Chapter fifty

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Luke's pov

Ero seduto in soggiorno con mio fratello Jack, mentre provavano a seguire una partita in televisione ma, mentre mio fratello non faceva altro che commentare gli errori di ciascun giocatore, io ero intento nell'osservare mia madre pulire tutta casa.

Mi pervade un sentimento di malinconia, nel vedere l'espressione sofferente di mia madre. Io certamente non ero ridotto meglio, ma vederla in quelle condizioni mi faceva stare ancor peggio.

Dopo tutto quello che era successo con Wendy, il nostro rapporto è precipitato in una maniera assurda, tanto che mi limitavo a parlarle solo quando mi serviva qualcosa. Ma vederla in quelle condizioni, cancellava tutto il rancore, tutta la rabbia che provavo verso di lei.

"Perché non provi a parlarci?" chiese Jack, e quando mi girai notai che mi stava fissando mentre guardavi incessantemente mia madre.

"Non lo so, Jack. Sono ancora arrabbiato per tutto quello che è successo, ma mi manca. Mi mancano le sue attenzioni, mi mancano i suoi abbracci, mi manca tutto di lei. Vorrei che non avesse complottato per separare me e Wendy" ero anche io piuttosto sofferente, visto che il più delle volte, non parlavo con nessuno della mia famiglia.

Jack mi guardò comprendendo i miei sentimenti e mi fece un debole sorriso.

"Luke, quello che è successo, l'hanno fatto perché avevano paura. Hanno perso la loro unica figlia femmina e sapere che frequentavi un membro di quella famiglia, li ha sconvolti. Ma magari, adesso, hanno compreso che quello che c'è tra te e quella ragazza, è davvero vero amore" sorrisi alle sue parole. Forse aveva ragione, forse avrebbe capito quello che provavo per Wendy.

"Ha tutti si dà una seconda opportunità" continuò, sorridendomi amorevolmente e mi rassicurò poggiando la sua mano sulla mia spalla.

Sapevo di doverlo fare, non avrei potuto vivere senza mia madre per tutta la vita. Erano la mia famiglia.

Mi alzai dal divano e accorsi a mia madre, afferrando l'aspirapolvere dalle sue mani, spegnendola e sistemandola contro la parete.

"Perché non parliamo un po'?" feci un piccolo sorriso e lei per poco non esplose in una miriade di lacrime. Chissà da quanto tempo aspettava quel momento.

"Certo, Luke" rispose e salimmo al piano di sopra, sistemandoci nel salotto di fianco alle altre camere da letto.

Adoravo quel posto. Ad ogni cena o pranzo di Natale, del ringraziamento e delle altre feste, io con tutta la mia famiglia ci riunivamo in quella piccola sala per chiacchierare.

"Mi dispiace" disse, prima che potessi spiccicare qualche parola. Stavo pensando al discorso migliore che potessi farle, ma lei mi aveva preceduto facendo cancellare ogni pensiero nella mia testa.

"Mamma, non è più importante ora. Ma ho bisogno del tuo sostegno. Io la amo ancora, non ho mai smesso di amarla in questi mesi e sono intenzionato a trovarla. Con o senza il tuo supporto" la guardai fissa negli occhi cristallini e lei fece un gran sorriso.

Mi aspettavo di tutto in quel momento, urla, pianti, ma non avrei mai immaginato che la sua reazione potesse essere quella.

Feci una smorfia confusa e Liz scoppiò a ridere, accarezzandomi dolcemente la coscia come faceva ogni volta quando ero piccola.

"Luke, è già da tempo che me ne sono accorta. Non mangi, non esci di casa, non stai con i tuoi amici se non sono loro a venire qui, e ho capito che tu sei ancora innamorato di Wendy -sorrisi riconoscente, e lei continuò a parlare-
Certo, non posso nasconderti che mi è difficile ammetterlo, ma già da un po' ho capito che quella povera ragazza non c'entra nulla in tutta questa storia. Non ha né colpa nostra, né colpa di Richard o Moira, la morte di Alex e Rosie" fece una smorfia dolorante al pensiero di sua figlia. E la capii. Nemmeno io avrei sopportato la perdita di mio figlio, se fosse accaduto a me.

Away from you ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora