Capitolo 7

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Jennifer aveva il cellulare scarico e decise di metterlo sotto carica in cucina, non pensava a cosa sarebbe potuto succedere ma avrebbe dovuto immaginarlo. Sua madre sentendo vibrare il telefono lo prese per vedere di chi fosse il messaggio, ed era proprio di Theo, cosí cominciò a controllare anche le chat precendenti. La sera prima si erano scritti "cose" che nessuno avrebbe dovuto mai leggere, erano le loro conversazioni private e sua madre le aveva lette, le aveva lette tutte e adesso non si poteva più tornare indietro. Jennifer entrata in cucina per riprendere il cellulare si accorse che era stato sbloccato e disse:" Ma perchè il mio telefono è aperto?" ....
"L'ho aperto io" rispose la madre.
"Perchè?"
"Volevo vedere le chat"
"Quali chat?"
"Sai benissimo quali chat... visto che non mi tieni aggiornata sulla vostra storia devo provvedere da sola non ti pare?"
"Ma mamma.. se tu me lo avessi chiesto io te lo avrei detto..."
"Ho preferito fare da me... cosa ti succede perchè sei sbiancata?.. per il tipo di chat o per il fatto che io le abbia lette?"
.......
"Rispondi!!..non stare lì impalata!!"
"Perchè tu le hai lette"
"Come scusa?..non ho sentito"
"PERCHÈ TU LE HAI LETTE"
"Bene adesso vai dagli zii e non pensare a niente che dopo parliamo"
"Come faccio a non piangere e a sorridere se mi hai distrutta.. hai violato la mia privacy... e il giorno di pasqua che dovrei essere felice.. mi hai rovinato il pomeriggio"
"Ripeto Jennifer .. non servono le lacrime adesso... sbrigati e vai dagli zii che ti aspettano"
Jennifer si sentiva morire dentro ... le lacrime volevano uscire ma lei cercava di trattenerle il più possibile ma non le riusciva tanto bene. Ovviamente la madre aveva letto solo ció che le interessava e non quello che realmente avrebbe dovuto leggere. Era tristissima, non avrebbe voluto che succedesse una cosa del genere, così cominció ad autocolpevolizzarsi, a pensare che se lei non avesse lasciato il cellulare incustodito in cucina non sarebbe successo nulla. Così quella sera dovette, ovviamente obbligata dalla madre, lasciare il telefono in carica spento senza portarlo nella sua camera. Jennifer diede la buonanotte a Theo cercando un scusa che giustificasse il fatto che stava andando a letto presto e, immersa nel buio della sua camera, si addormentò piangendo. Nonostante la madre cercò il tutti i modi di impedirgli di scrivere a Theo , la ragazza continuò e il giorno dopo gli raccontò tutto che era successo il giorno prima e lui le disse di non preoccuparsi e che come sempre ne sarebbero usciti insieme da questa situazione. Due giorni dopo la madre chiamò Jennifer in cucina per affrontare l'argomento:" Theo". Dopo circa un'ora di discussioni, Jennifer si chiuse in camera piangendo ad ascoltare musica. Nella sua mente rimbombavano potenti le parole della madre: "Basta.. tutto questo deve finire!" ; " Lui non esiste!";"Non ti ama"; " Non vedi che ti prende in giro" ; "Soffrirai";"Vuole solo una cosa da te";" Verrà quì per farsi il suo mese di divertimento";"Poi se ne andrà"; "Sono solo bugie"; "È tutta una menzogna".....
Ogni canzone che ascoltava sembrava parlare della loro storia, da quel giorno ogni cosa prese la forma del loro amore, ogni ragazzo dai capelli scuri e gli occhi verdi le ricordava lui, lo cercava tra la gente, sperava che lui fosse dietro l'angolo con un mazzo di rose pronto ad affrontare tutto con lei, tenendosi per mano, erano da soli contro il mondo e non sapevano se sarebbe finito tutto, ma loro contunuavano a sperare, sperare che questi gran casino sarebbe potuto diventare felicità. Ma lei era diventata acida, fredda, distaccato con tutti, cominciò a non sorridere più, a no provare più sentimenti , ad essere oscura, un'angelo bianco che, spento dal mondo crudele che non perdona, era diventato un'anima nera e gelata, non esisteva più felicità per lei, nè amore, quando lui le scriveva lei rispondeva con freddezza. Un giorno raccontò a Theo cosa sentiva e lui le disse :"Non dire così amore mio...tu sei importante, servi a me, mi rendi felice, non posso vivere senza di te, sei una ragazza perfetta quindi non voglio più sentirti dire queste stronzate."
Era riuscito a farla stare meglio con quelle parole, lui era l'unica cosa che poteva renderla felice adesso, ma perchè spesso ci troviamo davanti a situazioni che non vorremmo lasciare ma che siamo costretti a lasciare, si dice che niente è impossibile se si crede fino in fondo, ma adesso Jennifer non credeva più alla speranza e alla possibilità che si sarebbe potuto essere un futuro per loro e si domandava il perchè di tante cose...
Perchè niente va come vorremmo che vada?
Perchè la gente che dice di amarci in realtà cerca di ostacolarci in tutti i modi?
Perchè nessuno cerca la felicitá e il bene delle persone che ama?
Perchè i sogni non si realizzano mai?
Perchè le cose sbagliate sembrano agli occhi così maledettamente giuste?
Perchè testa e cuore sono sempre in competizione?...la testa dice "basta" mentre il cuore dice "aspetta" e poi diventa tutto una guerra interiore
Perchè tutto è ingiusto?
Perchè ognuno non può vivere la propria vita secondo le sue scelte e le sue decisioni?.....

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