Nello scorso capitolo avevo chiesto di indovinare chi fosse lo special guest di questo capitolo, avete risposto la Baell, McFly o Skin. ebbene... non è nessuno di loro, leggete e scoprirete
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Alex annuì di fronte alle raccomandazioni di Genn e insieme entrarono nell'edificio.
Li assalirono luci stroboscopiche e fumi colorati, sul soffitto, esattamente sopra il centro della pista, galleggiava un'enorme lampadario se così si poteva definire, era più una palla luminosa ferma a mezz'aria senza fili o travi a sostenerla. La pista era già strapiena di gente che ballava e il bancone davanti al bar non era da meno, era pieno di gente ammassata che aspettava il proprio turno
-Vuoi ballare?- urlò Genn per farsi sentire dall'altro anche se erano praticamente appiccicati
-Si- urlò di rimando Alex appiccicandosi al braccio di Genn per non perderlo in mezzo alla folla
Raggiunsero il centro della pista, erano proprio sotto il grande lampadario. Alex alzò la testa e poté notare che era circondato da una leggera polverina argentata, doveva essere opera di qualche fata dell'aria.
Genn lo riportò alla realtà appoggiando le sue mani sulle spalle di Alessio e iniziando a ballare. Alessio era leggermente destabilizzato del gesto del biondo ma si riprese istantaneamente dal suo stato appoggiando le mani sui fianchi ossuti di Genn e artigliando il tessuto della maglietta. Dopotutto era solo un ballo, cosa poteva esserci di male?
Dopo un tempo incalcolabile si diressero di comune accordo verso uno dei divanetti lasciati liberi ai lati della pista, Alex si butto su di esso stremato, le gambe che gli facevano male e la testa che pulsava; aveva faticato più quella sera per andare a tempo con la musica e i frenetici balli di Genn che durante le sue partite domenicali. Genn accanto a lui ancora ondeggiava e muoveva i piedi tempo.
-Genn!- urlò qualcuno alle loro spalle
Il biondo si voltò nella direzione della voce e in men che non si dica stava stringendo in un abbraccio stritolante il nuovo arrivato. Alex si grattò la testa imbarazzato e tossicchiò leggermente, Genn come risvegliato dal suo stato di entusiasmo si rivolse ad Alex
-Lui è Benji, un mio... amico- disse con fare incerto voltandosi verso il suddetto Benji che annuì poco convinto.
Alex osservò attentamente il ragazzo di fronte a lui, era alto ma non troppo, aveva i capelli castani chiari e gli occhi azzurri ma non di quell'azzurro intenso come Genn. Dopo un lungo scambio di sguardi in cagnesco tra Alex e Benji, quest'ultimo si decise a parlare rivolgendosi a Genn
-Andiamo a ballare? Ti va?- propose Benji
Genn guardò Alex in cerca della sua approvazione, il moro annuì e i due si allontanarono in mezzo alla pista. Avrebbe voluto fermarli ma chi era lui per non permettere a Genn di stare con un suo amico che non vedeva da tanto tempo; certo, quel Benji non gli andava a genio ma Alex non era il fidanzato di Genn e anche se gli rodeva il fegato a vederli insieme non poteva fare una scenata di gelosia.
Li osservava da lontano, ballavano in modo scatenato e totalmente fuori tempo, tanto da sembrare ubriachi, ad Alex venne da ridere per la totale mancanza di coordinazione tra i due. Poi successe il putiferio, vide da lontano Benji avvicinarsi a Genn e prenderlo per i fianchi in modo molto più che amichevole e in men che non si dica si catapultò in pista e in meno di tre secondi si ritrovò a frapporsi tra i due con uno sguardo furioso in volto
-Senti, Ben-coso o come ti chiami. Levati. Punto-
Alessio si era dato dello stupido nell'esatto momento in cui aveva aperto bocca ma non si poteva tornare indietro e la gelosia lo stava uccidendo. Si era frapposto tra Genn e Benji e in quel momento stava fissando quest'ultimo che era visibilmente stupito e anche abbastanza incredulo. Alex lo guardava fisso negli occhi con sguardo truce dando le spalle a Genn.
Aveva paura di voltarsi e vedere la reazione del biondo, probabilmente non gli avrebbe parlato per il resto della vita. Fortunatamente Benji decise di togliere il disturbo con un "ok raga, vi lascio da soli, vado a salutare Fede". Alex si girò lentamente e incontrò lo sguardo di Genn; si aspettava di vederlo arrabbiato o severo tutto tranne divertito.
Il biondo gli fece un cenno con la testa, lo prese per mano e lo condusse fuori; si appoggiò al muro della discoteca e lo fissò in silenzio per qualche minuto, uno sguardo neutro indecifrabile dipinto sul volto che poi si distese in un sorriso
-Hai qualcosa da dirmi?- chiese il biondo senza smettere di sorridergli
-Io... mi dispiace, non so che dire, quando l'ho visto metterti e mani addosso non ci ho visto più; ti chiedo scusa- rispose Alex mestamente senza mai alzare gli occhi da terra
-Non è che sei un po' geloso?- chiese di nuovo Genn mordendosi il labbro inferiore
Alex non ci vedeva più, per la seconda volta in quella sera stava per perdere il controllo. Decise di lasciarsi andare ancora una volta, probabilmente se ne sarebbe pentito entro poco ma tanto valeva tentare, decise di accantonare tutte le paranoie che stavano sorgendo nella sua testa e buttarsi
-Si- disse semplicemente rispondendo alla domanda che Genn gli aveva posto poco prima. Il biondo non fece nemmeno in tempo a captare la risposta che venne violentemente sbattuto al muro da Alex che si avventò subito sulle sue labbra.
Genn non si oppose e portò le braccia intorno al collo di Alex che nel frattempo lo stava coinvolgendo in uno scontro di lingue e denti che fecero tremare le gambe a entrambi. Si staccarono per riprendere fiato. Alex guardò Genn negli occhi, il biondo aveva il fiatone e le labbra gonfie
-Ora cosa dirai alla tua ragazza?- chiese Genn senza mai distogliere lo sguardo dal ragazzo davanti a lui -Si Alex, la tua ragazza, quella che era alla partita a cui hai dedicato il gol, la stessa di cui avete parlato tu e tua madre in cucina. Vi ho sentito per sbaglio in tutti e due i casi-
-È una faccenda difficile, è un continuo tira e molla, all'inizio credevo di amarla ma non ne sono più tanto sicuro-
-Va bene, grazie per la sincerità, spero che tu possa risolvere presto questa faccenda e comunque voglio essere sincero anche io. Ci sono cose che non ti ho detto. Primo, ho sedici anni, forse l'avevi capito ma ci tenevo comunque a dirtelo. Secondo, Benji non è esattamente un amico come gli altri, è il mio ex, siamo stati insieme tre anni ma ci siamo lasciati lo scorso anno. Siamo comunque rimasti in ottimi rapporti da come hai potuto vedere. Terzo, adoro i ragazzi gelosi- così dicendo il biondo si riaggrappò al collo dell'altro per baciarlo di nuovo con trasporto
-Oh dai raga, prendetevi una stanza- disse una voce proveniente dalle spalle di Alex che captato lo sguardo truce di quest'ultimo alzò le mani in segno di resa –Si, si ok, sei stato abbastanza chiaro prima, tolgo il disturbo. E comunque mi chiamo Benji non Ben-coso- disse il moro porgendo la mano ad Alex che la stritolò con la sua giusto per marcare un po' il territorio.
Note
Zan zan zan, ecco a voi lo special guest, non era altro che BENJI! (per favore non uccidetemi)
Mi scuso infinitamente per aver postato così tardi ma sono tornata da poco dalla gita e non avevo né il pc né una wifi abbastanza potente per postare. Chiedo umilmente perdono e spero di riuscire ad aggiornare al più presto.
Piccolo sondaggio: secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo?
Chi indovina vince un biscotto #monotoniaportamivia
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Pixie Dust - gennex
FanfictionDi Genn che è una fata e di Alex che non vuole crederci Dal capitolo 1: -Allora- disse il biondo seriamente sedendosi accanto al moro sulla panchina -Ci sono molte differenze tra le Winx e le fate, non starò a elencarle tutte, ti dico solo quella pr...