Chapter sixty

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Wendy's pov
Trovai impressionante vedere quanto quell'università fosse grande: piena di prati, di edifici per le diverse facoltà. Era una scuola immensa e realizzai in quel momento quanto assurda fosse diventata la mia vita in quel poco tempo.

Ero tornata a casa dopo che mia madre mi aveva portato dall'altra parte del mondo, mi ero diplomata, avevo ritrovato il ragazzo che amavo, avevo abbandonato mia madre per lui, mi ero trasferita con lui, e adesso avrei anche frequentato l'università con lui.

In soli pochi mesi, Luke era riuscito a sconvolgermi la vita, e non potevo essere più felice di così. Mi aveva fatto capire la differenza abissale tra il vivere e l'esistere, e io, fin prima di conoscerlo, non avevo vissuto, esistevo. Esistevo come una piccolissima piantina, della quale nessuno si curava, ma che un giorno era stata scoperta e ammirata. E da quel momento, io avevo finalmente iniziato a vivere.

Sembrava un film sdolcinato, ma quella era la mia vita, quella era la mia storia.

"Dove credi che sia l'ufficio informazioni?" chiese Luke, risvegliandomi dai miei pensieri. Lui, probabilmente, non si era mai accorto di quanto veloce stessero andando le nostre vite, ma lui era fatto così. Lui viveva, non importandosene.

"Non ne ho idea, provo a chiedere" mi allontanai dal mio ragazzo per dirigermi verso una studentessa seduta sul prato con un libro sopra le cosce per chiederle informazioni. Mi indicò la via per arrivare in segreteria, e poi raggiunsi nuovamente Luke.

"Devo ancora abituarmi al l'accento americano" era certamente più diversi da quello inglese, più nasale. Dovevo anche abituarmi al tempo: era metà agosto, ma faceva davvero caldissimo, non come in Inghilterra dove comunque la sera era più fresca.

Arrivano dritti in segreteria e una signora di mezza età ci porse dei fogli da compilare, avvisandoci poi di andare ad iscriverci ai corsi.

Era un edificio stupendo anche all'interno, con aule immense e anche caffetterie sparse per i corridoi.

Finimmo di compilare alcuni moduli, per poi andare ad iscriverci ai corsi.

"Ci ritroviamo qui fra un'ora?" domandai a Luke, giusto il tempo di iscriverci e eventualmente di visitare un po' il college.

Luke acconsentì e mi lasciò un intenso bacio sulle labbra prima di incamminarsi verso la facoltà di medicina.

Decisi di seguire i corsi di management, compresi quelli di legge, con l'aggiunta poi del corso di storia e scrittura creativa. Mi iscrissi a più corsi di quanti avrei dovuto, dato che dovevo comunque lasciare un po' di tempo libero per lavorare e quindi per riempire le spese non solo dell'appartamento ma anche degli studi. Era pur sempre un'università privata quella, e comunque i risparmi non avrebbero coperto tutte le spese.

Restavano ancora una ventina di minuti quanto terminai di iscrivermi ai corsi, così decisi di sedermi sul prato di fronte all'ingresso principale.

C'erano moltissimi ragazzi che vagavano per quelle strade, alcuni che studiavano e altri che chiacchieravano animatamente. Mi chiesi quali far i tanti sarebbero diventati miei amici, e non vedevo l'ora di scoprirlo.

"Anche tu sei una matricola?" domandò una voce maschile al mio fianco, che mi fece sobbalzare dalla sorpresa. A quanto pareva, ero talmente immersa nei miei pensieri da non accorgermi del ragazzo che si era accomodato sul prato proprio vicino a me.

"Si" lo guardai scettica. Non sembrava proprio una matricola, era almeno tre anni più grande di me.

"Oh, fantastico. Io sono Blake, al tuo servizio" si, decisamente non aveva la mia età. Aveva corti capelli neri, poca barba e indossava un chiodo di pelle e anfibi neri. Non sembrava un tipo raccomandabile, ma era decisamente attraente, specialmente con quegli occhi blu notte.

Away from you ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora