capitolo 14

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L'idea di essere completamente nuda nel letto del mio ragazzo non mi piaceva molto dato che lui sarebbe stato il primo ragazzo a vedermi nuda. Non è che mi sentissi a disagio però ero abbastanza in imbarazzo. Thomas quando veniva a casa mia aveva l'abitudine di mettersi senza maglia sul mio letto, ma diciamocelo per un maschio è anche abbastanza normale. Quando ci baciavamo mi metteva sempre le sue mani sui fianchi, sotto la maglia, mi faceva sempre venire i brividi ma non di freddo, quei brividi che ti fan venire il calore nella pancia, ti tremano le gambe e il cuore ti batte a mille. In quel momento il cuore mi batteva forte. Thomas era sulla soglia della porta del bagno, sembrava che mi stesse ammirando li sul suo letto. Si avvicinò, si mise i boxer, i pantaloni del pigiama e si sdraiò vicino a me. Il suo corpo era caldo, aveva quel suo inebriante profumo che mi piaceva così tanto. Non parlavamo ma ci capivamo solo guardandoci. I suoi occhi di quel colore speciale erano fissi nei miei. Ci baciammo non so per quanto tempo, sembrava che avessi fame di lui. Le sue labbra erano così calde e si poggiavano sulle mie. Avevamo le mani intrecciate come se fossero state fatte solo per incastrarsi. Amavo le sue mani, le sue braccia. Amavo le vene. Sono uno dei miei punti deboli. Non so bene il perchè so solo che mi fanno impazzire. Mi piaceva fargli i grattini sulle braccia. Diciamo che fargli le coccole è uno dei miei passatempi preferiti. Amavo invece quando mi cingeva la vita con le sue mani mentre ci baciavamo oppure quando dolcemente mi tocca i capelli. I miei lunghi capelli biondi mi cadevano sempre sulle spalle oppure erano raccolti in una specie di crocchia senza senso che facevo soltanto quando la voglia di pettinarmi non c'è. Mentre eravamo distesi sul letto l'asciugamano ancora riusciva a starmi addosso. I capelli erano ancora un po bagnati ma a quanto pare al cuscino di Thomas non dispiaceva. Thomas invece li aveva tutti scompigliati forse perchè continuavo ad infilarci le mani mentre lo baciavo. Dio i suoi capelli erano sempre perfetti anche se non perdeva ore a sistemarseli. Quando è nervoso continua a toccarseli come fossero anti-stress. Quello di certo era uno di quei momenti. Io ero un sacco nervosa anche se non doveva succedere qualcosa di importante. Amavo stare semplicemente sdraiata insieme a lui sul letto. Il tempo passava ma non me accorgevo nemmeno. Fantasticammo sul nostro futuro, su ciò che avremmo fatto in estate, di ciò che ci sarebbe potuto succedere anche il giorno successivo. Zeus si misi ai piedi del letto ma purtroppo a mio dispiacere lo ignorammo. Mi persi completamente negli occhi di Thomas. Le sue mani nel mentre continuavano a passarmi dal collo ai fianchi, dalle gambe ai capelli. Avevo i brividi in tutto il corpo. Sapevo che prima o poi sarebbe successo qualcosa tra di noi, succedeva tra tutti gli adolescenti del mondo. Non so di preciso cosa ancora stessimo aspettando noi so che forse era meglio così. Forse era meglio attendere, avere quel senso di attesa che prima o poi arriva a consumarti. Mi piaceva l'idea che quando sarebbe successo io e Thomas lo avremmo voluto veramente. Io sapevo che Thomas era la persona giusta. Lo è sempre stato sin da quando lo vidi per la prima volta.

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