Capitolo 11. Aiutami.

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[KYOKO]

Guardai nervosamente l'orario sul cellulare, le 10:45.
Aveva detta una cosa veloce....
Scossi la testa, non dovevo preoccuparmi, Jimin sapeva cavarsela.
Suonò il campanello e mi catapultai alla porta precendendo Rosemary "Signorina!" mi disse lei sorpresa e io le risposi frettolosamente "Faccio io!" aprendo la porta.

Quello che vidi non mi piacque per niente.

"Hey piccola, ti avevo detto di venire o sbaglio? Hai mandato il tuo ragazzo, non avresti dovuto..." Disse Jaehyo mentre si passava una mano sul labbro rotto: aveva fatto a pugni, probabilmente proprio con Jimin.
Mi guardai intorno e mi agitai "Dov'è?" lui sorrise senza dire nulla "Dov'è Jimin?!" gli chiesi prendendolo per il colletto e lui mi rispose freddamente "Non sarà qui tanto presto" poco prima di farmi perdere i sensi.

[JIMIN]

Suonai al campanello di Kyoko e mi aprì la domestica "Santo cielo Jimin! Che sta succedendo?!" domandò spaventata "Cosa...dov'è Kyoko?" le chiesi preoccupato "Non lo so, per questo ti ho domandato cosa sta succedendo. La signorina ha aperto la porta a qualcuno ed è scomparsa!" diedi un pugno al muro facendola sobbalzare "Jaehyo..." dissi incazzato e lei capì,sicuramente Kyoko gliene aveva parlato "Vado a chiamare la polizia" disse correndo verso la sala.
Mi doleva tutto, ma dovevo trovarla prima che le facesse del male, proprio in quel momento mi arrivò una chiamata da qualcuno "Pronto?" dissi "Ciao Jimin, sono Zico" rispose l'altro "Come hai fatto ad avere il mio numero??" domandai stupito "Non importa questo, ma Kyoko dove sta che non risponde alle telefonate?" mi domandò abbastanza tranquillo ma io gli risposi in preda all'ansia "É questo il problema, il tuo amico Jaehyo l'ha rapita!" lui sembrò essere confuso e gli spiegai tutta la situazione dal principio.

[KYOKO]

Era tremendamente buio e c'era silenzio.
Dove mi trovavo?
"Ti sei svegliata bambolina" mi disse Jaehyo accendendo una torcia mentre me la puntava contro.
Mi guardai intorno, la torcia non illuminava abbastanza da farmi capire dove fossi, ma notai con terrore di essere legata ad una parete con delle catene.
Che cosa vuole farne di me?!
"Jaehyo...liberami ti prego" Lo implorai gentilmente "Perché dovrei? Così torni dal tuo ragazzo?" mi rispose lui spegnendo la torcia e lasciandomi in prenda al buio totale.

Io ho paura del buio.

"Jaehyo, faccio tutto quello che vuoi ma liberami..." Lo implorai nuovamente, ovviamente la mia idea era quella di fuggire "Non mi fido, non penso tu sia così docile" mi rispose lui "Jaehyo fidati...faccio quello che vuoi" continuai per convincerlo "Ma quello che voglio me lo posso tranquillamente prendere" disse con malizia e sentii la sua mano sotto alla mia felpa.

No no, ti prego no.

Tremai a quel contatto, lo odiavo, ne avevo paura.
Mi mancavano le forti braccia di Jimin e le sue mani delicate.
Mi aprì la cerniera della felpa e mi tagliò la maglia sotto con qualcosa di affilato.

Ora si che avevo davvero paura.

"F-fermati" Azzardai "No tesoro, e se ti lamenti ti faccio male sul serio" mi rispose lui con amarezza.
Ero al buio, non sapevo cosa mi avrebbe fatto ed io non potevo fare nulla.
Si avvicinò al mio viso tentando di baciarmi ma tenni la mascella serrata, lui mi diede un pugno in pieno viso perché non lo lasciai fare "Dovresti collaborare, non farmi rovinare questo bel faccino" mi disse dandomi una carezza e io gli diedi una testata "Allora sei proprio stronza eh?" mi disse lui che con uno scatto mi trinciò un pezzo di pelle sulla pancia con un coltello probabilmente.

Urlai, faceva male, troppo male.

"Stai zitta, così impari" Mi disse mettendomi una mano davanti la bocca ma io gliela morsi, arrabbiato mi trinciò anche una gota.

『L'amore non vede』 ❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora