Dubbio

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Panda guardò con occhi sgranati l'amica che a sua volta aveva anche lei gli occhi sbarrati a causa di quello che era appena successo.

Istintivamente le mani di Brenda corsero lungo la sua gola come a cercare la causa di quella specie di ringhio che qualche secondo fa le era uscito dalla bocca.

Il primo a staccarsi dal gruppo dei Ruiz fu proprio la ragazza, che con i suoi bellissimi e incantevoli capelli oro, si lasciò alle spalle i tre ragazzi e s'incamminò in direzione delle due amiche che guardavano la biondina in due modi completamente differenti. Panda era completamente rapita dalla sua bellezza, tutto in quella ragazza era splendido e seducente, dai bellissimi capelli ricci e biondi come Logan, dalla perfetta bocca carnosa e a cuore, a quelle forme da urlo che si accentuavano ancora di più con l'abbigliamento indossato e perfino il modo in cui stringeva il libro di Algebra a Panda le sembrò dannatamente seducente e in quel momento si sentì davvero un microbo in confronto a lei.

Dal canto suo Brenda, oltre che ammirare quello che la nuova arrivata aveva da offrire, socchiuse i suoi occhi grigi, diventati di un'antracite molto più scuro a causa della rabbia che stava attraversando tutto il suo corpo e guardò dritta negli occhi la biondina che con solo tre lunghe falcate aveva raggiunto lei e Panda che deglutiva rumorosamente mentre osservava attentamente la nuova arrivata.

Un profumo di rose fresche, appena tagliate, appena sbocciate in tutta la loro bellezza, investì in pieno le due ragazze eppure quell'odore che arrivò fin dentro le vene della rossa, le provocò un amaro in bocca difficile da digerire e l'arricciamento del naso proprio quando la spalla della biondina era a pochi centimetri dalla sua, e quando la nuova arrivata diede una spallata con evidente intenzione a Brenda, non ci vide più.

Si girò immediatamente verso quella smorfiosa che con un sorriso vittorioso su quelle labbra perfette, si stava incamminando verso l'aula di lezione facendo oscillare da una parte all'altra la chioma riccia.

Il petto di Brenda si ampliò, per catturare un enorme respiro e poi farlo morire.

La radio della scuola non stava trasmettendo niente a causa dell'inizio delle lezioni e quindi un silenzio tombale avvolgeva il corridoio dove si avvertiva tensione, elettricità.

Una rabbia cieca invase ancora una volta la povera Brenda, che si chiese di nuovo il perché.

Perché tutto questo fuoco, questa rabbia rivolta a dei semplici ragazzi? Perché?

Certo la biondina aveva sbagliato a darle quella spallata, a comportarsi così eppure perché lei si era scaldata tanto per una sciocchezza?

Domande su domande si fecero spazio nella mente della rossa provocandole una lancinante fitta alla testa che la fece leggermente oscillare.

Tutto era così strano, così surreale.

Chiuse gli occhi e cercò di respirare profondamente, sperando che quel fuoco di rabbia prima o poi si sarebbe spento, eppure quel calore non accennava ad andarsene. Era forte come delle martellate, doloroso come un proiettile e grande quanto un oceano in tempesta.

Un tocco freddo sul polso la riportò a galla e seguendo quella manina che avvolgeva non del tutto il polso diafano di Brenda, la ragazza seguì con lo sguardo risalendo al sottile braccio, fino a soffermarsi sul dolce viso di Panda che appena incontrò gli occhi grigi dell'amica, scosse ripetutamente la testa facendo oscillare la chioma da tutte la parti e alla fine come fanno tutte le mamme, sorrise dolcemente a Brenda, un sorriso che ti scioglie, un sorriso che ti rassicura, che ti scalda il cuore, che ti fa sentire amata e protetta.

-No, Zucca- disse a bassa voce Panda, scuotendo di nuovo la sua testolina. –Non ne vale la pena, credimi. Ora andiamo, anche se credo che i professori ci sbatteranno la porta in faccia!-

Moonight {#Wattys2016}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora