Chapter 16

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Nick ed io prendemmo posto sulle tribune ed assistemmo alla presentazione. Tutti i rappresentanti delle scuole sfilavano lungo il campo e mostravano con orgoglio la bandiera della propria scuola.
Ad un tratto passò lo stemma della mia vecchia scuola ed il cuore balzo in gola. Come potevano essere qui? Adesso avrei subito le frustrazioni e i soprusi da parte di persone che non avevano fatto altro che rovinarmi la vita per 4 lunghissimi anni.
Nick mi guardò e vide la mia espressione sconcertata e sconvolta

N: ehi, cosa c'è?

Io: sono tornati.

N: chi?

Io: loro, i miei incubi

Indicai la bandiera dei miei ex compagni di scuola

N: chi sono?

Io: vecchie conoscenze

N: che cosa ti hanno fatto?

Io: bullismo

N: adesso ci sono io

Io: ma loro sono qui, di nuovo

N: anche io sono qui con te, tu sei cresciuta, sei diventata una ragazza forte, hai visto come sei riuscita a liquidare Harry, hai visto come sei riuscita a dirgli quello che pensavi, non mi hai raccontato molto di te, ma sono sicura che tu possa superare anche questa difficoltà. Io credo in te

Io: grazie

Mi sistemai più vicina a lui e poggia la mia testa sulla sua spalla.
La presentazione durò ancora un due orette, poi tornammo tutti a casa. Mentre uscivano dallo stadio trovammo Niall, zayn, Louis, Liam e Harry, a cui non rivolgevo lo sguardo. Harry però mi fissava, forse si era accorto del mio malessere, forse voleva che lo salutassi o semplicemente cercava di provocarmi.

X: guarda chi c'è, Aria, Harry, come state? È da tanto che non ci vediamo.

Il sangue mi di gelò nelle vene, e pian piano mi girai.

H: ehi gimmy, quanto tempo

Vidi gimmy con tutti gli altri ragazzi della suola e le cheerleader. Li odiavo tutti, uno dopo l'altro. Avevano reso la mia vita un inferno.

G: ma voi due state ancora insieme?

Io: no

G: oh no, la coppia più discussa della scuola si è lasciata. Come mai?

Io: non sono affari che ti riguardano

G: la ragazzina è cresciuta. Eh sentiamo, come va la tua vita qua?

Io: bene grazie, ora scusami, ma devo andare

G: ci vediamo presto dolce piccola Aria. Ah e dal momento che non state più insieme posso anche dirti che Style si è messo con te solo per una scommessa. Ciao ciao ragazzi

Guardai Harry incredula e sentii gli occhi inumidirsi ed iniziare a pizzicare.
Non volevo mostrarmi debole davanti a loro, non ancora.
Mi voltai e mi diressi verso l'auto di Nick. Entrai e mi sedetti sul sedile del passeggero. Nick arrivò poco dopo senza fare domande. Partì senza dire una parola e mi portò a casa.

N: io ora devo andare a lavoro, vuoi venire con me?

Feci di no con il capo e aprii la portiera della macchina.

N: ehi, so che è stato un duro colpo per te, so che ci tieni molto a lui nonostante ti abbia fatto star male ma lui fa parte del tuo passato ed in un certo senso io sono il tuo presente. Mi sento un povero cretino a fare questo discorso dal momento che non sono mai stato così tanto legato ad una ragazza come lo sono con te. Appena finisco vengo subito da te, premesso.

Mi diede un dolce bacio sulla testa e scesi dalla macchina. Entrai in casa e mi diressi immediatamente nella mia stanza, chiudendomi a chiave in modo che nessuno potesse entrare, poi mi buttai sul letto e liberai le lacrime che avevo tenuto nascoste. Faceva davvero male sentire tutto quello, faceva male rivivere le sensazioni di due anni prima, faceva male rivedere le facce delle persone che si erano prese gioco di te, ma soprattutto faceva male vedere il volto della persona che più hai amato al mondo.
Dopotutto ero un essere fragile, al minimo ostacolo ci sbattevo contro, ora nonostante avessi superato tutto questo non avevo più la forza per continuare, non avevo la forza per andare avanti e dimostrare a tutti quanto forte fossi.
Presi una lametta e iniziai a incidere dei tagli sulla mia palle. Avevo smesso da circa tre-quattro anni, da quando Harry era entrato a far parte della mia vita, ma sapere che era tutta una messa in scena mi ha fatto sentire un imbecille, una misera cretina che crede a tutto quello che le viene detto. Le lacrime nel frattempo rigavano il mio viso e più andavo a fondo con i tagli, più mi sentivo meglio.
Mi levai i vestiti e mi gettai nell'acqua calda. Avevo bisogno di un bagno rigenerante, avevo bisogno di sentirmi viva di nuovo. Finito il bagno mi fasciai i polsi e cercai di nasconderli grazie a delle enormi felpe. Tornai in camera e passai lì il resto della serata.
Non volevo parlare o vedere nessuno, anche se sentivo che c'era qualcuno fuori dalla porta che stava seguendo i miei movimenti.
Mi addormentai e mi svegliai verso le 3 del mattino. Il cuscino era zuppo a causa delle mie lacrime e la finestra era rimasta aperta dalla sera precedente. Affacciandomi ad essa potevo vedere il cielo e le stelle. Era un panorama davvero mozzafiato. Ciò mi provocava tranquillità e serenità. Amavo la notte e l'oscurità, riuscivano a trasmettermi una certa calma. Solo ora mi ricordai di ciò che Nick mi aveva detto, pian piano aprii la mia porta e lo trovai accasciato a terra mentre dormiva. Mi avvicinai e lo svegliai

Io: ehi, il mio letto è più comodo, vieni.

Lui si trovava in uno stato di dormiveglia, non capiva ancora di preciso dove si trovasse, così mi seguii senza dire una parola.
Si accoccolò vicino a me e mi strinse forte. Non avrei mai pensato che anche lui avesse un lato dolce e invece era riuscito a dimostrarmelo attraverso numerosi piccoli (ma per ne grandi)gesti. Domai avrei dovuto affrontare i miei problemi, dovevo riposare, domani sarebbe stata una giornata davvero impegnativa.

Per me non era solo sessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora