So perfettamente che il capitolo è abbastanza corto ma è per un ovvio motivo.
Buone vacanze a tutti e godetevele! Imbocca al lupo a chi quest'anno deve affrontare gli esami.
Baci baci,
By Moonline.
La strada non era asfaltata come le altre. Infatti, sembrava dimenticata.
Le increspature correvano pigre lungo tutto il bordo della strada per poi fermarsi intorno a piccole buche e dislivelli, proseguendo fino alla fine.
La strada era immersa nella natura.
Ambo i lati della via, erano coperti da fitti pini che non lasciavano trapelare niente. Nessun rumore di macchine lontane, il vento non soffiava più e il corvo sembrava essere sparito tra quei lunghi rami.
Traballando sulla bicicletta, Brenda riuscì ad arrivare alla fine tutta intera.
Si guardò intorno per paura di essere osservata o seguita, e una dopo aver verificato, scese dalla bici e la posò su una roccia che si trovava subito dopo la fine della strada, che lasciava intravedere una lunga curva che avrebbe portato alla famosa casa.
Anche se non poteva essere sentita, cercò di far il minor rumore possibile, camminando quasi in punta di piedi una volta entrata nella curva.
Nonostante fosse la milionesima volta che ci metteva piede, Brenda come se fosse la prima volta, si guardò intorno facendo un giro su se stessa meravigliata.
Il vento che svegliava i pini, creava quel suono armonioso, calmo che si confondeva con il gracchiare del corvo.
La curva era completamente avvolta dagli alberi e il sole infatti, sembrava non filtrare mai a causa della barriera vegetale.
Camminando lentamente e chiudendo gli occhi completamente rilassata, arrivò alla fine della curva e dovette portarsi una mano agli occhi a causa dell'improvvisa luce che la investì.
La casa le mostrava il suo lato sinistro e anche se lei era lontana, poté benissimo osservare la grandezza di quell'abitazione che non stonava per nulla in tutto quel verde, anzi sembrava quasi un pezzo fondamentale del quadro.
Il color pesca si estendeva per tutta la villa e a Brenda ancora le sembrò di avvertire ancora una volta il profumo ovattato della vernice ancora fresca, nonostante la pittura colorasse la casa già da un bel po'.
Gli occhi grigi della ragazza anche se abituati percorsero tutta la casa come la prima volta che si erano incantati nel vederla.
Il tetto dalle tegole di un rosso mattone copriva come una coperta l'abitazione e lasciava intravedere un piccolo balcone appartenente a una delle numerose stanze recintato da una ringhiera in grigio antracite che si alternava con piccoli ghirigori a forma di fiore.
Nonostante alcune volte i rampicanti coprissero gran parte delle facciate di quasi tutte le abitazioni nascondendole, queste invece di coprire sembravano abbellire le pareti laterali della villa arrampicandosi come dei serpenti. Sotto a quel piccolo balcone c'erano due file di finestre e alternati altri balconi con la medesima fantasia, solo che i vasi in terracotta grigi erano vuoti e davano un senso di abbandono a quell'affascinante ed elegante casa.
Il portone d'ingresso assai pesante era chiuso e una piccola targhetta sembrava pendere dall'alto, ma Brenda non riuscì a vedere cosa ci fosse scritto a causa della lontananza. Tutte le finestre erano spoglie, ma sapere che a momenti non lo sarebbero più state davano un senso di felicità però anche di tristezza alla ragazza che per tutti questi anni non aveva fatto altro che fantasticare se solo lei e suo padre si fossero trasferiti lì, ma evidentemente non doveva andare così e sospirando rassegnata, Brenda si appiattò ancora di più avvertendo dei rumori.
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Moonight {#Wattys2016}
FantasyA diciassette anni, la vita di Brenda Wood si sussegue uguale e monotona, divisa tra il Minnesota State School e il bar di suo padre. Il suo mondo però comincia a capovolgersi dal giorno in cui nella sua casa dei sogni si trasferisce una famiglia sp...