Alessio rimase in silenzio per un minuto abbondante, continuava a guidare tranquillamente con un sorrisino stampato in faccia
-Sai Genn, in un paesino piccolo come questo la gente è tradizionalista; fa un po' strano vedere segni di affetto tra due maschi, anche se sono solo segni di amicizia. Non è una bella cosa questa mentalità un po'antica ma è così- disse Alessio rompendo il silenzio
-Ah- rispose semplicemente Genn a bassa voce
-Qualcosa non va?- chiese Alex ingenuamente
-No, scusami per averti messo in imbarazzo- continuò il biondo rannicchiandosi sul sedile e guardando fuori dal finestrino
Alessio sorpreso dalla reazione del biondo accostò in un parcheggio, c'era qualcosa da chiarire
-Genn-
-Mh?- il biondo si girò vero Alessio lentamente mettendo su un debole sorriso che pareva più una smorfia
-Non devi scusarti, non hai fatto niente di male e soprattutto niente che non volessi. Solo perché le tradizioni sono questi non vuol dire che io sia d'accordo-
-Ok- disse semplicemente Genn –non capirò mai voi umani e le vostre strane tradizioni-
Ora che sapeva Genn più tranquillo, Alessio rimise in moto e ripartì
-Tra le fate la bisessualità è comunemente accettata, è molto difficile trovarne una che abbia solo tendenze etero e solo tendenze omosessuali, ma non per questo la isoliamo. Voi umani dovreste imparare a godervi di più la vita. L'esistenza è breve, se poi ce la complichiamo da soli è ancora peggio-
-Sai Genn- iniziò Alex -hai proprio ragione, dovremmo farci meno problemi- concordò il moro infine
-Così mi piaci- affermò Genn entusiasta esibendo ad Alessio un sorriso a trentadue denti. Alex sorrise di rimando felice del repentino cambiamento di umore del biondo
-Uno di questi giorni ti porto di sotto- disse di nuovo Genn e la sua non era una domanda, era un'affermazione che non ammetteva repliche. Alex lo fissò un po' confuso
-Con "di sotto" intendi il magico mondo delle fate?- domandò Alessio un po' divertito
-Si, il nome ufficiale è "mondo invisibile" o "corte" ma noi lo chiamiamo solitamente "mondo di sotto"- spiegò il biondo –chiamalo come preferisci-
-Ok prof, tutto chiaro- scherzò Alessio che aveva appena deciso di mettere tra le sue dieci cose preferite in assoluto il finto broncio offeso che aveva messo su Genn. Parcheggiò vicino al parco e scesero insieme dalla macchina incamminandosi verso il laghetto.
-Aspetta Genny, va piano che non riesco a starti dietro- urlò il moro a Genn che stava procedendo a passo marziale verso il laghetto.
Il biondo si girò di scatto e inchiodò i piedi sul posto, le braccia incrociate e uno sguardo assassino stampato in volto -GENNY. NO- chiarì puntando i suoi occhi grandi occhi azzurri su quelli neri di Alex –Se continui così nemmeno ti faccio vedere le ali- Genn aveva messo di nuovo su il broncio
-No, ma aspetta, avevi detto di non averle-
-Mai detto niente di simile, ho detto che non avrei mai svolazzato in giro mezzo nudo vomitando arcobaleni, non ho mai detto di non essere capace di volare- scandì Genn leggermente piccato ma anche divertito. Il biondo prese la rincorsa e come il giorno prima si buttò in acqua con un perfetto tuffo
-Ehi aspetta!- cercò di fermarlo Alex –quando ci rivedremo?- chiese apparentemente al nulla affacciandosi al di la del bordo del laghetto. Il silenzio dominò il la situazione per qualche secondo dopodiché la testa di Genn fece capolino sul pelo dell'acqua facendo sobbalzare Alessio
-Sabato alle nove, ti aspetto qua. Puntuale e vestiti bene- sentenziò Genn poi fece qualcosa che lasciò Alessio totalmente basito. Si sporse ancora di più oltre i bordo e lo baciò. Poi scomparve nell'acqua. Alessio rimase tre minuti buoni a fissare il punto in cui era sparito Genn poi si riavviò come stordito alla macchina. Mise in moto e uscì dal piccolo parcheggio sempre un po' intontito.
Cosa significava quel bacio? Era un appuntamento quello a cui sarebbero andati due giorni dopo? Avrebbe dovuto andarci? Di nuovo, cosa significava quel bacio? E come lo avrebbe detto a Livia?
Il viaggio verso casa, Alessio lo passò continuando a riflettere su quei grandi interrogativi che rimbombavano nella sua testa. Salutò la famiglia e si buttò sopra il letto a peso morto. La notte la passò totalmente insonne, ma la mattina dopo aveva trovato una risposta a tutte le domande che si era posto la sera precedente
Aveva innanzitutto deciso che alla sua ragazza non avrebbe detto niente, non voleva incasinare la situazione più di quanto non fosse di già negli ultimi tempi. Decise inoltre che il bacio non significava niente, che poi bacio, era una parola grossa, era stato giusto uno sfioramento di labbra e niente di più, probabilmente per Genn era un gesto di amicizia, nient'altro. E visto che erano amici, quello di sabato non era un appuntamento ma solo un'uscita tra amici perciò non vedeva quale fosse il problema nell'andarci.
Con la mente decisamente più leggera ma le palpebre di gran lunga più pesanti si diresse verso la fermata del pullman per andare a scuola. Anche se ormai aveva la macchina da quasi un anno, Alessio per andare a scuola continuava a usufruire dei servizi pubblici sia per una questione di comodità dovuta al fatto che trovare un parcheggiò davanti a scuola alle otto di mattina era impossibile, sia per fare due chiacchiere con i suoi amici che erano in altre classi e vedeva solo ai cambi dell'ora e durante l'intervallo. Entrò nel grande edificio e si diresse nella sua classe dove però non trovò nessuno a salutarlo, erano tutti con le teste chine sui libri nonostante non fosse ancora arrivato il professore. Inizialmente si chiese il perché di tutta quell'ansia da parte dei compagni poi si ricordò che quello era il giorno della simulazione per la prima prova della maturità di cui ovviamente si era dimenticato.
-San Gennaro, aiutami tu- disse disperato sbattendo una mano sul viso
Note
Salve a tutti, è passata un'epoca dall'ultimo aggiornamento, lo so bene, ma la puntualità non è decisamente il mio forte. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno stellinato o commentato gli altri capitoli. Vi amo tantissimo.
Volevo informarvi anche che ho pubblicato la prima di due parti della Marvel AU di cui avevo parlato nell'ultimo capitolo. Vi ringrazio in anticipo se andrete a spendere qualche minuto del vostro tempo per leggerla
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Pixie Dust - gennex
FanfictionDi Genn che è una fata e di Alex che non vuole crederci Dal capitolo 1: -Allora- disse il biondo seriamente sedendosi accanto al moro sulla panchina -Ci sono molte differenze tra le Winx e le fate, non starò a elencarle tutte, ti dico solo quella pr...