Il risveglio è sensazionale, mi bacia e mi porta la colazione a letto.
Il tutto sotto lo sguardo vispo di DJ.
Mi gusto la colazione, mentre Dimi, da bravo papà, cambia il piccino.
Finita la colazione faccio una doccia veloce, mi vesto comoda e tutti insieme andiamo al parco.
Quando arriviamo ho il fiatone, anche se il parco è a non più di dieci minuti.
Mi siedo, essendo molto stanca.
"Tesoro, tutto ok?" Vedo la sua preoccupazione.
"Sono solo stanca, ho lavorato come una matta.
E poi c'era lui a cui badare, credo che il mio corpo mi stia presentando il conto." Gli sorrido tranquilla, per non farlo agitare.
Andiamo a fare un giro, ma dopo pochi passi devo sedermi di nuovo. La testa mi gira fortissimo.
"Adesso resta qui, prendo la macchina e andiamo in ospedale!" Dice, con tono intransigente.
"Ma no, non è nulla di ché. Con un po' di riposo e tranquillità mi rimetterò in forze."
Mi guarda scettico, ma non mi contraddice.
Ci godiamo, seduti sull'erba, il resto della mattinata.Passa così anche questa settimana.
Dimi ha portato dei vestiti a casa mia, praticamente ci si è trasferito.
Lavora da casa, quindi non ha problemi, visto che non deve presentarsi in ufficio.
Ha aperto una piccola azienda di componenti elettronici, e se la cava molto bene. Per il resto, le cose non sono cambiate.
A parte che, ogni giorno, mi sento sempre più stanca.
Questa cosa inizia a preoccuparmi, visto che alla stanchezza si è unito un fortissimo mal di schiena.
Non ne ho fatto parola con lui, ma ho deciso di andare dal dottore.
Ho l'appuntamento per oggi pomeriggio alle 15:00.
Ho detto a Dimi che avevo un appuntamento di lavoro.
Starà lui con la peste.
Preparo il pranzo, mentre uno lavora e l'altro fa un pisolino.
Ci sediamo a tavola e mangiamo, con la consueta allegria.
Che io simulo alla perfezione, nonostante l'angoscia che mi opprime. Ho una brutta sensazione e non so perché.
Sistemo la cucina e mi rendo conto di esser stanca come se avessi corso la maratona.
Beh, penso, tra poco sapremo.
"Allora io vado, ho il cellulare acceso in caso ti servisse" lo bacio con foga."Certo, tranquilla, ce la caveremo.
In bocca al lupo per il colloquio." Mi manda un bacio al volo.
Resto sulla soglia, a osservare gli amori della mia vita con una sensazione sempre più opprimente.
Percorro la breve strada che porta all'ospedale, con questa sensazione che aumenta ad ogni metro.
Quando arrivo sono vicina al panico.
Spengo l'auto e faccio dei respiri profondi, non voglio entrare in questo stato.
Ripreso il controllo arrivo dalla segretaria. Mi dice che il dottore mi riceverà subito e così è.
"Allora signora Moore, mi dica quale sono i suoi sintomi.""Sono stanca, molto, non riesco a fare pochi passi senza esaurire le forze.
Anche in brevi tragitti. In più, da qualche giorno, ho dei mal di schiena lancinanti" lo informo, senza tralasciare nulla."Bene, ho capito.
Si metta sul lettino, faremo un prelievo del sangue per vedere i suoi valori. Così capiremo da cosa dipende il suo malessere."Mi sdraio sul lettino e mi preleva diverse fialette. Chiama l'assistente e le manda subito in laboratorio.
"C'è da aspettare un'oretta. Se intanto si vuole accomodare in sala d'attesa."
Sorride rassicurante.Esco e mi siedo, osservando il viavai di persone.
Leggo delle riviste, chiamo Dimi per sapere come va a casa.
"Tutto bene amore, stiamo giocando con il suo orsacchiotto preferito. Tu che mi racconti? Come va l'incontro?" Vuol sapere.
"Per ora bene, stiamo aspettando il promesso sposo, rimasto incastrato in una riunione. Ci vorrà un po'" mento.
"Non aver fretta, qui ce la caviamo alla grande come veri uomini."
Non posso fare a meno di ridere.
Vedo la segretaria, con la coda dell'occhio, che mi fa un cenno.
Saluto Dimi al volo e mi accomodo nello studio del dottor Ross.
Osserva silenzioso i fogli che ha in mano. Poi li poggia sul tavolo e si toglie gli occhiali.
Mi sento catapultata in un episodio del Dottor House, quando comunicano con aria grave le brutte notizie.
"Dunque signora, dagli esami è emerso un numero preoccupantemente alto di globuli bianchi nel suo sangue.
Hanno fatto altre analisi e i risultati, purtroppo, non sono confortanti" fa una pausa per darmi il tempo di digerire il tutto.
Non capisco e glielo faccio presente."In poche parole, signora Moore, lei è affetta da cancro" ed ecco la spada di Damocle che pende sulla mia testa. Mi sento morire al pensiero di quello che significano queste parole.
"Esami approfonditi rivelano che è del tipo più aggressivo.
E lei, purtroppo, è ad uno stadio avanzato.
Possiamo provare con la chemioterapia, ma voglio essere onesto: non mi aspetto granché, so che le sembrerà insensensibile, ma mi creda, non è così. Ma credo sia il momento di sistemare le sue cose."
"Quanto mi resta?" Chiedo.
"Non molto, anche con la chemioterapia, non più di sei mesi.
Se le serve, c'è un servizio di supporto psicologico." È triste e rammaricato
Faccio sì con la testa e scappo via. Mi chiudo in macchina e piango disperata.
Penso a mamma, Dimi e al mio bambino; agli amici, e a tutto il resto. Non posso tornare in questo stato a casa.
Prendo l'unica decisione possibile.
Chiamo mia madre."Tesoro, come stai?" Allegra come sempre, quando mi sente.
"Sei a casa? Ti devo parlare urgentemente." Non perdo tempo.
"Certo, ti aspetto" il suo tono è serio, ora.
Mando un messaggio a Dimi e lo avviso che sto passando dalla mamma.
Mi metto alla guida e, dopo quello che sembra un tempo eterno, arrivo.
Lei spalanca la porta, e io mi fiondo tra le sue braccia, scossa da singhiozzi.
Entriamo in casa e mi fa sedere.
"Che succede, piccola?" È in ansia, si vede.
"Sto morendo, mamma".
Ecco, le ho dette... le parole che adesso rendono tutto reale.
STAI LEGGENDO
SIAE Falling In Love 2- Dark Love.
RomancePubblicato il 20/03/2016. Tutto è come avevo pianificato. La cerimonia si sta svolgendo come previsto, benissimo. Tutto fila liscio... Ho affiancato la mia mamma, nella sua impresa di Wedding Planner, con ottimi risultati. E adesso sono qui nascost...