Capitolo 6

183 9 1
                                    

GIULIA'S POV.

Dopo dieci minuti circa arrivarono Simone ed Álvaro. Quando ci vide, Simone scese dall'auto e corse ad abbracciarmi.
"Ciao nanerottola." Disse staccandosi.
"Nanerottola?" Chiesi alzando un sopracciglio.
"Non puoi negare che sei bassina eh."
"Che gentile, mi sei mancato anche tu." Dissi alzando gli occhi al cielo. Simone mi sorrise e poi salutò Giorgia. Nel frattempo anche Álvaro era sceso dall'auto.
"Giulia, Giorgia, vi presento Álvaro." Disse sorridendo. L'attaccante spagnolo mi porse la mano, che strinsi senza esitazione.
"Piacere." Disse sorridendo.
"Piacere, Giulia." Dissi ricambiando il sorriso.
"Piacere, Giorgia."
"Ragazzi, credo sia arrivato il momento di andare, altrimenti faremo tardi." Disse Simone salendo in macchina. Dopo qualche istante salimmo anche noi.


GIORGIA'S POV.

Eravamo in macchina e Simone ed Álvaro non facevano altro che fare stupide battutine e Giulia non smetteva di ridere. Vidi che si stava sforzando di non guardare Álvaro, o almeno stava cercando di guardarlo il meno possibile.
"Siamo arrivati." Disse l'attaccante spagnolo spegnendo l'auto. Io e Giulia ci guardammo e lei mi mimò un "finalmente conoscerai il tuo Paulo" ed io la guardai male.
Scendemmo dall'auto e Simone mi guardò.
"Eri tu quella che ha una cotta per Paulo, giusto?" Disse con un sorriso provocatorio. Spalancai gli occhi mentre Giulia scoppiò a ridere.
"Si, è lei." Disse tra le risate.
"Grazie dell'aiuto eh." Dissi guardandola male.
"Non c'è di che." Disse mandandomi un bacio.
"Mh, allora sarà il primo che ti presenterò." Disse Simone e lui e Giulia si battettero il cinque mentre io sbuffai.
"Vaffanculo."
"Un giorno ci ringrazierai Giorgiaa." Disse la mia amica mettendomi un braccio dietro le spalle.
"Sappi che potrei sputtanarti, attenta a ciò che fai." Le dissi in silenzio.
"Mi stai minacciando?" Mi chiese sorridendo.
"Ti sto solo avvertendo."
"E poi non vedo riguardo a cosa dovresti sputtanarmi."
"Non fare la finta tonta." Dissi facendo un cenno con il capo verso Álvaro. Lei mi guardò male ed io le sorrisi.

Arrivammo nella hall e poi ci recammo in campo. I ragazzi ci chiesero di aspettarli e noi ci sedemmo sulle scalinate. In campo non c'era ancora nessuno ma, dopo qualche minuto, cominciarono ad arrivare i ragazzi. I primi ad arrivare furono Buffon e Barzagli, poi arrivarono anche Pogba e Cuadrado seguiti da tutti gli altri. Incominciarono a fare dei palleggi e, quando arrivò il mister, cominciarono il vero e proprio allenamento.

Dopo un'oretta il mister diede ai ragazzi qualche minuto di pausa e Simone ci chiamò chiedendoci di avvicinarci a loro. In quel momento lui stava parlando con Paulo e Paul e sperai non mi facesse fare figure di merda. Arrivammo davanti a loro e Simone si girò verso di noi.
"Ragazzi, vi presento Giorgia e Giulia, due mie amiche." Disse indicandoci. Io e Giulia stringemmo la mano ai due ragazzi e cominciammo a parlare con loro. Dopo qualche minuto Paul andò da Cuadrado mentre io e Paulo continuammo a parlare tranquillamente. Paulo è un ragazzo davvero molto simpatico e gentile. Sentivo Giulia e Simone ridacchiare e mi trattenetti dall'istinto di mandare a quel paese la mia amica, sapendo di cosa stavano parlando.
"Giulia andiamo, ti faccio conoscere gli altri." Disse Simone a Giulia. "Voi, continuate pure a parlare tranquillamente." Continuò, facendomi l'occhiolino. Lo guardai male mentre lui e Giulia si allontanavano ridendo. Mi avevano appena lasciato in una situazione più che imbarazzante.

GIULIA'S POV.

Dopo qualche minuto conobbi quasi tutta la squadra. Sono tutti come me li ero immaginati, simpatici e divertenti. Mi girai e vidi Paulo e Giorgia ridere e parlare. Sorrisi e indicai i due ragazzi a Simone che annuì soddisfatto. Scoppiai a ridere per la sua espressione e tornai a parlare con gli altri.

"Vado a chiedere una cosa a Paulo, torno subito." Disse Álvaro. Guardai Simone in modo che fermasse il suo amico, ma stava parlando con Giorgio e non si era accorto di nulla. Álvaro intanto era quasi arrivato e non gli avrei mai permesso di interrompere quel momento. Mi sentii un'eroina in quel momento, o forse ero solo una deficiente, ma comunque cercai di fermarlo.
" Álvaro aspetta." Dissi rincorrendolo. Lui si fermò e mi guardò interrogativo. "Non interrompere un momento del genere." Dissi indicando Paulo e la mia amica. Scoppiò a ridere e capì le mie intenzioni.
"Ma tu e Simone avete intenzione di far nascere qualcosa tra quei due?"
"Mh, può essere."
"Ma si sono appena conosciuti." Disse ridendo.
"Di certo non li aiuti se li interrompi. Tempo al tempo Morata, tempo al tempo." Dissi guardandoli.
"Okay, allora andrò a parlargli dopo."
"Bravo ragazzo, vedo che capisci in fretta." Affermai soddisfatta.
"Che ci fate qui in mezzo al campo?" Ci chiese Simone raggiungendoci.
"Il tuo amico voleva rovinare un momento romantico." Dissi indicando Álvaro.
"Volevo solo chiedere una cosa a Paulo, non sapevo nulla del vostro piano malefico." Si difese l'attaccante spagnolo.
"In realtà io non c'entro niente. L'idea è stata sua." Disse Simone ridendo.
"Dai, non stiamo organizzando un omicidio" Dissi alzando gli occhi al cielo.
"Secondo me saresti capace di fare anche quello." Disse Álvaro ridendo.
"Sai Álvaro, hai ragione. Una volta ha quasi ucciso l'ex di Giorgia per essersi comportato come uno stronzo." Disse Simone ridendo.
"Stronzo non ti racconterò più niente. Comunque non ho potuto neanche dargli un calcio dove non batte il sole, dato che Lorenzo me l'ha impedito. E non l'avrei ucciso, forse gli avrei fatto qualche livido, se lo meritava."
"Quindi se succedesse qualcosa tra loro, dirò a Paulo di stare attento." Scherzò Álvaro.
"Non preoccuparti, ci penserò io a fargli un bel discorsetto." Dissi guardando Paulo. 
"Io scherzavo." Disse Álvaro preoccupato.
"A quanto pare io no." Dissi sorridendo.
"Álva stai attento, potrebbe spezzarti qualcosa." Disse Simone ridendo.
"Smettila, non sono una persona violenta."
"Ah no?"
"No." Dissi guardandolo male.

Dopo qualche minuto tornò il mister ed i ragazzi tornarono ad allenarsi.

"Giulia Favilli, me la pagherai." Disse Giorgia sedendosi affianco a me.
"Prego non c'è di che."
"Non scherzo, è stato molto imbarazzante." Disse guardando in continuazione l'attaccante argentino.
"Infatti non avete parlato per niente, siete stati muti come dei pesci per tutto il tempo." Dissi alzando gli occhi al cielo. Giorgia sbuffò ed io scoppiai a ridere.

Poco dopo i ragazzi cominciarono a fare una partitella. Improvvisamente il pallone mi sfiorò ed imprecai a bassa voce.
"Scusami." Disse Álvaro imbarazzato  toccandosi la nuca.
"Oh no, non preoccuparti, stavi solo per uccidermi." Dissi alzandomi per prendere il pallone. "Spero di non colpire nessuno." Urlai colpendo il pallone con il piede sinistro e con tutta la forza possibile. Paul lo afferrò e mi guardò stupito.
"Bel tiro! Migliore di quelli che fa di solito lo spagnolo." Disse guardando Álvaro e tutti scoppiarono a ridere.
"Non è vero Paul, i miei sono migliori." Disse Álvaro.
"Sicuro?" Dissi guardandolo con aria di sfida.
"Mi stai forse sfidando?"
"Ragazzi, non perdete tempo e tornate ad allenarvi." Urlò il mister ed i ragazzi obbedirono all'istante.

GIORGIA'S POV.

Non ho fatto altro che guardare Paulo durante tutto l'allenamento. Ogni tanto si girava verso di me e, vedendo che lo stavo guardando, mi sorrideva mentre io abbassavo lo sguardo imbarazzata.

Dopo una mezz'oretta l'allenamento terminò e tutti si recarono nello spogliatoio. Vidi Giulia alzarsi, prendere un pallone e dirigersi verso il campo.
"Che hai intenzione di fare?" Le chiesi ridendo.
"Vieni in porta?" Mi chiese e, senza farmelo ripetere due volte, entrai in campo, mentre lei stava facendo qualche palleggio.
"Sei sicura che possiamo restare?"
"Simone mi ha chiesto di aspettarlo qui quindi, finché qualcuno non verrà a cacciarci, direi che possiamo restare." Disse alzando le spalle. "Ora poche chiacchere e para questa, se ci riesci." Disse e, dopo meno di un secondo, calciò.
"Ma sei impazzita o cosa?" Dissi spalancando gli occhi. "Era una cannonata!"
"La aggiungerai alla liste delle cose per le quali me la farai pagare?"
"Ci puoi scommettere mia cara."

"Ragazze..." Io e Giulia ci girammo preoccupate pensando fosse un addetto alla sicurezza. In realtà era Simone che stava venendo verso di noi, seguito da Paul, Paulo ed Álvaro. "Noi andiamo a bere qualcosa, venite con noi?" Ci chiese guardandoci.
"Ehm si, perché no." Dissi guardando la mia amica che annuì
"Puoi far venire anche Lorenzo, se vuoi." Disse Simone guardando la mia amica.
"Okay, ora glielo chiedo."
"Chi è Lorenzo? Tuo fratello?" Chiese Paul.
"No, il mio ragazzo." Disse Giulia sorridendo.
"Ragazzi, chi viene in macchina con me?" Chiese Paulo guardandoci. Vidi Simone e Giulia scambiarsi uno sguardo d'intesa.
"Io direi che io, Paul e Giulia andiamo in macchina con Álvaro, mentre Giorgia può venire con te."
"Perfetto. Per te c'è qualche problema?" Mi chiese Paulo.
"No, assolutamente." Dissi sorridendogli. Prima o poi gli avrei uccisi quei due. Anche se non mi dispiaceva affatto andare in macchina con Paulo. La serata si prospettava interessante.

Those boys|Á.M.|P.D.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora