Capitolo 3

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Il mondo sta girando come impazzito, terra e cielo si sono mischiati, qual'è il sotto e dov'è il sopra?
Poi all'improvviso tutto si blocca.
Rimango a bocca aperta quando mi ritrovo ferma in piedi sul tetto. Ginocchia flesse, i piedi ben impiantati nella ghiaia e le braccia tese in avanti per mantenere l'equilibrio.
*sei saltata da un treno, hai fatto una capovolta in aria, due a terra e ti sei alzata... Chi sei tu e dove hai nascosto la Courtney che non riesce a fare due passi per strada senza inciampare!*
Non riesco a nascondere un sorriso compiaciuto.
Quella era la Courtney Candida, adesso c'è la Courtney Intrepida.
Mi drizzo in piedi e cerco Jason trovandolo poco più avanti da me seduto a terra che mi guarda.
"Direi che hai decisamente vinto tu."
Afferma con gli occhi sgranati.
"Intanto siamo entrambi sani e salvi sopra il tetto, non è cosa da poco."
Rido mentre mi avvicino a lui.
Non faccio in tempo a fare due passi che le mie gambe ancora cariche di adrenalina iniziano a tremare e senza che io possa far niente il ginocchio destro cede facendomi cadere come un sacco di patate al suolo.
Jason ride sguaiatamente: "Come non detto!"
La mia faccia va' a fuoco
*Che figura di m...*
"Iniziati!"
Tuona una voce alle mie spalle.
Velocemente mi rialzo e aiuto il ragazzo Erudito spanciato dalle risate a fare lo stesso. Raggiungo in silenzio gli altri Iniziati minacciando le mie gambe di non giocarmi altri brutti scherzi per oggi.
"Tutti davanti a me, in silenzio!"
*Buongiorno anche a te.*
Mi verrebbe da rispondere al ragazzo vestito di nero ricoperto di tatuaggi in piedi su un cornicione.
*Tatuaggi che ispirano del gran ses...*
Cosa vai a pensare Courtney!
Cerco di controllare la vampata di calore che ha preso di mira la mia faccia.
"Cour ma sei arrostita?"
Mi chiede ghignando Lea di fianco a me.
"Credo sia una concentrazione di adrenalina dovuta al salto."
"Si hai ragione, non è stato fantastico?!"
"Lo rifarei anche subito!"
Concordo entusiasta io.
* Talento innato per sviare i discorsi e omettere la verità, la fazione dei Candidi dev'essere proprio fiera di me...*
"Ho detto in Silenzio."
Sibila. Sia io che Lea veniamo attraversate da un brivido freddo che ci scuote da dentro.
Quel ragazzo mi terrorizza è ufficiale.
"Io sono Eric, uno dei vostri nuovi Capifazione. Se volete diventare dei veri Intrepidi Dovete avere coraggio: per entrare salterete da questo cornicione, in quella voragine. Scoprirete voi cosa ci sarà sotto." Fa una lieve pausa:
"Se ci sarà qualcosa sotto ..."
E nel dire questo non riesce a nascondere un ghigno.
"Ma vogliono ucciderci tutti." sibila Jane alle mie spalle.
*sicuramente ci provano ...*
Penso mentre deglutisco.
Lancio un rapido sguardo attorno a me: noi Iniziati ci siamo tutti, ma non dubito che se qualcuno non fosse riuscito a saltare, agli Intrepidi non sarebbe importato più di quel tanto. Rabbrividisco al pensiero che diventerò anch'io così sprezzante della mia vita e di quella altrui.
"Allora, chi è il primo?"
Fa scorrere i suoi occhi famelici sopra ognuno di noi.
Appena si appoggiano su di me, provo il solito e dannato istinto di scappare o nascondermi, devo decidere.
Poi mi riprendo: maledizione sono solo degli occhi, cosa possono farmi?
Alzo il mento, per la prima volta in vita mia credo, e aggancio il mio sguardo al suo. Lui se ne accorge e mantiene il contatto alzando leggermente il sopracciglio sinistro in avvertimento di smettere immediatamente e di rimettermi in riga a testa bassa come tutti gli altri.
*Cour abbassa lo sguardo, non è tempo di fare la spavalda, soprattutto perché non lo sei e non riusciresti a mantenere questa copertura a lungo.* Vero, ma posso sempre imparare ad esserlo e ho intenzione di cominciare da adesso, con Lui.
Così alzo anch'io il sopracciglio: vuoi giocare ragazzo? Non mi tirerò indietro.
Un lampo di perplessità guizza nei suoi occhi: la mia mossa lo ha preso di sprovvista. Non è abituato ad essere sfidato... Lo terrò a mente.
"Allora?"
Chiede quasi urlando riferendosi all'invito di gettarsi per primo, sciogliendo così il nostro intreccio di occhiate.
Non perdere tempo Cour, questo è il Tuo momento!
È la stessa voce calda che mi ha guidato durante la Scelta... Mi devo fidare?
"Vado io!"
Mi spavento da come autoritaria è uscita la mia voce dalla bocca, quasi fatico a riconoscerla.
I suoi occhi si riposano su di me, ma non riesco a decifrarli questa volta.
* Sedici anni nei Candidi mandati in fumo da un tipo tutto piercing e tatuaggi?! Oh no, non te lo permetto.*
Mi sorride malignamente:
"Non dovresti esserne così sicura."
Il suo sguardo però rimane invariato. Pensa di spaventarmi con quella frase, ma è palese che mente: è il mio nuovo Capifazione, se lui dice di buttarmi, io mi butto.
Non rispondo, semplicemente avanzo verso di lui a passo di marcia.
"Non ne sono sicura infatti, ma non sarà questo a fermarmi."
Sussuro in modo che solo lui e L'Intrepido che gli sta vicino, un pezzo grosso anche lui a giudicare dal portamento, possano sentirmi, mentre lo guardo dritto in quei due oceani che si ritrova al posto degli occhi. Oceani dannatamente burrascosi che non vedo l'ora di poter navigare.
* Tira il freno Cour, non viaggiare con la fantasia, grazie. *
Lui socchiude la bocca e alza le sopracciglia, il suo volto danza tra l'essere stupito a scocciato.
*ti crederà una di quelle tutto fumo e niente arrosto: sei brava a parlare, ma con i fatti? *
Mi punzecchia la mia vecchia e cara vocina interiore.
Vuoi i fatti? Eccoti accontentato.
Mi posiziono sul cornicione e lancio un veloce sguardo al vuoto che mi attende.
Sento il sangue defluire totalmente ai miei piedi.
La testa è leggera, troppo, e non posso evitare un capogiro che rischia di farmi perdere l'equilibrio all'indietro.
*Ti prego una figura così il primo giorno dopo tutto ciò che hai fatto no!*
Stringo i denti rimettendomi stabile. Tiro un sospiro di sollievo mentre mi volto un'ultima volta dietro di me: gli sguardi terrorizzati di tutti sono puntati sulla mia schiena come fucili.
Niente panico da palcoscenico ... Sei un'intrepida non hai paura di niente...
*Saresti un'iniziata a dire il vero...*
Puntualizzazione corretta al momento sbagliato.
Gli occhi di Eric però sono i più concentrati di tutti anche se in completo disaccordo con l'espressione annoiata dipinta volutamente da lui stesso sul volto.
È il momento di rivelare a tutti la vera Cour, anche a me stessa.
Riesco a scorgere nel gruppo i miei nuovi amici: le ragazze e Jason mi guardano come se fosse l'ultima volta, mentre Luke... Sbaglio o mi sta fissando il culo?!
*Se torno viva, giuro Luke che ti faccio passare la voglia di guardare il didietro non solo a me, ma a tutte le ragazze esistenti!*
Ringhio, prima di fare un salto e gettarmi nel vuoto.
Altro che treno:
"Questo sì che è Volare!"
Non riesco a trattenere dentro di me questa frase che infatti urlo, gettando fuori tutta la frustrazione accumulata negli anni per scoppiare poi in una sincera e fragorosa risata.
Non riesco proprio a fermarmi, nemmeno quando il mio corpo impatta contro una superficie ruvida ed elastica che mi fa rimbalzare più volte prima di fermarmi.
Rimango qualche secondo immobile senza respirare, gustandomi i caldi raggi del sole che entrano dalla voragine. Molto più sopra di me intravedo le teste degli Iniziati che si sporgono preoccupati di vedere cosa li attenderà dopo il lancio, ma una figura si distingue fra tutte per la sua imponenza. Anche a questa distanza sento il glaciale sguardo del Capofazione su di me e non posso fare altro che sorridergli.
Qualcuno spinge la rete verso il basso, obbligando il mio corpo a rotolare verso quel lato. Delle braccia forti mi prendono i fianchi, mi sollevano per poi riadagiarmi in terra con estrema delicatezza.
"Tutto bene?"
Metto a fuoco il ragazzo che ha appena parlato davanti a me e che non accenna a togliermi le mani dalla vita. Non che ciò mi dispiaccia più di tanto e in fondo io ho ancora le mie posate sui suoi muscolosi avambracci, quindi non posso dire nulla.
Annuisco, persa nei suoi occhi scuri come la notte.
"Come ti chiami?"
"Courtney Manison."
" Puoi cambiare il tuo nome se lo desideri, dopo non potrai più farlo però."
Non me lo faccio ripetere due volte.
" Solo Courtney. Cioè senza solo , ma Courtney. "
Bofonchio, purtroppo l'ebbrezza di potermi finalmente liberare da quel cognome è tale da mandarmi in tilt il cervello.
Lui sorride lievemente prima di mollare la presa su di me ed urlare:
" Prima a saltare, Courtney. "
Grida di gioia si alzano dal gruppo di Interni presenti.
*si, questo è proprio il Mio momento.*

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