Chapter fifty-six

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Ve lo scrivo già qui, VOTATE E COMMENTATE IL CAPITOLO MIEI LUVS🙂

Wendy's pov

Depilarsi non è mai facile, tantomeno se il tuo ragazzo è lì che ti guarda, più concentrato di te. Era quello che stava facendo Luke, rimanendo attento ad ogni mio movimento con la paura che mi tagliassi.

Eravamo molto più uniti da quella discussione, e non potevo esserne più che felice, anche se la mia vita privata non era più tanto privata dato che il biondo mi seguiva anche in bagno.

"Luke, mi stai mettendo ansia" Risi, mentre lui continuava a fissarmi le gambe. Non ero più neanche in imbarazzo.

"Se ti tagli puoi anche morire dissanguata. Io sono qui per evitare tutto questo" aveva dell'ironia quella frase, e Luke non poté fare a meno di nascondere un sorriso.

Finii di depilarmi in silenzio, mentre pensavo a quando sarebbe arrivata la lettera da Princeton. L'avevo inviata circa una settimana prima e di lì a qualche ora sarebbe dovuta arrivare alla risposta. Ero più che nervosa. Se la risposta fosse stata negativa, avrei perso Luke, ma avrei anche perso un anno di scuola, e non era quello che volevo.

Luke sembrò leggermi nel pensiero, e mi baciò una spalla. Anche lui era agitato, ma non lo sarebbe stato quanto me.

Appena ebbi terminato, scendemmo in salotto dove Liz e Andrew erano seduti sui divani con due lettere nelle mani. Due lettere che sapevo essere indirizzate a noi. Mi stupii della prontezza dei miei pensieri avuti circa mezz'ora prima.

"Oh, tesori, ci sono due sorprese" Liz aveva un grande sorriso sul volto. Si sapeva che una di quelle lettere conteneva una risposta affermativa, ma purtroppo quella lettera non era indirizzata a me.

Luke mi strinse la mano, per rassicurarmi, ma in quel momento nella mia testa era presente solo tanta angoscia.

Andrew mi sorrise quando mi porse la lettera. Non seppi se ricambiare o meno, presi solamente la lettera tra le mani tremanti e guardai Luke. Ma lui non stava guardando me.

Lo vidi sorridere e abbracciare la madre, mentre io ero ancora con la lettera chiusa tra le dita. Feci per aprirla, ma il cellulare vibrò nella tasca posteriore dei miei pantaloncini.

Tirai fuori il cellulare e per poco non smisi di respirare. Il nome di mia madre lampeggiava sullo schermo del cellulare. Erano giorni che provava a chiamarmi, ma non avevo risposto a nessuna delle sue chiamate. Sospettavo qualcosa, ma non volevo sapere se sapeva della mia fuga. Il più grande errore mai commesso.

Non risposi alla chiamata, presi coraggio e aprii la busta. Lessi la calligrafia perfetta di quell'università ed emisi un urletto di gioia dopo aver letto quelle semplici parole.

Siamo lieti di informarla della sua imminente ammissione alla nostra università.

Guardai nuovamente Luke, che finalmente mi sorrise. Liz mi abbracciò e si commosse, come se fosse lei la mia madre. Moira non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

"Sono così fiera di voi" disse Liz, con le lacrime agli occhi. Ero felice anche io.
Il solo pensiero di poter stare ancora con Luke mi fece sentire bene, e in quel momento mi sentii veramente a casa.

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"Papà?" non sentivo mio padre da circa un mese, ed era strano che mi chiamasse in pieno pomeriggio. Di solito a quell'ora era a lavoro.

"No, Wendy Jane" mi si gelò il sangue nelle vene. La voce di mia madre mi rimbombava ancora nelle orecchie, quando ricominciò a parlare.

"Non puoi davvero credere che non l'avessi scoperto" emise una risata amara. Io, personalmente non ci trovavo nulla di divertente.

Away from you ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora