7/1/73
Le esplosioni erano state terribili, quasi credetti che il canyon sarebbe stato sommerso da una valanga, invece non accadde nulla, quando mi sporsi dall'abitacolo della mitragliatrice un leggero nevischio scendeva dall'alto, e sul suolo intorno a noi c'erano piccoli pezzi metallici, sicuramente erano i detriti delle navi esplose.
"SIGFRID! SEI FERITO?"
"Ehi, Logarius guarda che ti sento, non è necessario urlare."
Uscì dall'mangusta, Logarius era nel bel mezzo del canyon, Zezhina e Fantine cercavano di fare ripartire il motore dell'elicottero, Lucas invece era ancora fuori dal canyon, osservava l'orizzonte nella direzione di un sottile pennacchio di fumo che non intravedevo completamente dalla mia posizione.
"Sigfrid, devo chiederti una cosa."
"Cosa vuoi Logarius."
"Perché non hai sparato alle navi?"
"Cosa? Intendi quelle di prima? Le hai viste anche tu, erano mercantili civili, non potevano farci alcun male."
"Tu credi?"
"Cosa vuoi dire?"
"Se non lo hai ancora capito" disse Fantine "vuol dire che dovevi abbatterle."
"Esatto" riprese Logarius "forse erano innocue come dici tu, ma era nostro dovere abbatterle."
"Scusa? Logarius, questo ragionamento non ha senso." La mia voce tradiva un senso di incredulità, come poteva dire queste cose?
"Ha senso invece. Quelle armi o soldati di rinforzo per la base nemica."
"Tu non..."
"Ehi voi due! Conosco un modo più semplice per risolvere il problema!" Urlò Lucas dall'alto del crepaccio.
"Cioè?" Chiesi io.
"Una delle navi è ancora intatta, possiamo raggiungerla e poi vedere cosa fare!"
"Allora andiamo, Fantine, Zezinha, preparate l'elicottero, andiamo a vedere cos'ha in serbo per noi quella nave."
Risalì sull' elicottero, e poco dopo decollammo alla volta della navetta abbattuta che Lucas aveva detto di avere avvistato, ora che eravamo più in alto potevo vedere chiaramente la carcassa della nave, era un unico puntino in una distesa di neve e ghiaccio, e man mano mi avvicinavo potevo vedere meglio i danni che aveva subito: il timone di coda e l'ala di dritta erano stati tranciati dall'esplosione, mentre il calore prodotto aveva fuso le piastre in metallo vicino al motore; era un miracolo il solo fatto che i piloti fossero riusciti ad atterrare.
"Cristo, è proprio messa male." Disse Lucas "non voglio pensare a come è messa all'interno."
"Abbiamo solo un modo per scoprirlo."
Rispose Logarius mentre scendeva dall' elicottero.
C'era uno strano odore di carne bruciata intorno alla nave, trattenni il fiato, cercando di non pensare a ciò che poteva esserci nella sua stiva, e mi diressi verso il portellone più vicino per provare ad aprirlo, appena sfiorai la maniglia ritrassi di scatto la mano, nonostante il vento gelido della luna il metallo era ancora rovente.
"Da qui non possiamo passare." Dissi
"Che cazzo hanno usato per abbatterla?! È caldissima!"
"Missili slammer incendiari probabilmente." Disse Lucas.
"Beh, il pilota della nave poteva darsi un limite, no?"
"Sigfrid, prova a usare gli attrezzi del D-W9, vedi se riesci a forzare il portello." Logarius girava circospetto intorno alla navetta, come se si aspettasse che da un momento all'altro dalla nave sarebbero usciti decine di nemici armati fino ai denti, presi un paio di ganasce idrauliche dall' elicottero, e mi diressi verso uno dei portelli laterali della navetta abbattuta, la neve intorno ad essa stava iniziando a sciogliersi a causa del calore prodotto dal metallo bruciato, posizionai le ganasce in un' apertura tra il portellone sinistro e la sua scocca laterale facendo forza per aprirlo.
La porta cedette in pochi secondi, l'atmosfera all' interno della navetta era cocente, una folata di vento caldo mi investì in volto e un fortissimo odore di carne bruciata mi penetrò le narici, dovetti spostarmi di qualche metro per ricominciare a respirare.
"Oh cazzo." Vidi Lucas cercare di entrare nella stiva e poi ritirarsi subito indietro, Logarius era impietrito, quando mi avvicinai capì il perché: avevo avuto ragione a dire che quelle navi trasportavano civili, non personale militare, dentro la nave c'erano decine di corpi di uomini, donne e bambini completamente carbonizzati, la maggior parte di loro si erano ammassati verso le uscite nel tentativo di salvarsi; quel luogo era divenuto un forno per alcuni minuti, e la maggior parte di coloro che non avevano perso la vita quando la nave era stata colpita, o al momento dello schianto, erano morti lentamente a causa del calore provocato dalle esplosioni.
"Logarius, stavolta hai combinato un casino." Dissi guardando verso di lui, mi aspettavo di vedere il rimorso dipingersi sul suo volto, in realtà sembrava quasi soddisfatto di ciò che aveva fatto.
"Non importa" disse lui "ormai sono morti, non possiamo farci nulla."
"Cazzo, va bene essere freddi e distaccati, ma non credi di esagerare?"
"Erano oligarchici, Sigfrid. Si meritavano tutto questo, e molto di più."
Rimasi quasi bloccato sul posto, aveva detto veramente ciò che credevo che avesse detto?
"Stai scherzando vero?"
Logarius si girò guardandomi in cagnesco, si capiva che non stava scherzando, che era serio quando aveva detto quella cosa, ma io non ci potevo credere.
"Prego?" La sua voce sembrava un ringhio feroce e aggressivo, come se fosse pronto ad assalirmi se avessi detto la cosa sbagliata, dietro di lui Lucas continuava a farmi cenni per dirmi di smetterla, ma qualcosa mi impedì di rimanere in silenzio.
"Senti, posso capire il fatto che tu abbia ordinato di abbattere quelle tre navi perché credevi che fossero pericolose per noi. Posso capire che fare uccidere decine di civili innocenti sia stato un errore, per quanto madornale, dettato dalla tua paura e dalla tua impulsività.
Ma giustificare l'accaduto, usando come scusa il fatto che, essendo sotto il domino oligarchico, era nostro dovere uccidere quelle persone? No, questo non posso accettarlo."
Restammo a fissarci l'un l'altro per qualche secondo, Lucas ora si stava dirigendo verso l'elicottero. Che codardo. Sapeva che avevo ragione, eppure non voleva rischiare di mettersi contro Logarius, avevano tutti paura di lui.
"Ora ascoltami bene." Disse avvicinandosi a me "tu sai cosa hanno fatto quegli stronzi, a me, a te, a tutti i nostri compagni. Hai ascoltato le loro storie mentre eravamo nei campi di addestramento, e noi abbiamo ascoltato le tue; sono tutte storie terribili, ma nonostante tutto quello che è successo, tu osi giustificarli, difenderli?"
"Non sto dicendo questo, no. So cosa hanno fatto, ed è per fare giustizia nei loro confronti che mi sono arruolato, che ho deciso di combattere, ma quello che stai dicendo tu è diverso, tu non stai facendo differenze! Stai addossando a persone innocenti colpe che non hanno! Abbiamo giurato che avremmo portato giustizia! NON CHE SAREMMO DIVENTATI COME GLI OLIGARCHI!!
Il silenzio calò nuovamente tra noi, mi ero lasciato trasportare dalla rabbia nei confronti dei suoi discorsi insensati, della sua loggia irrazionale, quello non era il ragazzo voglioso di libertà e onore che avevo incontrato 6 mesi fa su Eris.
Possibile che una sola battaglia fosse riuscito a cambiarlo così in fretta?
"Sigfrid, posso capire come ti senti, ma gli atti di pietà non sempre sono giusti, e gli atti malvagi non sempre insensati.
Ricordati però che noi perseguiremo sempre il bene."
Tutto questo discorso fatto da lui mi sembrava incredibilmente futile e senza senso, ma a parte tutte le cose sbagliate che aveva detto cosa potevo veramente imputargli?
"Sai, credo che tu abbia ragione." Dissi con riluttanza "ma ora non pensiamo più al tuo errore, ciò che è fatto è fatto, non possiamo più cambiare il passato, no?"
"Ben detto, mi fa piacere che tu abbia capito. Ora andiamocene da qui, abbiamo perso gin troppo tempo."
Ritornai con lui verso l'elicottero, prima di salire e prendervi posto mi girai un ultima volta a guardare la nave distrutta, cercai di non pensare a cosa dovevano aver passato tutte quelle persone nei loro ultimi istanti di vita, ma piuttosto inizia a riflettere su cosa ci eravamo detti io e Logarius poco prima di partire, e mentre l'elicottero iniziò a librarsi in aria per poi dirigersi alla base, per la prima volta mi chiesi se fosse veramente giusta la guerra che stavo combattendo. Ma in fondo nessuna guerra è mai giusta, no?
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Tales from outer space
Fiksi IlmiahAnno domini 2073. Dopo la lunga pace, nota come trattato di Cerere, i venti di guerra iniziano a scatenarsi nelle colonie esterne del sistema solare, mentre l'oligarchia, organo di controllo supremo del sistema solare fatica a mantenere l'ordine.