Capitolo due

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Buona lettura

Alla fine aveva preso coraggio e ci era andato. Aveva pensato di fingersi morto, per annullare l'uscita con Raphael, ma poi si era detto che doveva finire.

Che sicuramente Magnus dopo due anni lo aveva dimenticato. Che si era dimenticato del loro amore, dei loro baci.

Ovviamente avrebbe continuato all'infinito ad elencare le cose che a lui mancavano e che credeva che Magnus aveva dimenticato ma fu interrotto dal bussare della porta della sua camera.

"Avanti" sussurrò ma neanche lui aveva sentito le sue parole perciò si alzò prendendo un profondo respiro ed andò ad aprire la porta.

"Ciao bellissimo" sussurrò Raphael con la sua voce roca e profonda, come se volesse far colpo su Alec, ma lui subito pensò alla voce di Magnus.

"Raphael" esclamò Alec con voce normale e calma, in tono di saluto.

"Andiamo?" Chiese sorridendo Raphael, e Alec annuì ricambiando il sorriso.

Ma il suo era un sorriso triste, e Raphael certamente se ne accorse, subito in mente gli andò Magnus.

Tutti e due pensavano a Magnus allo stesso momento ma con diversi sentimenti.

Alec con amore, tristezza misto alla rabbia e soprattutto con nostalgia, gli mancava come l'aria, anche se d'aria ne aveva tanta, ma non tanto quanto vorrebbe.

Raphael invece con un po' di rancore per aver tolto ad Alec il suo meraviglioso sorriso, quanto gli mancava. Presto sarebbe tutto finito.

Quello che voleva fare il vampiro era da manicomio anche se lui pensava fosse a fin di bene.

Alce non avrebbe mai voluto dimenticare, anche se faceva tanto male, Magnus. Purtroppo non sarà lui a scegliere però.

"Alexander?" Lo richiamò Raphael dai suoi pensieri.

"Mh?" Chiese Alec in un sussurro. Raphael gli indicò la porta della macchina aperta facendogli segno di salire e lui lo fece.

Il viaggio in macchina fu lungo e silenzioso. Appena giunti a destinazione Raphael avviso uno dei suoi amici, un nascosto, che erano arrivati e di tenersi pronto.

Indovinate chi era tornato? Già Magnus era tornato per il suo Alec, beh dire che avrà una bella sorpresa è dir poco.

Ora stava andando a riprendersi il suo Alec dalle grinfie di quel vampiro, non gli era mai stato molto simpatico, ora soprattutto.

Giunto al luogo del appuntamento del suo angelo e di quel nascosto, si fermò per notare la bellezza del suo amato. Era diventato ancora più bello, aveva solo l'aria molto stanca, e sapeva che era tutta colpa sua, ma lo aveva fatto per loro, se il suo Alec doveva morire, anche lui sarebbe invecchiato è morto insieme a lui.

Quanto gli erano mancato i suoi occhi color nocciola i suoi capelli arruffati e quelle labbra del colore di una rosa.

I suoi pensieri furono interrotti dal rumore di un piccolo ramoscello che si ruppe facendolo girare non vedendo però nulla perciò si rigirò ad ammirare il suo amato ancora per un po'.

Ciò che vide erano gli occhi del suo Alec bagnati come le sue guance che puntavano su di lui con un piccolo sorriso sulle labbra.

Si rigirò di nuovo sentendo la presenza di qualcuno, e li lo vide era un mago che aveva aiutato una volta per scappare da Valentine. Stava per fare un incantesimo su Alec, e lui non lo doveva permettere, perciò aspetto pochi attimi e fecce lui la prima mossa, attaccò contro quel mago, il quale spaventato punto su di lui lanciando l'incantesimo senza volerlo.

Pochi attimi e Magnus si trovò per terra con occhi chiusi e senza fiato, mentre Alec si precipitò subito al suo fianco.

"Magnus" disse con poco fiato, come il giorno del suo matrimonio con Lidia. Subito Alec fu preso dal panico vedendolo con occhi chiusi e senza fiato.

Prese il telefono e chiamò Jace, il quale rispose subito col fiatone.

"Non voglio sapere quale schifo facevate tu e Clary ma devi venire subito qui, ti prego ho bisogno del tuo aiuto" disse con fretta e con voce rotta.

"Alec cosa succede?" Chiese preoccupato cosa che capi anche Clary la quale di alzo vestendosi velocemente come Jace.

"Vieni qui" esclamò un'altra volta più deciso e chiuse il telefono.

"Alexander" disse Raphael da dietro

"Vattene è tutta colpa tua" disse alzandosi e affrontandolo. "Sei stato tu vero? Ho visto che quel nascosto puntava a me" disse guardando Raphael e quest'ultimo si stette zitto non sapendo che dire.

Lascio stare Raphael e si avvicinò a Magnus vedendo che si muoveva. Corse al suo fianco guardandolo.

"Magnus non ti muovere" disse tenendolo fermo. Poi pronunciò tre parole che gli fecero davvero male.

"Tu chi sei?" Chiese corrugando la fronte.

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