"L'amore é quella cosa che tu sei da una parte , lei dall'altra e gli sconosciuti si accorgono che vi amate."
***
•Nono giorno.
Kat e Harry la sera precedente dopo aver scopato per ore si addormentarono senza chiarire realmente.
Lo avevano fatto apprositivamente unendo le loro anime in una sola anche se quello non sembrava essere un ottimo modo per risolvere le cose.Kat si svegliò e non trovò Harry accanto a se, decise di alzarsi dal letto per andare a cercarlo ma nella casa di lui non c'era ombra.
La ragazza decise di vestirsi e preparasi per la scuola, anche se ormai aveva perso la prima ora.
Perchè Harry era uscito senza neanche svegliarla?
Kat si vestì, pettinò i capelli e uscì di casa senza neanche truccarsi, si incamminò verso la scuola. Ad ogni passo in lei cresceva la rabbia.
Non che Harry dovesse avvertirla, ma almeno svegliarla per farla andare a scuola, oppure mettere la sveglia sul cellulare di lei. Kat con il pensiero della sveglia sul suo cellulare lo guardò per la prima volta quella mattina, la sveglia era disattivata, la batteria scarica e neanche l'ombra di un misero messaggio. Questo la fece incazzare ancora di più, tanto da spingerla a velocizzare il passo.
In meno tempo del solito arrivò a scuola giusto in tempo per la seconda ora, entrò in classe e si anò a sedere vicino a Charlot.
"Non pensavo saresti venuta oggi- disse l'amica sorridendo leggermente prima di spostare lo sguardo verso il professore che era appena entrato- Ho visto Harry in cortile da solo e poi è sparito, sembrava strano"
"Strano come?" chiese non sapendo se incazzarsi ancora di più o essere preoccupata.
"Strano come se fosse sconvolto, come se stesse cercando qualcuno, strano come te oggi. Devi forse dirmi qualcosa Kat?"
"No niente Charlot, tranquilla." Disse Kat prima di fingere un sorriso e prendere le sue cose per la lezione, ovviamente non aveva portato con se il libro e quaderno giusto visto che andava di fretta e per questo prese un foglio da un altro quaderno ed iniziò a scrivere lì.
Le due ore successive passarono senza neanche che Kat se ne rendesse conto, perchè troppo persa nei suoi pensieri.
Charlot e Kat andarono in mensa insieme, mangiarono chiacchierando tra di loro come il solito, fincché Charlot guardando verso l'entrata della mensa sussurò "Ma che cazzo?".
Kat incuriosita si girò anche lei, Kevin era sulla porta, la sua maglia era sporca di sangue e aveva un occhio nero.
Kevin si guardò intorno cercando qualcuno, il suo sguardo alla fine si poggiò sulle due amiche che lo guardavano con aria interrogativa, e con passo svelto andò verso di loro.
Kat provò a cominciare a parlare ma Kevin la fermò subito "Non voglio mai più avere a che fare con voi, specialmente con te Kat se ci devo rimettere cazzo, dillo al tuo amichetto che sono gay". Detto questo Kevin girò i tacchi e se ne andò.
Charlot e Kat si guardarono basite.
Improvvisamente la consapevolezza colpì in faccia Kat, come uno schiaffo.
Era stato Harry, per questo non l'aveva svegliata quella mattina, disattivando persino la sua sveglia, per questo era strano.
Kat si alzò da tavola, doveva cercarlo e parlarci molto chiaramente.
"Vengo con te". Provò a dire Charlot, ma Kat con uno sguardo soltanto le fece capire che non era io caso "Chiamami dopo".
"A dopo Charlot".
Kat quasi corse via, non sapendo neanche lei dove avrebbe potuto trovare Harry.
Dove andrei io se fossi un ragazzo che ha appena picchiato un altro ragazzo senza nessun motivo?
Si chiedeva Kat camminando verso l'uscita della scuola, con lo sguard cercò la macchina di Harry. Ma niente da fare.
Forse a casa.
Dopo appena due ore Kat ripercorse la strada verso casa, più arrabbiata che mai, Harry on poteva picchiare un suo amico, doveva farglielo capire.
La ragazza arrivò a casa con il fiatone, la macchina di Harry era fuori sul vialetto, la ragazza suonò il campanello.
Harry andò ad aprire, sorpreso di vedere Kat lì, pensando invece che fosse ancora nel letto.
Ad Harry bastò un secondo per capire che Kat sapeva tutto, per questo non l'aveva svegliata, per evitare.
I due rimasero sulla porta di casa a fissarsi, Kat lo guradava con una tale rabbia da sembrare un cane pronto ad attaccare, mentre Harry sembrava un cucciolo indifeso, sapendo di essere nei guai.
"Posso spiegare ?" chiese Harry accenando un timido sorriso.
"Sai volevo solo urlarti contro, ma ora sono più curiosa di sentire cosa hai da dire. Per quale cazzo di ragione hai picchiato Kevin?"
"Kat ieri lui ci stava provando con te e io non ci ho più visto dalla rabbia" disse il ragazzo tenendo il tono di voce basso.
"Sei un coglione Harry, non puoi andare in giro a picchiare le persone solo perchè mi abbracciano e per tua informazione non ci stava provando con me, è gay Harry. Kevin è fottutamente Gay, cazzo"
"Cosa?"
"Gay"
Harry la fissò per quello che sembro una vita intera.
"Picchia forte il ragazzo" disse spostando i capelli da un lato e mostrando un taglio sullo zigomo a Kat.
I due si misero a ridere, la rabbia di Kat era passata, così come era arrivata se ne era andata.
La ragazza lo aiutò a medicarsi la ferita, e mise del ghiaccio sulle nocche della mano.
Passarono il resto della giornata insieme chiacchierando e giocando tra di loro, come in una bolla d'aria fatta tutta di amore.
Ma le bolle esplodono facilmente se non sbaglio.
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Neighbor. ||Harry Styles||
FanfictionKat e Harry, due vicini di casa che si odiano, costretti a passare due settimane insieme. L'odio si può trasformare in amore?