Continuammo a fissarli per qualche altro minuto ma poi il boato dello stadio ci distrasse. Il Milan era appena passato in vantaggio. Dato che all'andata la partita finì 1-1, se loro avessero continuato a vincere, la coppa sarebbe stata loro. Da quel momento decisi di prestare più attenzione alla partita e non pensare più di tanto al fatto che a pochi metri di distanza avevo Bonucci, Rugani, Zaza e Allegri.
Il primo tempo stava quasi per finire e il risultato rimase lo stesso. Quando l'arbitro fischiò, i ragazzi andarono nello spogliatoio e vidi la delusione sul volto di Andrea che aveva avuto varie occasioni che, sfortunatamente, non riuscì a concretizzare.
Decisi di voltarmi un'altra volta verso la tribuna d'onore, non l'avessi mai fatto. Proprio in quel momento Simone si stava guardando intorno e mi vide mentre li fissavo. Un sorriso si creò sul suo volto. Non so con precisione se stesse sorridendo a me, ma decisi di non fare la figura dell'ebete, così ricambiai il sorriso e lui mi fece un cenno col capo. Cercai di spalancare gli occhi il meno possibile e mi girai verso la mia amica che era intenta a mandare un messaggio. Le dissi quanto appena accaduto e scoppiò a ridere, sembravamo due dementi, sul serio.
Dopo un quarto d'ora la partita ricominciò.
80', ancora niente, risultato fermo sull' 0-1. Alessio era entrato in campo da una decina di minuti e lo vedevo molto deciso e determinato.
85', i ragazzi mi sembravano aver quasi perso le speranze. Ormai non attaccavano più e si limitavano a difendere.
87', dopo un'azione non conclusa da parte del Milan, la Juventus ripartì in contropiede. Alessio ricevette palla e riuscì a superare tre giocatori avversari. Passò la palla ad Andrea che, con un tiro deciso, spedì la palla in rete. Guardai Giorgia e scattammo in piedi. Urlammo e cominciammo ad applaudire mentre tutti i ragazzi andarono ad abbracciare Andrea.
90', la partita finì sul risultato di 1-1, ci sarebbero stati i supplementari.
Durante il primo tempo supplementare il risultato non cambiò. I giocatori di entrambe le squadre erano molto stanchi e non erano riusciti a concludere molto.
Finì il secondo tempo supplementare ed il risultato rimase lo stesso. Sia Alessio che Andrea avevano avuto varie occasioni che, purtroppo, non si concretizzarono ed Audero aveva fatto una parata fantastica su un tiro quasi imparabile.
Ci sarebbero stati i rigori che sono ansia pura.
Emil era riuscito a pararne uno ed Alessio adesso si stava avvicinando al dischetto con il pallone tra le mani. Lo posizionò e prese una piccola rincorsa prima di tirare. Un tiro rischioso, centrale, ma che andò a segno. Aveva visto che il portiere si stava sporgendo verso sinistra ed aveva optato per questa conclusione rischiosa, che matto.
Mancava un rigore a noi e due a loro. Il giocatore si avvicinò al dischetto ed io sperai con tutto il cuore che sbagliasse o che Emil riuscisse a parare anche questo, ma non fu così. Alzai gli occhi al cielo quando segnò.
Era il turno di Andrea. Se avesse segnato, avremmo vinto. Giorgia mi prese la mano e mi guardò. Anche lei era in ansia, almeno quanto me. Andrea posizionò il pallone sul dischetto e tirò.
Goal. Io e Giorgia scattammo in piedi e ci abbracciammo. Tutti i giocatori, compresi quelli in panchina, e l'allenatore, andarono ad abbracciare Andrea. Cominciarono a saltare e urlare come matti. Aveva tirato un rigore perfetto. Un tiro forte, deciso all'incrocio dei pali. Il portiere aveva intuito la direzione, ma non saltò abbastanza e la palla gli era quasi passata tra le mani.
Mentre iniziarono a portare la coppa ed 'allestire' lo stadio per la premiazione, mi girai verso la tribuna d'onore e vidi Allegri ed i tre ragazzi applaudire sorridenti. Ancora non riuscivo a credere che fossero lì.
STAI LEGGENDO
Those boys|Á.M.|P.D.|
FanfictionGiulia e Giorgia, due semplici ragazze di 19 anni, amiche da sempre e tifose della Juventus. Entrambe studieranno all'università di Torino e, da quando arriveranno in quella città per la prima volta, le loro vite prenderanno una svolta inaspettata.