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[03. Terza luce]

Lo allontanai dalle mie labbra e vidi un velo di tristezza nei suoi occhi. Chinai la testa verso le lenzuola del suo letto e si avvicinò a me.

"Perdonami, ma non posso." Sussurrai.

"Non scusarti per una cosa che non hai fatto." Mi sorrise. "Anzi, scusami per il bacio."

"Va tutto bene." Gli sorrisi sinceramente e mi lasciò un bacio sulla guancia.

"Allora, vuoi qualcosa da mangiare?"

"Sono le quattro di mattina, Harry." Risi e si grattò la nuca.

"Avrai mangiato ore e ore fa." Si difese. "Ti sarà venuta un po' di fame, no?"

"Lo ammetto, ho un leggero languorino." Mi arresi, di fronte ai suoi occhi color giada.

"Vieni in cucina, so fare dell'ottima pasta."

[...]

"Posso chiederti una cosa?"

"Tu e le tue domande." Roteò gli occhi al cielo, ridendo. "Dimmi."

"Conoscevi Edward?"

"No." Rispose velocemente.

"Però, Jonah sì."

"Nemmeno, piccola."

"E come sai tutte quei particolari?"

"Diciamo che... Ho le mie fonti." Mi rivolse un occhiolino.

"E quali sono, si può sapere?"

"Al momento no, altrimenti te le avrei rivelate." Sorrise, sorseggiando dell'acqua.

"Ma lo farai un giorno, vero?" Domandai, portando la forchetta alla bocca.

"Vedi, le cose non sono tutte come sembrano."

"Che significa?"

"Ti ho anticipato molto, non posso far trapelare altro."

"Sei cattivo."

"No, cerco solo di proteggerti." Mi guardò negli occhi. "Sono nato per questo."

Black hoof | H.S (#Wattys2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora