Capitolo 13

12 3 2
                                    

La mattina mi preparai molto in fretta e salii sul bus alla velocità della luce! Incontrai Paolo-mio cugino- e mi sedetti accanto a lui. Lui non sapeva nnt di me e di Mattia e non avevo intenzione di dirglielo. "Hei"dissi
"Hei" rispose. Cominciammo a parlare ad un vero punto però...mi chiese "E quella collanina?"
"Cosa questa?" Dissi indicando il ciondolo in cerca di qualche scusa..."sì...,con chi la dividi dimmi la verità!!" Disse con tono provocatorio. "Con una mia amica!"
"Ah...ok allora. Secondo me con qualcuno di più ma ok!"
Risi cercando di trattenere la mia risata isterica da "si mi piace da morire!". Arrivammo a scuola e ci separammo. A prima ora fisica ...come ieri.
Mi sedetti a secondo banco con Rita. Quando entrò la prof sentii dietro di me una voce che chiamava il mio nome " Eva Mondini" mi girai sapendo già chi mi sarei trovata davanti.Ed ecco Mattia.Nemmeno il tempo di dire una parola che la prof ci ha beccati "Vedo che non vi è bastato il 2 in fisica.Ne volete un altro in comportamento?" Dopo quell'avvertimento non parlammo più per tutta la lezione. Ci vedremo in mensa.magari.Non lo vedevo. Pensando il peggio,2 mani mi si poggiarono con delicatezza sui miei occhi e una voce profonda mi chiese "chi sono?"
"Non lo so....quello splendido ragazzo del corso di greco??"
Feci una voce stridula ed esaltata per quel l'ultima frase.Poi scoppiai in una risata. Anche lui rise.Mi accompagnò al tavolo dei suoi amici ,mi fece sedere e mi baciò!
Un bel passo avanti. Un bacio. Davanti ai suoi amici.WOW!
Feci come se era tutto normale ma dentro di me c'era una ragazza che metteva la musica a 1000 e che cantando istericamente ballava per tutta la stanza. Mentre mangiavamo tutti dicevano la loro di un discorso preso da Tommaso : le t-shirt con i gatti. Non so da dove sia nato ma mi stavo divertendo e anche tutti gli altri. Mi divertiva parlare di cose senza senso a volte! Mentre parlavamo, una ragazza si avvicinò a Mattia e lo baciò nella guancia . Diventai furiosa. Chi era quella?? Poi collegai.....era quella che gli si sedette sulle ginocchia qualche giorno prima!! Non connettevo più
ma decisi di vedere come si comportava con lei. Lei continuava a strusciarsi a lui come se io non esistessi : una gattamorta ( parlando di gatti ...)!
Lui la allontanò dicendole che non gli interessava e che voleva essere lasciato in pace. Lei se ne andò offesa. Notai sottocchio però, che lui mi guardava con un espressione tra dispiaciuto e pentito. Feci finta di niente e ripresi il discorso con Tommaso e gli altri "In effetti odio i gatti!"dissi. Questa frase stupida e improvvisata provocò un'enorme risata a tutti. Mi fece piacere , per una volta,essere stata quella persona coraggiosa e che io ammiro che rompe il ghiaccio nelle situazioni più imbarazzanti!
Dopo il pranzo continuai la mia giornata in tutta normalità salutando, alla fine del scuola ,Mattia solo con un "ciao!"

Sola ma non troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora