto la cucina e la sala insieme allo staff.
È tardissimo e tutti siamo stanchi.
Mando via tutti, spengo le luci e saluto il proprietario.
E solo ora, mi concedo di fare un respiro di sollievo, che viene bruscamente interrotto dal tipo che sta appoggiato alla mia auto.
"Cosa ci fai ancora qui?" Sono brusca lo so, ma non posso farci nulla. Il senso di colpa mi spinge ad agire in questo modo.
"Ti aspettavo, credo che dovremmo parlare, non ti pare?" Afferma.
"Non vedo perché. Non abbiamo nulla da dirci, e niente è cambiato dallo scorso anno" cerco di aprire lo sportello, ma le mani mi tremano e non centro il buco della serratura con la chiave.
"Se quello che dici è vero, perché tremi come una foglia?" Se ne è accorto.
"Sono molto stanca e ho preso troppi caffè" spiego.
"Adesso devo andare.
Addio Dimi." e
Entro in auto, metto in moto e parto.
Guardandolo dallo specchietto ho un brivido e come l'impressione che questa non sarà l'ultima volta che ci vedremo.

Il punto è che non voglio mi ronzi intorno. Devo fare in modo di non trovarmelo più tra i piedi.
Sarebbe un casino, e adesso non ho né il tempo né la voglia di occuparmene.
Percorro il resto della strada che mi separa da casa, col sottofondo dei miei cantanti preferiti.
Parcheggio, mi tolgo le scarpe ed entro in casa. Maisie è sul divano che sonnecchia. La scuoto piano, e non appena sveglia, mi sorride.
"Tutto ok?" Le domando in apprensione.
"Come sempre, tranquilla" dice felice.
Ci salutiamo, e io mi avvio in camera, entro pianissimo e mi infilo in bagno.
Mi spoglio, strucco e lavo i denti.
Metto il pigiama e vado verso il lettino a cancelli di fianco al mio.
Lui dorme, sereno. I piccoli pugni stretti, il visetto bellissimo rilassato.
Un'ondata d'amore mi travolge.
Darei la vita per lui.
Gli sfioro la fronte con un bacio, attenta a non svegliarlo e gli sussurro..
"Buonanotte DJ, ti voglio bene."
Entro nel letto e mi addormento all'istante.
E per tutta la notte non faccio che sognarlo.
L'amore della mia vita, l'uomo che ho ferito... il padre di mio figlio.
Dimitri.

SIAE Falling In Love 2- Dark Love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora