capitolo 14: Ale e Robert litigano ma dopo si forma il branco di Nissy.

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Ero stanca di aspettare che Robert sentisse la mia mancanza, dovevo parlargli al più presto. Salii in soffitta ma, ovviamente, non c'era. -Robert!- chiamai -Robert!- non rispose.
Chiamai almeno per 100 volte ma non ebbi nessuna risposta.
Iniziai a pensare che ne n'era andato, potrebbe aver visto che avevo nuovi amici...ma no! Questa è casa sua da un sacco di tempo, troppo per potersene andare via così.
Cercai in giardino ma non era nemmeno lì, così mi sedetti sulla panchina e tutte le speranze che avevo di trovarlo scivolarono via. Senza che me ne accorsi mi scese una lacrima e fu proprio all'ora che sentii una voce -hei, perché piangi?- era lui.
Fino a 5 minuti prima credevo che sarei stata super felicissima di rivederlo, ma ora ero molto arrabbiata. Dopotutto noi ragazze siamo così, no? Comunque sia mi girai e dissi -ah, con comodo eh?- lui rispose alzando le spallucce allora io continuai -neanche un "ciao"? Credevo fossimo amici...- allora lui aprì bocca e disse -scusa. In questi giorni ho avuto un po da fare con alcune ricerche. Comunque so tutto e non serve che mi parli di nulla.-
udite queste parole mi arrabbiai ancora di più.
-perché non mi hai parlato delle tue ricerche? E perché mi spii senza dirmi nulla?? Sarei stata più che felice se ti fossi degnato di parlarmi in questa settimana!-urlai.
Poi dopo una piccola pausa continuai -ma tanto, di che mi arrabbio? Non posso mica pretendere che un fantasma diventi il mio migliore amico. Mi sono illusa fin dall'inizio, è stato tutto solo un mio film mentale.- lui mi interruppe e disse -dai non dire cose.....io sono tuo amico ma sono un tipo troppo abituato alla solitudine e.....-io lo interruppia mia volta e dissi -le abitudini cambiano, la gente si adatta. Quando non è così e solo perché la persona in questione non ne ha voglia.- conclusi.
-e dai non fare così! Quando avrò difficoltà ti chiederò aiuto, d'accordo?- rispose. -non ho parole.- dissi io e scappai via.
-prima che mi allontanassi troppo lui urlò -ma qual'è il tuo problema?! Senti, ho capito che volevi dirmi qualcosa ma poi non lo hai più fatto. Dimmelo ora!- e io risposi -volevo solo chiederti di unirti al gruppo! Voglio ancora essere tua amica....- e poi corsi più veloce che potevo.
Non volevo far vedere che mi ero offesa. Volevo sembrare più forte di così. Corsi lontanissimo, mi accorsi che mi ero persa ma non mi fermai. Ad un certo punto incontrai Roy e lo abbracciai.
Lui capi' subito e mi disse -tranquilla, ti porto in un posto bellissimo.- mi carico' sulla schiena e corse velocissimo, come solo un vampiro poteva fare. Chiusi gli occhi e dopo 2 minuti ci ritrovammo davanti a una cascata. Era semplicemente stupenda.
Ci sedemmo e dopo mi chiese -vuoi parlarne?- e io -si. In realtà non c'è molto da dire, ho solo litigato con Robert. Il motivo? Per lui parlare non è importante. Ma io invece vorrei che lo facesse.i primi giorni in cui ci siamo conosciuti sono stati i migliori.- risposi asciugandomi una lacrima che mi stava scendendo.
Lui mi chiese -glielo hai detto?- e io -Sì.....- e lui -allora ora dagli un po di tempo e vedrai che ti parlerà presto.-
Poi un rumore interruppe la nostra conversazione.
Mi girai e vidi Robert lui si avvicinò e disse -ci sto-.
Nel frattempo arrivò anche Nissy, scoprimmo che i vampiri e i lupi potevano vedere i fantasmi e creammo il branco di Nissy.
D'ora in poi ci saremmo incontrati sempre nel bosco.
-wow! Ora faccio parte di un branco anche se sono umama!- esclamai. E tutti si misero a ridere, compresa me.

My best friend is a ghostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora