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Capitolo 1

Ambra

Venerdì mattina.
Nuovo giorno qui a Milano.
Oggi è uno di quei giorni.
Giorni pieni di parole vuote.
Giorni pieni di vuoti.
Giorni vuoti.
Vuoti.

Mi chiamo Ambra.
Ho 19 anni.
Sono di Roma, ma vivo a Milano da circa un'anno e mezzo.
Mi sono trasferita qui principalmente per la mia passione.
La danza.
Danzo da quando avevo sei anni.
Diciamo che la danza è l'unica cosa che mi fa sentire viva.
Che mi fa dimenticare di tutto questo schifo di mondo, di questa schifosa generazione.
Ma non è il mondo a spaventarmi.
Quello che mi spaventa è il modo in cui le persone ti dimenticano e ti sostituiscono. Senza pensarci, come se tu fossi un libro letto e poi buttato chi sa dove.
Nella mia vita, sopratutto nell'ultimo periodo ho avuto tante di quelle delusioni.
Che adesso faccio fatica a fidarmi di chiunque.
Sono quella ragazza più o tosto solitaria, che freguenta persone sbagliate, in luoghi sbagliati.

Mi arriva un messaggio.
<Cara signorina Ambra, la informiamo che oggi la lezione sarà spostata a lunedì. Buon inizio giornata.>

Perfetto, lezione sospesa... Come cominciare al meglio la giornata.

Cristiano

Mi alzo con un'aria nuova.
È da un po di settimane che sono qui a Milano.
E di certo devo trovarmi una sistemazione migliore della camera in affitto del mio migliore amico.

Dovrei andare in centro.
Comporre nuova musica.
Informare i miei parenti che sono vivo e vegeto.
Ma la mia forza la mattina mi fa restare a letto ad ascoltare nuova musica.

Decido soltanto di mandare un messaggio a mia sorella di informare i miei che qui a Milano va tutto bene.

Mi chiamo Cristiano.
Ho 20 anni.
Vengo da Taranto, ma da due settimane mi sono trasferito a Milano.
Sono qui per il mio lavoro.
Canto, compongo musica,scrivo testi o almeno ci provo.
Qui a Milano ci sono molte case discografiche e questo è uno dei maggior motivi per cui sono qui.
Dire che la musica tocca il cuore è troppo riduttivo, io voglio andare ancora più in fondò del cuore.

Ambra

I miei capelli neri che mi cadono sulle spalle.
I miei jeans stretti.
Il mio maglione grigio.
Le mie timberland.
Borsa e un po' di trucco.
Sono pronta ad affrontare un'altra delle mie giornate di merda.

Oggi dovrei vedermi con una delle poche è una delle uniche mia amica.
Alessia.
Lei è l'unica persona che sa tutto su di me.
Penso che solo lei sa veramente chi sono io, al di fuori di tute le maschere.

Lei è molto diversa da me, solare, divertente, bella, tutti l'adorano.
A volte mi sento anche a disagio con lei.
È proprio l'opposto di me, anche se lei mi fa credere sempre che non è così.

<Ei, Ambra come va?>

<ciao Ale!>

<ma oggi non avevi lezione?>

<no, è stata spostata alla prossima settimana>

<una scusa in più per andare a fare shopping con me>

<davvero? Insomma non credo di comprarmi qualcosa di carino..>

<Dai su! Almeno cambi un pó d'aria anche! E cambi quel nero che porti sempre addosso>