-Gerard, devi assolutamente venire a scuola-
La voce di Michael era un misto tra il perplesso ed il preoccupato, e ciò non prometteva nulla di buono.
Assolutamente nulla.Durante la notte aveva ricevuto diversi messaggi da Frank.
Frank: Ho pensato molto a quello che mi hai detto e, perché no? Posso farlo senza problemi.
Frank: Domani durante la pausa pranzo verrò al tuo tavolo e parleremo.
Frank: Un piccolo passo per l'uomo un grande passo per l'umanità.
Non sapeva cosa voleva dire con quell'ultimo messaggio, forse al fatto che dopo molto tempo sarebbe uscito allo scoperto, avrebbe detto a tutti Ehii amici che disprezzano i gay indovinate chi è frocio? Esatto Frank Iero colui che prendete come modello yeyyy
Si precipitò a scuola e raggiunse a fatica suo fratello che era ancora fuori, seduto sul muretto a fumarsi la sua sacra Lucky Strike.
-Hanno picchiato Iero prima-
Quasi si strozzò con la sua stessa saliva, mentre poteva già immaginare il motivo.
-Da quel che ho capito voleva confidarsi con il suo migliore amico sul fatto che, beh, lo sai pure te-
La campanella della seconda ora era suonata, arrivare in orario non era il loro forte, non lo sarebbe mai stato.
-Il suo amico gli ha detto qualcosa come Fai proprio schifo e l'ha spinto via, hanno cominciato a pestarsi di brutto Gerard, schizzavano sangue ovunque-
Suo fratello non aveva neanche finito il discorso che lui era già partito in quarta verso i bagni, e si era chiuso dentro a frignare come una mocciosa.
Era colpa sua, lui aveva insistito a fargli dire quelle cose, lui l'aveva messo nei casini.
Era colpa sua.
Andò verso l'infermeria con gli occhi ancora gonfi e rossi di pianto, un pesante nodo alla bocca dello stomaco, dio.
-Frank..- aveva gli occhi chiusi, non poteva sentirlo.
Oh, Frank.