Capitolo 4. Impossibile.

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[JIMIN]

Ero disteso sul letto con il braccio posato sulla fronte e lo sguardo rivolto al soffitto.
Ero attratto da qualcuno di cui non sapevo niente,e quest'ultimo sembrava ricambiare ma per qualche motivo non si fidava.
La cosa mi dava molto fastidio,io ero stato troppo avventato ma non capivo il suo comportamento.
E ora cosa dovevo fare?
Insistere o lasciarlo in pace?
Mi stavo arrovellando su una stupidaggine,lo conoscevo da a malapena due giorni,non poteva importarmene poi così tanto.
Decisi di non pensarci più,era solo una persona vagante che prima o poi sarebbe sparita dalla mia vita,che ne importava?
Quella stessa sera uscii per svagarmi un po' e andai in un pub per gay.
Non avevo intenzione di scoparmi un tizio a caso,ero solo in cerca di amicizia.
"Hey,Chimchim Tutto bene?" Mi chiamò il mio amico Jungkook,era abbastanza fastidioso e mi dava sempre troppa confidenza che io non desideravo affatto "Hyung" gli dissi secco mentre ordinavo un bicchiere di Vodka liscia "Sei sempre freddo con me!" mise su il broncio "E come dovrei essere?" dissi prima di bere un sorso "Un po' più dolce? Ti ricordo che siamo stati insieme" disse puntiglioso.
Si è vero,era stato il mio ex,ma non mi piaceva farmi coinvolgere dalle emozioni e lo avevo lasciato rimanendo solo amici.
Sbuffai "Era solo una scappatella" lui incrociò le braccia "Ovvio,Park Jimin non sa amare" feci un ghigno "Esattamente".
Lui si sedette accanto a me "Allora perché stai affogando i tuoi dispiaceri nell'alcool?" fissai il vuoto per un po' e poi gli risposi "Non sto facendo nulla del genere" Kookie mi allontanò il bicchiere per guardarlo in faccia "Non sono arrabbiato con te perché non stiamo più insieme,ma ti conosco come le mie tasche e si vede che sei giù di morale" mi misi una mano sul viso "Sto bene,davvero" lui mi guardò pensieroso.
"Jiminie..." Sentii chiamare da dietro le spalle e sia io che Kookie ci voltammo sorpresi "KEY?!" urlai esterrefatto e quello mi barcollò addosso aggrappandosi alle mie spalle "Scusa..." mi disse con la voce impastata "Che ci fai qui?!" gli domandai "Non lo so..." sbottai "Come non lo sai!" lui si mise a piangere "Ti cercavo,non lo so...mi dispiace tanto...vorrei essere quello di cui hai bisogno..." sbiascicò e io lo afferrai per le spalle cercando di guardarlo (Per quanto mi fosse possibile con quei fottuti occhiali da sole) "Perché non puoi? Di cosa hai paura?" gli chiesi quasi disperato "Ragazzi...io vado" disse Kookie andandosene e dandomi una pacca sulla spalla.
Aveva ragione quando aveva detto che non stavo bene,ma io non volevo stare così...
Key mi mandava fuori di testa.
"Io...sono molto differente da te..." Mi rispose lui cercando di asciugarsi le lacrime e barcollando se ne andò da qualche parte.
Eh no,stavolta no.
Lo seguìi fino al bagno "Smettila di scappare,io non ti farò del male" gli dissi con il tono più pacato possibile "Non sei tu,sono io..." mi disse accasciandosi in un angolo.
Non lo capivo davvero,okay forse era successo tutto troppo in fretta,ma ci si poteva perlomeno provare!
Mi accucciai davanti a lui e mi urlò "Vattene!" mi ferii quella parola,ma ero deciso ad andare fino in fondo e gli afferrai i polsi tenendoli premuti con il muro "Perché? So che mi vuoi anche tu,non vado da nessuna parte" gli dissi deciso "Non fare così..." mi disse singhiozzando e io lo baciai.
Nonostante le parole che continuava a dirmi,ricambiò il mio bacio.
Le sue labbra,così delicate e bisognose di me.
Mi insidiai nella sua bocca per assaporarne quel gusto così familiare e sconosciuto al tempo stesso,lasciai la presa dai suoi polsi e lui capovolse la situazione mettendo me con la schiena rivolta al muro.

[KEY]
Che cavolo stavo facendo?
Non ero più in me,l'alcool mischiato ai miei bisogni avevano preso il sopravvento,come avrei risolto quella situazione?
Non pensavo più a niente,volevo solo lui e nient'altro.
Mi misi sopra di lui a cavalcioni mentre cominciai a baciargli il collo,e lui mi prese per i glutei quasi facendomi sobbalzare.

Fermati,ora.

Andai nuovamente a stuzzicargli le labbra con piccoli morsetti causandogli dei piccoli tagli mentre la mia mano vagava senza meta sotto la sua maglia fottutamente aderente toccandogli gli addominali.

Non lo fare.

Sentii la sua erezione svegliarsi contro il mio inguine,scesi con la mano.

Vattene via da lì.

Era più forte di me quella voglia di renderlo felice per quel che potevo.
"Ti voglio..." Mi disse sospirando ansimante per l'eccitazione e io mi sentii in colpa,sapevo a cosa si riferiva e io mi sentii davvero male.
Lo avrei ferito,dovevo davvero andarmene,ma non potevo lasciarlo in quello stato "Non ancora..." gli dissi nel modo più comprensibile che potei e glielo tirai fuori.
Lui mi guardò un po' confuso ed io avvicinai il viso al suo membro per poi inglobarlo all'interno della mia bocca stuzzicando la punta con la lingua e leccandolo per tutta la sua lunghezza.
Il suo respiro si fece pesante e io serrai le labbra per dargli più piacere,lui mise una mano sulla mia testa per spingerlo più dentro e io aumentai il ritmo.
Mi sentivo in colpa ma ero felice,sarebbe stata l'unica volta nella mia vita che lo avrei fatto godere,era giusto e ingiusto nello stesso tempo.
"Sto per-" Non fece in tempo a dirlo che il suo seme mi riempii la bocca e dovetti deglutire "Scusa!" disse imbarazzato "Tranquillo" mugugnai mentre il senso di colpa si rendeva padrone di me.
Lui allungò le mani sull'asticella dei miei occhiali cercando un consenso e io gliela allontanai cautamente "Ti prometto,che te li farò togliere presto,ma non ora..." gli dissi cercando di essere il più gentile che potessi,lui per risposta sospirò e mi abbracciò.

Uccidetemi,ora.

[JIMIN]

Ero felice e frustrato al tempo stesso.
Non volevo solo un servizio ben fatto e basta,io volevo davvero lui,desideravo amarlo.
Ma lui per quanto ci provassi,continuava a nascondersi.
Non mi sarei messo il cuore in pace fino a che non gli avrei tolto quei maledettissimi occhiali.
Key aveva stranamente smaltito la sbornia,o forse aveva finto di essere ubriaco?
Scossi la testa pensando di essere stupido e lo accompagnai a casa in silenzio.
Era buio,non c'era un'anima viva fuori ed il vento era abbastanza pungente sul mio viso.
Key suonò al campanello e la domestica gli aprì con un tuffo al cuore "Oh! Dove siete stat..o? Ero in pensiero per voi!" e mi guardò male "Sto bene,lui mi ha trovato e accompagnato a casa..." disse Key prima di farmi prendere un'inutile strigliata "Allora va bene,grazie di averlo riportato a casa" mi disse e io sorrisi imbarazzato "Dovere..." poi afferrai Key per un polso prima di vederlo sparire dietro la porta "Non stavo scherzando prima,veramente ti voglio" e lasciai la presa.
Lui sparì senza dirmi niente.
Che ritenesse un errore quello che aveva fatto?

[KEY]

Scoppiai a piangere sulla porta di casa "Cos'è successo?! Perché piangete ora?" mi chiese Rosemary preoccupata mentre mi porgeva un fazzolettino di stoffa "Ho fatto una stronzata bella e buona..." mugugnai,lei mi guardò male per il termine usato e poi mi chiese cercando di essere gentile "Che cosa avete combinato di tanto terribile?" sorrisi amaramente "Ho paura che Jimin si sia innamorato di me" lei sorrise "Qual'è il problema? Non vi piace? Sembra un bravo ragazzo..." scossi la testa "A me piace davvero tanto lui ma...é gay".

[JIMIN]

"Sono a casa!" Urlai come mio solito,ma non c'era nessuno,come sempre.
Key aveva detto che mi avrebbe lasciato togliergli gli occhiali a breve,avrei solo dovuto pazientare un po',giusto?
Più mi ci arrovellavo e più mi sembrava di impazzire,cosa nascondeva sotto?
Era forse sfigurato,aveva gli occhi di colore diverso o qualcosa di simile?
Volevo subito delle risposte ma non potevo averle.
Mi buttai sul divano e mi addormentai lì,tra una domanda e l'altra.

『L'amore non vede』 ❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora