capitolo 9

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Era la prima volta che diceva di amarmi. Faceva strano sentirselo dire forse perchè era la prima volta che qualcuno lo diceva a me. per qualche istante quelle due parole nella mia testa continuavano a risuonare. non avevo ancora realizzato che potesse amarmi. Mi resi conto che forse aspettava una risposta. Iniziai a guardarlo negli occhi, eravamo a pochi centimetri di distanza, con la voce smorzata dissi "anche io Thomas". 

Tornammo alla moto, mano nella mano. Io tremavo per l'emozione e a quanto pare anche lui era in ansia dato che gli sudavano le mani. Per tutto il resto della serata tenni il sorriso. Non riuscivo a togliermelo dalla faccia. Mi accompagnò a casa, era tutto così bello e sapevo già di volerlo vedere il giorno seguente. Prima di lasciarci di baciammo nuovamente sotto lo sguardo attento dei Luca e Aurora, la sua ragazza, che ci spiavano dalla finestra. Mentre mi baciava sulla guancia mi sussurrò ancora che mi amava, piano piano sentivo le mie gambe sciogliersi. Dovetti andarmene altrimenti sarei rimasta li sul marciapiede con lui tutta la notte. 

Il giorno seguente sembrava che tutto fosse normale. A scuola la solita noia. Raccontai tutto a Giulia che sembrava fosse più emozionata lei di me. quel pomeriggio saremmo andate a fare shopping. La settimana successiva avremmo avuto il diciottesimo di un nostro amico e come al solito non avevamo idea di cosa metterci. Thomas, anche lui era invitato alla festa ovviamente, ovunque io andassi in quell'ultimo periodo lui era con me e questo mi rendeva molto felice. Fortunatamente decisi di non portare anche lui a fare shopping altrimenti mi avrebbe uccisa. Uscite da scuola io e Giulia ci andammo subito almeno avremmo avuto più tempo per provare tutto ciò che ci sembrava carino. Nel mio negozio preferito puntai ad un vestito, nero ovviamente. Poi va beh ne provai tanti, tanti altri ma tornavo sempre a preferire quello.

"Giuli come mi sta?", dissi 

"Sei bellissima, come sempre" disse Giulia con un tono dolce.

"si dai come no". con tono sconcertato ma fiero di quel che avevo appena sentito. 

Beh quel vestito mi stava sorprendentemente bene, tutto attillato, nero, con le spalline ma con una fascia trasparente appena sotto il reggiseno. La schiena era praticamente tutta scoperta ma non volgare. 

Giulia provò qualche vestito. A lei tutto stava bene , anche un sacco della spazzatura. Sotto mio consiglio alla fine decise di prendere un vestito color verde petrolio tutto in pizzo. Aveva due fascie che le coprivano il reggiseno e le mutande. Il resto del vestito faceva intravedere la sua pelle sempre abbronzata. Le stava benissimo, sembrava fosse fatto apposta per lei.  

Non chiesi parere a Thomas, pensando di potergli fare una sorpresa con quel vestito che mi  lasciava più parti scoperte che coperte. Mancava ancora una settimana, dovevo ancora pensare al regalo ma per fortuna a quello ci avrebbe pensato Giulia, la mia salvezza. 

Quella sera Thomas venne ancora a casa mia e mio padre sembrava essersi abituato ad avere sia la ragazza di Luca che Thomas in casa. Quella sera festeggiammo il compleanno di papà. Thomas gli preparò una torta tutta di panna e cioccolato, una delle sue preferite. Non ho ancora capito se lo fece per renderlo felice con un' ottima torta o era solo per addolcirlo un pò prima della notizia che dopo ci diede. 

Rimasi scioccata quando Thomas, a mia insaputa disse "oggi sono 6 anni che mio padre se ne è andato all'insaputa di tutti senza mai tornare".

Non mi aveva mai parlato di suo padre e in casa sua non ho mai visto una sua foto.

Ci fu un momento di completo silenzio mentre tutti eravamo a tavola, io ne rimasi sconvolta. Mia madre scoppiò in un mare di lacrime. Mio padre ebbe la buona idea di cambiare discorso. Io senza dire nulla presi Thomas per mano e lo portai in camera mia dato che aveva completamente cambiato espressione, come se stesse per piangere. 

Appena si sedette sul mio letto, scoppiò a piangere, ed io con lui. Lo feci sdraiare sul mio petto come faceva sempre Luca quando stavo male. Poco dopo si calmò.

" Ti amo così tanto", disse con ancora la voce a singhiozzi

Gli accarezzai la testa e gli dissi "ti amo cosi tanto Thomas" 

Ci addormentammo li così, senza aver finito di cenare, senza aver finito di parlare. Ci addormentammo e basta. 

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