Jeff era molto turbato dalla situazione. Una ragazza sconosciuta si presenta nel suo appartamento nel cuore della notte, gli dice che lo cerca da giorni e adesso gli porge dei fogli riguardanti cose che dovrebbe già sapere. Tutto questo era troppo, voleva soltanto stare solo e in pace, invece dovette assecondare quella che a suo parere era solo una pazza che avrebbe dovuto cacciare subito, altro che starla a sentire.
C'era qualcosa, però, che lo incuriosiva, così prese la cartella dalla mano della ragazza, ma non la aprì subito. Volse nuovamente lo sguardo verso di lei, che lei lo incitò a leggere ciò che era contenuto in quei fogli.
A differenza di poco prima, questa volta Jeff notò una cosa che gli fece saltare un battito: gli occhi della ragazza. Erano gli stessi occhi castani che a volte vedeva nella sua mente. Rimase immobilizzato per qualche secondo, poi si convinse che anche lui stava perdendo la testa, dopotutto lei non era mica l'unica ragazza con quel colore di occhi. Eppure quel viso...
Cercò di distogliere il pensiero, e lo sguardo, dalla ragazza ed aprì il fascicolo. Cominciò a sfogliare i fogli al suo interno e, per lui, ciò che si trovava scritto non aveva alcun significato. C'erano foto e nomi di persone a lui totalmente sconosciute, delle annotazioni su qualcosa che non comprendeva. Non sapeva cosa farsene di quelle informazioni. Stava per confermare la sua idea sulla poca sanità mentale della ragazza, quando scorse in un angolo, scritto con la sua calligrafia, il suo indirizzo.
"Deve essere cosi che mi ha trovato." pensò Jeff. "Ma io non l'ho mai vista prima, come ho potuto darle il mio indirizzo?"
La mente di Jeff cercò di ricordare, cosa che ancora non era riuscito a fare, e, come già si aspettava, fu uno sforzo inutile che non fece altro che fargli venire mal di testa.
- Senti – esordì Jeff. – Io non so chi tu sia e cosa tu voglia da me, ma io sono sicuro di non aver scritto niente in questi fogli. Com'è possibile che sia la mia calligrafia?
- È normale che non ricordi, hai deciso tu stesso di voler rinunciare a tutto, memoria compresa. Ovviamente non tutta, solo quella riguardante quella settimana.
- Di cosa stai parlando? - in realtà Jeff sapeva bene a cosa si stesse riferendo la ragazza, e la sua voce lo tradì lasciando trasparire insicurezza nelle sue parole. Sapeva di avere un vuoto che non riusciva a colmare con i suoi ricordi e, se questa sconosciuta aveva davvero le risposte che voleva, avrebbe fatto meglio ad ascoltarla.
- Non posso darti tutte le risposte che cerchi. - rispose come se gli avesse letto la mente. - Se vuoi sapere qualcosa dovrai seguirmi, ma non potrò dirti niente fino a che non saremo arrivati.Seguire quella donna, in piena notte, e ottenere alcune delle risposte che cerca, oppure cacciarla da casa sua per poi tornare a dormire e fare come se niente fosse mai accaduto? Nonostante non si fidasse ancora di lei, Jeff non aveva alcun dubbio. Si dimenticò di dover lasciare il suo appartamento per chissà quanto tempo, tutta la paura che negli ultimi tempi possedeva il suo corpo sembrava come svanita all'improvviso.
Fece un respiro profondo e guardò negli occhi la ragazza.
- Quando partiamo?
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The Game
ActionUn passato dimenticato torna a perseguitare un uomo che pensava di condurre una vita già non molto tranquilla. Si troverà a ripercorrere passi già fatti, ma che per lui sarà come se fosse la prima volta. . Questa è la prima storia che scrivo, se vol...