-Ehi, tranquilla. Non ho intenzione di dar fuoco alla città una seconda volta!-
Il ragazzo rise amaramente. Sapeva che non mi fidavo completamente di lui, nonostante avesse salvato la vita a tutti. Non ci riuscivo proprio.
Mi sentivo quasi in colpa.
-Meglio così.- sostenni il suo sguardo finché fu lui a cedere. Gli occhi di Katniss erano fissi su di me.
-Andiamo, Ra-Ra, perdonalo!- Piper mi diede un pugno affettuoso sul braccio.
-Ra-Ra?- chiese la novellina alzandosi. Aveva un sorrisetto stupido sulla faccia.
-Non ti ci mettere anche tu, Everdeen!- le imposi, ridendo.
-Come mai ti chiamano così?- la ragazza dagli occhi argentati rise.
-Sono le mie iniziali. Ma questi due idioti non hanno ancora capito che non mi devono chiamare così.-
Fulminai i due con lo sguardo, ma non riuscii a sbarazzarmi del sorrisetto da elfo di Leo.
-Ragazzi, io ho fame- esordì Percy.
Ma che novità. Quel ragazzo era capace di mangiare un camion di cheeseburgers e avere ancora spazio per il dolce. Il tutto rigorosamente blu.-L'ora di pranzo è passata da un pezzo, Jackson!-
-Oh, andiamo Reyna! Sei il pretore! Devi sfruttare il tuo potere per le cose giuste!-
Percy scuoteva un pugno in aria con grande enfasi. Sembrava un cucciolo di balena spiaggiato e decisamente idiota.
Cercai di non ridere.-D'accordo, andiamo a vedere se le aurai sono ancora disponibili!-
Con un raro esemplare di Perseus Jackson che correva con il braccio teso alla SuperMan, li guidai verso la mensa.
Katniss Everdeen era al mio fianco. Sembrava piena di energie, ma i suoi occhi mostravano quanto ancora fosse spossata dalle visioni.
-Allora, oggi riprendiamo l'addestramento?-
Mi fermai, guardandola dritta in quei pozzi argentati. Era difficile dirle di no.
-Mi dispiace, Katniss, ma la risposta è no. Mi ha fatto piacere addestrarti per prima, ma non posso procedere. Sarai assegnata a un centurione.- notai con una punta di rammarico un'espressione delusa sul suo volto.
Mi resi conto di averla assunta anch'io.Mai nella mia carriera da pretore avevo addestrato un semidio in probatio, e mai avrei pensato che mi sarebbe piaciuto.
Eppure...Con la rapidità di un fauno che avvista una monetina per terra a qualche metro di distanza, arrivammo alla mensa.
-Ma cooooooooome, i pretori, che vanno a pranzo così taaaaardi?- un fauno ubriaco stava girando intorno a noi.
Lo riconobbi come Woody. Quella sorta di capra passava più tempo ubriaca che sobria.
-Fauno, vattene.- ordinai. Belando, si ritirò sotto a un tavolo.
Logico.Le aurai ci accontentarono immediatamente, con grande gioia di Percy.
Mangiammo tra risate e discorsi vari, finché una mano non si posò sulla mia spalla.
Mi girai. La vista di colui che avevo davanti mi confuse.-Ah, centurione Clays. A cosa devo la tua presenza?-
-Dovrei parlarti... pretore.- lo fissai qualche secondo: portava dei semplici e rettangolari occhiali neri. Sembrava tutto fuorché un figlio di Apollo. Per quanto ne sapevo, detestava suo padre.
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Warriors don't cry. ||Percy Jackson
FanfictionCampo Giove e Mezzosangue, due anni dopo la sconfitta di Gea. Cosa accadrebbe se tre mondi totalmente diversi tra loro entrassero in contatto? Lo sappiamo bene, Perseus ed io. Quel giorno, le nostre vite cambiarono radicalmente. Mettetevi comodi e...