Chapter 18

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Nel pomeriggio andai nuovamente ad allenamento. Questa volta però ero più tranquilla e rilassata. Dopo due stremanti ora in palestra tornai a casa e mi buttai sotto la doccia. Mi cambiai ed indossai un abito lungo, non sapevo dove Nick mi avrebbe portato, mi aveva solamente detto: vestiti elegante ed io avevo eseguito i suoi ordini.
Un lungo vestito nero avelleva il mio corpo, facendo risaltare il mio corpo alto e minuto.
Il campanello suonò, presi la borsa e corsi giù per le scale, cercando di non ammazzarmi con i tacchi. Un sorriso si formò sul volto di Nick quando mi vide arrivare, per non parlare dei fischi da parte dei ragazzi.

N: sei bellissima

Io: grazie. Va bene ragazzi, ci vediamo presto.

Spinsi Nick fuori dalla porta e ci avviammo verso la sua macchina.

Io: allora uomo, dove mi porti?

N: questo è un segreto

Io: eddai, lo sai che sono curiosa

N: è proprio per questo che non voglio dirti niente

Io: uffa, sei davvero maleducato

N: grazie

Salimmo in macchina e ci avviammo verso non so dove. Mentre Nick guidava, cantavo a squarciagola tutt'e le canzoni che passavano alla radio.

N: la prossima volta ti porto a fare karaoke se continui così

Io: si, tanto sono la più brava. Ti straccio.

N: no no, non hai capito. Canti solo tu perché io sono negato

Io: vabbè, o lo facciamo insieme o non lo facciamo.

N: eccoci, siamo arrivati.

Mi voltai verso sinistra e dal finestrino vidi delle piccole candele posizionate sulla spiaggia, come a tracciare il percorso che dovevamo compiere.
Si alzò dal suo sedile, scese dall'auto e venne ad aprire la mia porta. Mi prese per mano e mi portò con sé.

Io: ma come hai fatto?

N: è un segreto, altrimenti che sorpresa sarebbe scusa?

Io: tu sei pazzo, hai davvero fatto tutto questo per me?

N: certo, e sapendo che non stai passando un momento positivo mi sono detto perché non darle una sorpresa e farle tornare il sorriso?

Io: sei fantastico, sappilo.

Lo baciai e lui mi strinse a sé. Ci incamminammo verso il sentiero di candele, dei petali erano cosparsi lungo la spiaggia e dopo qualche metro giungemmo all'entrata di un piccolo ristorante con vista mare. Ci sedemmo a un tavolino che Nick aveva prenotato e venimmo cullati dalla dolce musica che risuonava in tutto l'ambiente.

Io: allora uomo, come va con il lavoro?

N: tutto bene, le giornate sono sempre più impegnative, ormai sempre più editorie e Marche mi vogliono come ragazzo immagine.

Io: cosa? Stai dicendo sul serio?

N: si, tra poco dovrei fare un servizio per Calvin Klein.

Io: non te lo lascerò fare, sappilo

N: e perché no?

Io: perché poi tutte le ragazza appenderanno i tuoi poster con sopra te in mutande alle pareti delle loro camere e si ecciteranno a guardarti.

N: cosa c'è? Sei gelosa?

Io: si, da morire

Mi prese la mano e me la accarezzò

N: mi piaci sempre di più

Gli sorrisi, un sorriso spontaneo, che vale più di mille parole.
Cenammo e poi andammo a fare una passeggiata lungo la spiaggia. Tolsi i tacchi e li tenni in mano, mentre io e Nick camminavamo l'uno accanto all'altro.
Nick iniziò a schizzarmi dell'acqua.

Io: sai quanto tempo ci ho messo per prepararmi? E tu stai rovinando tutto con dell'acqua salata.

N: eddai è solo un po' di acqua

Io: ah sì? Te la faccio vedere io un po' di acqua.

Lasciai le scarpe sulla riva e iniziai a schizzargli acqua. Mi prese in braccio e mi portò con se in altro.

Io: stai rovinando il mio vestito, scemo, si sta rovinando.

Abbassò la zip del mio vestito e me lo sfilò lanciandolo sulla riva, facendomi rimanere in intimo.

N: ecco, così mi piaci di più

Allacciai le gambe al suo bacino e mi aggrappai al suo corpo.

Io: tu invece sei troppo vestito.

Iniziai a slacciargli i bottoni della camicia. La sua protuberanza si scontrava con la mia intimità, sentivo la sua voglia aumentare.

Io: qualcuno è eccitato la sotto

N: si, gimmy non ce la fa più

Io: hai dato un nome al tuo pene?

N: certo, tutti gli uomini lo fanno

Mi misi a ridere e lo baciai con foga e passione. Lo liberai dalla camicia e gli tolsi i pantaloni. L'acqua ci arrivava fino alle spalle ed io ero com lentamente aggrappata a Nick, in poco tempo le mie mutandine furono lanciare non so dove e spinto dalla foga mi penetrò con forza, facendomi emettere un gemito.

N: sei così stretta, forse non ti sei eccitata a dovere.

Io: con te è impossibile non eccitarsi.

Mi tolse anche il reggiseno e iniziò a baciare avidamente e succhiare i miei capezzoli, provocando brividi lungo tutto il mio corpo.

Io: continua, non ti fermare, più forte.

Nick aumentò il ritmo delle spinte che si fecero sempre più forti e decise, ormai entrambi eravamo al l'apice e in un attimo liberammo un grido di piacere. Sfrenata mi attaccai maggiormente a lui e gli lasciai dei teneri baci dal collo fino alle spalle. Lui nel frattempo mi stringeva le natiche e lasciava comunque sei dolce baci lungo il mio collo.

Io: non l'avevo mai fatto in mare

N: c'è sempre una prima volta no?

Io: hai perfettamente ragione.

N: mi sa che è ora di tornare a casa, si è fatto tardi.

Io: ma io voglio stare qua con te

N: dai, che domani devi giocare e io poi c'è sempre un letto a casa tua.

Io: allora andiamo, voglio subito il secondo round.

Lo presi per la mano e iniziammo a correre fuori dall'acqua. Cercammo di coprirci il più possibile, ma i nostri corpi erano bagnati fradici.
Stavamo correndo lungo la spiaggia per poter tornare alla macchina di Nick quando improvvisamente lui si fermò e mi fece girare?

N: aria, che cosa sono questi? Che cazzo hai fatto?

Indicò i tagli ai polsi che li ero fatta il giorno prima. Lo fissai, lui mi fissò e rimase impassibile

N: allora?

Io: io..

N: aria, perché lo hai fatto? È stato Harry vero? Sono state le sue parole? Quel brutto figlio di puttana, io lo ammazzo

Io: Nick aspetta lascia stare, non è niente, sono solo dei tagli

N: ah sì? Farti del male non è niente? Ma lo sai che potresti anche morire dissanguata? Sei solo una povera cretina, perché continui a difenderlo dopo tutto quello che ti ha fatto?

Io: non lo sto difendendo

N: ammettilo Aria, tu sei ancora innamorata di lui, da quando è tornato noi fai altro che pensare a lui, io sono solo un povero illuso.

Lo fissai con la bocca aperta, mentre lui imprecava contro tutto e tutti

Io: io...

Per me non era solo sessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora