-Dov'è Genn- chiese Alex tirandosi su di scatto
-Genn? Dai Ale seriamente, ancora stai in fissa con quel moccioso? Lo conosci a malapena, ha due anni meno di noi ed è anche fidanzato, perché non lo lasci perdere?-
-Ma che stai dicendo Antò, Genn è il mio ragazzo, è venuto a casa mia varie volte e siamo usciti insieme-
-Ale, ti sei bevuto il cervello? Ieri sera alla festa ti lamentavi tanto perché ti ignorava e hai perso la testa quando l'hai visto baciare Benjamin Mascolo della 5°A, è per questo che hai preso quella roba. Ti lascio solo due secondi e guarda che mi combini- lo rimproverò amichevolmente Antonio
-Ma quale festa e quale Benji? Quei due si sono mollati da secoli, te l'ho detto, io e Genn stiamo insieme- Antonio sospirò con aria sconfitta e si portò una mano tra i capelli –senti Ale, adesso ti lascio solo, devo andare a studiare per la prima prova, domani facciamo la simulazione-
-Antò, dimmi una cosa, che giorno è oggi?-
-Il 9 maggio, perché?-
-Niente, così- disse Alex salutando l'amico mentre sprofondava nei suoi pensieri e addormentandosi poco dopo-
Il giorno dopo si svegliò con una strana energia in corpo, anche se non aveva chiuso occhio sentiva di poter spaccare le pietre con il solo sguardo e si recò a scuola fiducioso.
Quel giorno avrebbe svolto la simulazione al meglio, avrebbe terminato le ore di scuola, avrebbe pranzato e successivamente sarebbe andato da Genn al laghetto.
La ricreazione era suonata da pochi minuti, la prova non era andata bene come pensava Alex ma nemmeno così male; si diresse in corridoio per incontrare i suoi amici quando vide una familiare testolina bionda al lato del corridoio, Genn era appoggiato al muro con un pesante vocabolario in mano.
Alex decise di avvicinarsi al biondo
-Ehi- sussurrò il moro
Genn si voltò di scatto, non l'aveva visto arrivare
-Ehi, come mai sei qui, non dovresti essere al laghetto?- continuò Alex visto che l'altro non dava segni di vita
-Scusa ma chi sei? E quale laghetto?- domandò Genn visibilmente confuso
-Dai Genn, il laghetto del parco, quello dove ci siamo conosciuti e ci vedevamo tutti i giorni, ci siamo andati anche ieri quando mi hai portato a casa tua- disse Alessio convinto prendendolo per le spalle. Il biondo lo fissava ancora confuso senza dire una parola –È li che ci siamo baciati la prima volta, mi hai baciato tu non ti ricordi?-
-Che dici? Io non ti ho mai baciato- disse timidamente il biondo abbassando lo sguardo e appiattendosi al muro. Il moro strabuzzò gli occhi incredulo, come faceva a non ricordarsi ciò che avevano passato insieme in quei pochi giorni?
-Si, mi hai fatto anche conoscere Vanessa, tua madre, mi hai fatto vedere casa tua e tu sei venuto a casa mia, ti ho anche portato allo stadio una volta. Sono Alessio, come fai a non ricordarti di me-
-Senti Alessio, io non ti conosco davvero, ti vedo per i corridoi ma non abbiamo mai parlato, e mia madre si chiama Rossana non Vanessa-
-Genn, se è un tuo strano scherzo smettila, non è più divertente- gli occhi del biondo si spalancarono quando Alessio lo tirò a se e lo intrappolò in un bacio che durò molto poco. Il biondo appoggiò una mano sul petto dell'altro e lo allontanò debolmente
-Ma che fai, io ho un ragazzo- pigolò Genn rosso in viso
-Sì! Sono io, come fai a non ricordarti?- insistette Alessio
-Ma non è vero, smettila di dire così- mugolò Genn spaventato ormai sull'orlo di una crisi di pianto
Alex sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla e stringere la presa
-C'è qualche problema?- chiese educatamente il ragazzo appena arrivato
-Senti Benji-coso, non sono problemi tuoi- sputò irritato Alessio
Il nuovo arrivato intanto si era spostato e si era frapposto tra Alex e il biondo prendendo il viso di quest'ultimo tra le mani e asciugando le poche lacrime che solcavano il viso di Genn
-Ehi, tutto ok?- sussurrò Benji a Genn.
Il più piccolo annuì debolmente e si appiattì ulteriormente al muro –E in ogni caso- continuò Benji ma questa volta rivolto ad Alessio –i problemi del mio fidanzato sono anche i miei problemi- disse scandendo bene la parola "fidanzato"
-Lui non è il tuo fidanzato- ribatté Alex mimando le parole con le dita
-Si che lo è, non sei tu a deciderlo- rispose Benji a tono facendosi più vicino ad Alessio –senti, non ti conosco e non ho niente contro di te ma perfavore adesso vattene, stiamo dando spettacolo e mi pare di capire che Genn non ti voglia qui.
Alex se ne andò con il morale totalmente a terra ma non del tutto sconfitto era ancora convinto che Genn gli stesse facendo uno scherzo, decise di recarsi al laghetto per capire di più. Salì in macchina e guidò fino al parco ma non trovò ciò che cercava.
Sapeva la strada a memoria, quei giorni l'aveva percorsa innumerevoli volte sia con Genn che da solo ed era sicuro che quel centro commerciale non ci fosse mai stato. Decise di chiamare Antonio che probabilmente era già uscito da scuola
-Antò, ma dove stanno il parco e il laghetto?- balbettò Alex confuso
-Ale, ma sei scemo? Quale parco? L'hanno demolito tre anni fa, il laghetto era già prosciugato da anni quando hanno demolito il parco-
Note
Allora, finalmente anche questa storia è giunta al termine, mi è piaciuto molto scriverla e spero che a voi sia piaciuto leggerla.
Prima di chiudere definitivamente con questa storia vorrei spiegare due cosine. Diciamo che tutto era partito da un articolo in cui mi ero imbattuta girovagando per la rete (http://www.vice.com/it/read/dmt-non-c-droga-o-esperienza-pi-strana-979), un articolo su una droga allucinogena, il DMT, che ha come effetto in chi ne fa uso la sensazione di entrare a far parte di un mondo fatato/elfico alternato a visioni di colori e forme particolari.
E qua mi è venuta l'idea per la storia, un Alex che dopo una delusione amorosa decide di provarla e ne subisce gli effetti arrivando addirittura ad immaginarsi un fidanzamento con un ragazzo fata.
E niente, se avete tempo prendetevi 5 minuti e leggete l'articolo di cui ho messo il link sopra perché lo reputo veramente interessante e anche abbastanza stravagante. Viva i Genji
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Pixie Dust - gennex
FanfictionDi Genn che è una fata e di Alex che non vuole crederci Dal capitolo 1: -Allora- disse il biondo seriamente sedendosi accanto al moro sulla panchina -Ci sono molte differenze tra le Winx e le fate, non starò a elencarle tutte, ti dico solo quella pr...