Pov. Lidia
Sto dormendo benissimo e sto sognando Demon ma ad un tratto mi ritrovo a terra piena di dolori, per modo da dire perché noi vampiri lo sentiamo ma non come gli umani.
Elettra《muoveteve, cazzo, siamo in ritardo le lezioni iniziano tra un quarto d'ora, Porca puttana》 dice, urla più che altro, appena sento che tra un quarto d'ora iniziano le lezioni sono saltata in piedi e sono corsa in bagno mi sono fatta una doccia veloce e anche truccata alla super velocità, per fortuna che l abbiamo, torno in camera e prendo un jeans strettissimo nero e un top nero che arriva sempre sopra l' ombelico e una camicia a quadri nera e rossa poi mi sono messa le prime scarpe che ho trovato quindi tacchi neri, quelli di ieri, alla fine anche jessy e Ele e Bella si sono vestite, mancano 5 minuti anzi ora che vedo bene mancano... cazzo 1 minuto siamo nella merda, ah si anche le mie compagne anno i miei stessi corsi che culo.
Andiamo con la super velocità ma quando arriviamo siamo in ritardo di 1 minuto e il prof di italiano ci ha fatto un cazziatone che nemmeno Alighieri si, ora che vedo ci stanno anche Demon, Luke e Daniel andiamo bene.
Appena andiamo al posto quindi davanti ha quei tre scemi tutti, o vero tutti i maschi ci quardano, invece le ragazze anzi troie e anche oche in calore ci quardano come se ci uccidessero.
Appena il prof fa l'appello ed arriva a Lidia Smith tutti si zittiscono ed io alzo la mano tutti mi guardano sbalorditi mentre i miei amici non fanno una piega.
Appena finisco le sei ore di tortura e subito Demon che mi lanciava pezzetti di cara ed averlo minacciato è giunta l'ora di pranzo che bello,io Ele Jessy e Bella raggiungiamo i ragazzi e pranziamo tutti insieme fino a quando Demon non mi ruba le patatine al sangue ed allora l ho minacciato e lui mi ha riso in faccia come si permette ora li faccio vedere io, sapete essere figlia del più potente vampiro e della più potente vampira ha i suoi vantaggi come avere tutti i poteri, allora con la telepatia feci alzare il suo frullato e glielo rovesciai in testa. Lui si alzò e mi minacciò che la sua vendetta arriverà presto e bla bla bla , invece l'intera mensa rideva.
