Prologo

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   Era da molto tempo a questa parte, ormai, che Jeff era chiuso in casa, troppo spaventato per ciò che gli era successo. Non era sicuro di voler rimanere solo, ma non voleva che nessun altro sapesse quello che stava provando, forse per vergogna oppure per codardia, non lo sapeva nemmeno lui. Un giorno decise di voler dare un'opportunità alla vita, così, caricandosi di tutto il coraggio che gli era rimasto, uscì di casa. Mentre scendeva le scale, i vicini osservarono i suoi movimenti dallo spioncino della porta, era un avvenimento unico da ammirare, e Jeff non fu particolarmente entusiasta della cosa, quindi scese le scale di corsa, cosa che fece incuriosire maggiormente i vicini.

   Erano molti giorni che non vedeva la luce del Sole, se non quella che filtrava dalle finestre all'interno del suo appartamento, così, come mise piede fuori dal palazzo, rimase quasi accecato dalla luce, ma, soprattutto, sentì un'ondata di calore così forte, che si sentì quasi mancare, non essendoci più abituato.

   Si guardò intorno in modo molto impaurito e sospetto mentre camminava per la strada. Non fece nemmeno un paio di chilometri di strada dal suo appartamento, che vide in lontananza una figura scura e piuttosto irriconoscibile, ma che gli sembrava lo stesse guardando. Non aspettò di avvicinarsi oltre per confermare i suoi sospetti, ma si diresse di corsa verso casa sua molto terrorizzato. La gente intorno mormorò qualcosa, ma a lui non importava di sembrare strano, ormai lo pensava anche lui di se stesso. Non appena arrivò a casa, chiuse subito la porta a chiave, non voleva che quella figura si presentasse all'interno del suo appartamento. Non era nemmeno sicuro che ce l'avesse con lui, ma ormai la paranoia era diventata la sua migliore amica.

   Andò a sdraiarsi sul divano, ma cercò di non addormentarsi per evitare di fare i suoi soliti incubi che la mattina lo facevano sempre svegliare con il battito accelerato e in un bagno di sudore.

   Ogni tanto cercava di tornare con la mente a com'era prima di ridursi cosi. Ricordava di aver avuto una fidanzata, avevano intenzione di sposarsi a breve, poi ricorda che lei non c'era più ed era rimasto solo. Non capiva cosa fosse successo, c'era come un vuoto nella sua mente e più ci pensava, meno ricordava. Ogni tanto aveva dei flash su alcuni avvenimenti strani, ma aveva la sensazione che significassero qualcosa.

   Quando ci ripensava alla sua mente tornavano cose che non sapeva spiegarsi: battaglie, persone che non aveva mai visto prima o altre cose strane. Mentre gli stava calando il sonno, senza che nemmeno se ne accorgesse, ricordò una cosa che, ogni volta che ci ripensava, lo turbava sempre di più: il viso di una ragazza, all'incirca sui 20 anni secondo lui, e si chiedeva sempre come arrivava a questa conclusione, con dei caldi occhi marroni. Con quell'immagine in testa gli si chiusero gli occhi e si addormentò.

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