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"Imparai il gioco a poco a poco : esercitare il potere sugli altri o essere schiacciata."

noi, i ragazzi dello zoo di Berlino.

* Quattordicesimo giorno.

Harry si svegliò con i classici sintomi dei postumi di una sbornia.

Kat aveva già considerato che questo sarebbe accaduto per questo aveva lasciato sul comodino accanto al letto un bicchiere di acqua e un aspirina.

Era sabato mattina, il giorno precedente aveva saltato scuola per stare con Charlot , ma quel giorno Kat aveva bisogno di stare da sola con i propri pensieri; per questo era andata a fare un giro senza dire niente a nessuno, senza lasciare neanche un biglietto a Harry.

Kat passò davanti al parco vicino casa sua, dove da bambina aveva passato momenti stupendi e momenti orrendi; decise di andarsi a sedere sul altalena e si iniziò a dondolare, prima leggermente e poi sempre più forte. 

Da bambina la cosa che preferiva era proprio l'altalena perchè le dava un gran senso di libertà, spingersi sempre più in alto e avere l'impressione di poter prendere il volo da un momento al altro.

Quando smise di dondolare, rimase seduta a pensare. Aveva subito perdonato Harry per aver baciato un'altra ragazza senza lasciarlo un minimo in bilico, e questo non andava bene, dove era finita la sua acidità? Non poteva lasciarsi andare così facilmente, insomma un minimo Harry doveva pur sentirsi in colpa e cercare di farsi perdonare. Così decise che una volta tornata a casa avrebbe fatto la sostenuta almeno per un po, giusto per il gusto di farlo.

La notte precedente aveva subito perdonato il ragazzo perchè era in uno stato indecente e si vedeva che non si rendeva conto di niente. Ma comunque Kat non avrebbe dovuto dirgli che lo perdonava, perchè per il perdono serve essere veramente dispiaciuti.

Kat decise quindi che era ora di tornare a casa e così si mise in cammino, contò i passi come quando era piccola 900 passi dopo era davanti casa di Harry, le due casa distanziavano circa 50 passi, Kat si mise a ridere da sola, le sembrava da matte contare i passi.

Entrò in casa e sentì dei rumori provenire dalla cucina, senza accorgersene andò proprio lì. Trovo  Harry con la testa praticamente immersa nel latte e cereali.

"Ehi" Saluto Kat accenando un movimento con la testa.

"Non urlare amore- rispose il ragazzo contrariato prima di alzare la testa e sorridere- Buongiorno comunque".

"Sai che non sto urlando vero?" chiese lei acida avvicinandosi.

"Immagino tu non lo stia facendo ma io sento i suoni raddoppiati nella mia testa- sospirò guardando nei occhi la sua ragazza- non mi ricordo niente, mi sento come se fossi stato catapultato in una nuova realtà, l'ultimo ricordo che ho e Niall al telefono che esorta le persone ad invitarle altre, ma Kat ho come la sensazione di aver sbagliato qualcosa ieri, oltre al fatto di aver bevuto troppo ovviamente"

"Sono contenta che tu abbia iniziato il discorso, perchè hai sbagliato varie cose ieri vuoi un elenco completo?- Chiese sarcastica, iniziando poi a parlare senza aspettare una reale risposta- A hai fatto una festa, dopo che ovviamente sai di non riuscire a gestire la cosa. B hai bevuto fino ad essere salvo dal coma etilico per miracolo. C ti ho trovato mentre baciavi una ragazza. Se non fossi arrivata chissà tu cosa avresti potuto fare Harry."

"Seriamente ho baciato labbra che non sono le tue? " Chiese stupido.

Kat si mise a ridere scuotendo la testa, Harry sembrava confuso.

"Senti Harry ora non far finta di niente, perchè si ieri hai baciato una ragazza senza esserne del tutto consapevole, ma nei giorni precedenti non voglio neanche immaginare  cosa hai fatto mentre io non c'ero" Disse Kat dando voce hai pensieri che aveva in un angolo della testa e che la visione del giorno prima le aveva svegliato. Insomma Harry se le scopava un po tutte per questo lei aveva paura di essere stata tradita mentre Harry era consapevole di ciò che stava facendo. 

"Non lo stai dicendo veramente Kat" disse offeso.

La ragazza sospirò "Senti Harry io tengo veramente  te, sai che l'ho sempre fatto, ho sempre avuto questa cotta per te, ti trattavo male per nasconderlo, per non farti avvicinare, per non essere ferita. Ma ho paura che tu ti sia già stufato di me"

"Kat se fosse stato così non ti avrei dato l'anello credimi; tengo a te più di quanto io tenga a me stesso- disse dolcemente prima di avvicinarsi alla ragazza e baciarla- Perdonami se ieri ti ho fatto soffrire, non avrei mai voluto".

"Sei perdonato Harry, ma solo perchè eri in quelle condizioni, Dio ti sto rendendo la vita troppo facile. Questa è la prima e l'ultima volta, non posso concedere tradimenti perchè poi non avrei più fiducia".

"Va bene capo" disse mettendosi sul'attenti. I due innamorati scoppiarono a ridere finchè il rumore della porta che si apre li distresse.

"Ragazzi siamo tornate" urlò Anna entrando nella propria casa seguita da Margot.

"Cazzo ma non dovevano tornare domani sera?" Chiese Harry sottovoce.



***

Sono tornataaa :) con qualche mese di ritardo ma meglio tardi che mai giusto? pronte per la fine perchè siamo quasi arrivate al capolinea anche di questa storia.

A presto.



Neighbor. ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora