capitolo 1

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<< e poi basta, vivere non aveva più senso >>

-biiiiiip biiiip-
Dannata sveglia!
Aprì gli occhi e guardai l'ora : le 4.30 di mattino.

Che cazzo di problemi avevo? perché avevo messo la sveglia a quell'ora?
Rimuginai qualche secondo e poi ricordai l'appuntamento con Dylan!

Era il mio migliore amico, io e lui eravamo inseparabili , facevamo cose folli dalla mattina alla sera.
Le mie amiche dicevano che era molto figo : fisico da Adone, capelli marroni e occhi verdi. Ma io lo vedevo solo come un fratello.

(Non mettetevi ad urlare "FRIENDZONE" perché non è così, a lui piaceva la mia amica Hazel).

Questo piano ce lo avevamo in testa da mesi. Era folle. Geniale. Un po' contorto ma fantastico.

Dovevamo incontrarci alle 5.00 davanti alla nostra scuola: la High S. Paul School.

Mi vestii velocemente e facendo meno rumore possibile; non dovevo svegliare mia madre!
Indossai degli skinny neri, una felpa grigia cinque taglie in più di me, una camicia a quadri e le mie inseparabili all stars nere.
Mi guardai allo specchio e velocemente uscii di casa.
Ero alta, avevo gli occhi verdi, i capelli biondi e una fossetta sulla guancia sinistra.

Arrivai all'appuntamento con cinque minuti di ritardo e lo vidi giá davanti al portone, ormai ingrigito della scuola. Presi un respiro profondo e mi avvicinai.

Intanto dentro di mè mi ripetevo il perché di quel fottuto gesto. Cosa volevo dimostrare? Che non me ne fregava niente degli altri? Che ero folle? Un insieme è forse la risposta corretta.

Appena mi vide mi abbracciò e mi sussurrò all'orecchio

-pronta?-

Annuii e presi lo zainetto nero in pelle di Dylan e tirai fuori dalla tasca più grande due bombolette spry.

L'adrenalina prese presto il posto alla paura e di fianco al portone disegnammo ( o meglio spruzzammo) una corona e sotto le nostre iniziali CD, Calipso e Dylan.
-
💓
Fine C1
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