La mattina seguente ci svegliammo abbracciati.
Io: buongiorno
N: ehi, buongiorno
Io: sai ieri non riuscivo a dormire e sono andata in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Ho incontrato Harry, ci ha sentito mentre scopavamo. È stato imbarazzante.
N: davvero? Ero certo non ci fosse nessuno in casa.
Io: nemmeno io. Vabbè dai. Scendiamo?
N: certo, andiamo.
Scendemmo e trovammo tutti gli altri già in tavola.
Io: buongiorno
Lo: ciao ragazzi, venite, Niall sta cucinando i pan cake.
Nic: si, io ne voglio uno
Io: ehi, li voglio anche io
Nia: calma ragazzi, ci sono per tutti.
Z: Aria sei pronta per il grande inizio?
Io: si, non vedo l'ora di iniziare.
Lo: bene, preparati perché tra mezz'ora partiamo
Io: cosa? Così presto?
Z: certo, la prima gara è alle 10.30, dai forza. Andiamo.
Facemmo colazione velocemente, e ci cambiammo. Mezz'ora dopo eravamo in macchina e ci stavamo dirigendo verso le scuola. Per fortuna avevamo un parcheggio riservato ai giocatori. Entrammo nel palazzetto s ognuno si diresse verso i propri spogliatoi.
Le prime giornate di gara filarono lisce, vincemmo facilmente contro le altre scuole e i ragazzi non facevano altro che collezionare vittorie. La situazione sembrava stabile, a parte alcuni piccoli dettagli. Harry si portava a casa una diversa quasi ogni notte e questo mi infastidiva alquanto. Non so perché, ma vederlo con qualcuno di diverso da me mi rattristava. Così per ripicca prendevo Nick e andavo a soddisfare i miei bisogni in camera. Che cosa mi stava succedendo? Nick era così dolce e carino con me e io lo stavo solo sfruttando. Ma che razza di persona ero? Fino a che punto ero stata in grado di andare? Una sera eravamo ad una festa, c'erano numerosi ragazzi e ragazze provenienti anche da altre scuole. La festa si teneva in una super villa con piscina. Certo che questi americani non si facevano mai mancare niente. Nick non era riuscito a venire quindi dovetti accontentarmi di andare con i ragazzi anche se avrei immaginato che sarei rimasta al bancone a bere mentre loro andavano alla ricerca di qualche bella donzella da sedurre o per lo meno da portare a letto. Infatti fu ciò che successe. Io appoggiata al bancone del bar a parlare con barista mentre in mano tenevo ben saldo il mio bicchiere. Molti ragazzi si avvicinavano a me ma io li liquidavo, ci mancavano solo questi che venivano a rompermi le palle, non avevo già abbastanza Casini di mio. Uno però si avvicinò a me e mi fissò meglio occhi.Io: cosa vuoi?
X: tieni
Mi porse 2 canne e si mise a ridere.
X: sei una ragazza speciale, quindi ho deciso di regalartele
Io: dici sul serio?
X: si, si vede lontano un miglio che non ti piace stare qui, prendilo come un piccolo regalo
Io: grazie, sei fantastico
X: ah, te le ho fatte abbastanza forti, mi raccomando... Divertiti
Io: certo, grazie amico
Mi appartai in un angolo remoto del giardino ed iniziai a fumare ciò che il ragazzo mi aveva dato. Devo dire che erano davvero forti, ma questo mi piaceva, almeno per un po' sarei stata libera e spensierata. Dopo un po' sentii qualcuno bussare alla mia spalla mi girai e vidi Harry
H: ehi piccola tossica cosa ci fai qui?
Io: stavo dimenando una canna
H: non si fanno queste cose
Io: parla quello che mi ha portato sulla cattiva strada
H: ma se le fumavi ancora prima cc che ci conoscessimo
Io: non è vero, sei un cazzone, sei stato tu a portarmi nel giro
H: hai ragione, scusami piccola, però adesso me ne dai alcuni tiri
Io: scordatelo, me l'ha data un tipo e ha detto che sono per una persona speciale, cioè io
H: eddai
Si gettò su di me e cerco di prendermi la canna dalle mani, cademmo ed io mi misi a ridere, lui si trovava sopra di me a pochi centimetri dal mio volto non so per quale strana ragione ma lo baciai. Forse era il fumo, forse l'alcol forse tutti e due sta di fatto che quello che feci era assolutamente sbagliato. Il fatto però fu che le mattina seguente non ricordai nulla. Oh meglio, mi ricordai che ero seduta a fumare con Harry con quando non sentimmo le sirene della polizia, Harry mi prese la mano e ci mettemmo a correre. Io ormai destabilizzata a causa delle canne non facevo altro che ridere anche se di divertente non c'era proprio niente.
Io: dove stiamo andando?
H: a casa
Io: perché ?
H: è arrivata la polizia, non vorresti mica essere arrestata
Io: ma mi stavo divertendo
H: anche io, ma le canne andiamo a fumarcele a casa adesso
Io: si cazzo
Tornammo a casa sani e salvi per fortuna. Appena arrivati Harry chiuse la porta ed io mi fiondai si di lui baciandolo avidamente.
H: cosa stai facendo? Domani te ne pentirai, smettila o non saprò più trattenermi
Io: hai ragione, tanto ti scopi una al giorno, sono solo una stupida cretina.
E lo lasciai li sulla soglia d'entrata.
I giorni passavano ed io e Harry parlavamo sempre meno, io non ricordavo niente di quel fatto è lui non diceva niente. Arrivò il sabato, quel giorno si sarebbero disputate le semifinali. Davanti a noi c'era una squadretta niente male, ma nulla in confronto alla nostra. Vincemmo facilmente e il giorno dopo avremmo disputato la finale contro la Laker's school, ovvero la mia vecchia scuola. Non ero pronta ad affrontare tutto questo. La voglia di fargli vedere come ero diventata era tanta, ma il rancore e la paura che potessero farmi nuovamente del male era maggiore. Erano degli insensibili cretini e bastardi e come tali si sarebbero sempre comportati.
La sera stessa si sarebbe tenuta una piccola festa, niente di esagerato anche perché il giorno dopo si sarebbero disputate le finali.
Il party si sarebbe tenuto in un grande capannone dove tutte le scuole erano invitate, una cosa tranquilla si poteva dire, o almeno si pensava.
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Per me non era solo sesso
FanfictionAria è una ragazza di 19 anni. È alta, magra, capelli neri e occhi verdi. Una tipica bellezza. A causa dello studio è costretta a trasferirsi in California dove ha trovato un appartamento che condividerà con altri 4 ragazzi. L'amore per un ragazzo l...